Distinzione Fondamentale: Imperativi Categorici e Ipotetici nella Filosofia Morale

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Imperativo Categorico: La Differenza tra Leggi e Massime Pratiche

L'analisi distingue tra le leggi e le massime pratiche. Si definiscono le massime come: tutte le regole che governano il comportamento di un individuo, ma che sono valide solo per lo stesso; sono principi soggettivi di azione.

Gli Imperativi Ipotetici

Gli imperativi ipotetici sono obiettivi d'azione precoci, o imperativi, cioè: "uno deve essere l'obiettivo di esprimere l'azione richiesta." Gli imperativi comandano di agire perché mostrano ciò che tutti dovrebbero fare. Questo perché, sebbene l'uomo sia un essere razionale, non è la sola ragione a determinare la volontà. Questa può essere determinata anche dalle inclinazioni, dai desideri, dai bisogni.

Dal momento che le persone non sempre vogliono ciò che è razionalmente necessario, la volontà deve essere disciplinata dai dettami della ragione.

Natura degli Imperativi Ipotetici

  • Determinano la volontà in termini di un fine desiderato.
  • Sono precetti piuttosto che abilità.
  • Esempio: "Bisogna lavorare e risparmiare da giovani per non morire di fame in età avanzata."

Questa disposizione deriva da una convenienza, ma non può essere richiesta allo stesso modo a tutti gli uomini. Ne consegue che questo imperativo è subordinato alla capacità e alle condizioni di ciascun soggetto.

Gli Imperativi Categorici: La Legge Morale Universale

Gli imperativi categorici:

  1. Comandano di agire in un modo necessario per tutti gli uomini allo stesso modo, indipendentemente dalle loro condizioni soggettive.
  2. Valgono sempre in quel modo, indipendentemente da qualsiasi circostanza.

Quindi, solo questi sono leggi pratiche.

La Formulazione Kantiana

Kant afferma che la legge morale è "un imperativo che comanda categoricamente, perché la legge è assoluta, il rapporto di volontà con questa legge è la dipendenza sotto il nome di obbligo, il che significa che una tassazione... per un'azione denominata dovere".

La formula fondamentale è:

"Lavora in modo che la massima che vuoi, la tua volontà diventi legge universale."

Questa legge non afferma che si debba essere questo o quello, ma mantiene solo la forma pura del diritto. Detto molto semplicemente: ciò che vale per una persona deve valere per tutti nella stessa situazione.

Conclusione sulla Moralità

Questo è l'imperativo categorico, l'unica legge morale, il principio assoluto e il fondamento della morale, perché è un principio oggettivo universale. L'azione eseguita per rispetto della legge è il dovere, e rispettare questa legge è la condizione di una volontà buona in sé. Quando viene chiesto il motivo dell'azione, la risposta è: "Io faccio del mio meglio, applicando il principio soggettivo che guida le mie azioni, per far rispettare una legge universale per tutti gli esseri razionali."

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