Disturbi del Linguaggio e della Comunicazione: Eziologia, Classificazione e Intervento
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Definizione e Classificazione delle Patologie del Linguaggio
Il termine Patologie del Linguaggio si riferisce a disordini o disturbi del linguaggio, esprimendo difficoltà, disordine, disturbo o interruzione della funzione linguistica.
Definizione Secondo l'American Speech-Language-Hearing Association (ASHA)
I disturbi del linguaggio parlato (definiti da 1 Traas) riguardano l'acquisizione, la comprensione e la scrittura del discorso normale.
Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL o TEL)
Il Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) è la difficoltà nelle funzioni linguistiche che si riscontra in persone senza insufficienza psichica, sensoriale, neurologica, problemi di stimolazione emotiva o deficit definiti.
Eziologia dei Disordini del Linguaggio
Le cause dei disordini del linguaggio possono essere anatomiche, eziologiche, genetiche, neurologiche, anatomiche e funzionali (di tipo psicologico). All'interno della linguistica, i difetti sono generalmente percentuali nei processi fisiologici nei sistemi coinvolti nella trasmissione e nell'origine della parola. I disturbi acquisiti cronologicamente sono di origine organica.
Requisiti per lo Sviluppo Linguistico
I requisiti per i linguisti includono: udito adeguato, un normale sviluppo psicomotorio, la maturazione e l'integrità fisica anatomica e dei sistemi neurofisiologici, e organi periferici funzionanti per la produzione del discorso.
Classificazione Secondo il DSM-III
Secondo il DSM-III, si riconoscono tre tipi di disturbi del linguaggio:
- Mancata acquisizione del linguaggio (associata a ritardi mentali).
- Disturbi del linguaggio acquisiti.
- Acquisizione ritardata o alterata evolutiva.
Segni di Allarme e Anomalie
I segni che possono indicare un'anomalia includono:
- Il bambino è eccessivamente tranquillo.
- Tra i 12 e i 24 mesi non comprende comandi semplici.
- Intorno ai 2 anni non pronuncia parole simili al linguaggio circostante.
- Intorno ai 3 anni e mezzo il suo discorso non può essere compreso da persone che non fanno parte della sua famiglia.
Fattori Associati ai Disturbi del Linguaggio
I fattori associati ai disturbi del linguaggio nei bambini includono:
- Deficit concettuale (alfabetizzazione).
- Funzione simbolica compromessa.
- Difficoltà nell'associazione dei segni del linguaggio verbale.
- Immaginazione mentale limitata.
- Pianificazione gerarchica.
- Memoria lenta.
- Problemi nei processi cognitivi (attenzione).
Classificazione dei Disturbi del Linguaggio Orale
Ritardo nello Sviluppo del Linguaggio (RSL)
Caratterizzato da errori fonetico-articolatori, prolungando il periodo di maturazione nell'acquisizione dei suoni, delle frasi e della strutturazione del discorso.
Alterazioni Audiopercettive e Prassicomotorie
Queste alterazioni riguardano l'articolazione del fonema, talvolta per assenza, alterazione o sostituzione, implicando l'impossibilità di correggere certi tipi di fonemi.
- Alterazioni Audiopercettive: I bambini articolano i fonemi isolatamente, ma non riescono a usarli correttamente all'interno della parola.
- Alterazioni Prassicomotorie (o Proxicomotorie): Alterazioni che colpiscono l'esecuzione fonetica e la produzione del discorso, spesso dovute a incoordinazione motoria dei movimenti buco-articolatori.
Alterazioni Articolatorie Organiche (Disglossia Periferica)
Riguardano la produzione orale causata da anomalie anatomiche e/o fisiologiche dell'organizzazione articolatoria periferica (es. diglossia).
Dislalie e Disartria
Dislalie (Dialalie)
Difficoltà o alterazione nella produzione dei fonemi, che possono essere omessi, alterati o sostituiti in modo inappropriato. Se colpisce due o più cause, viene chiamata Disglossia Multipla. Le dislalie sono classificate come:
- Evolutiva
- Funzionale
- Audiogena
- Organica
Dislalie Evolutive
Obbediscono all'età; manifestano anomalie articolatorie in giovane età. I bambini non sono capaci di riprodurre esattamente ciò che ascoltano. Non necessitano di un trattamento specifico, ma dovrebbero essere incoraggiati a evitare l'uso di diminutivi.
Dislalia Funzionale
Compromissione funzionale, alterazione dell'articolazione del linguaggio causata da un malfunzionamento nell'organizzazione o nel corretto uso degli organi articolatori del bambino.
Cause della Dislalia Funzionale
- Mancanza di controllo motorio fine (prassia).
- Deficit nella discriminazione uditiva.
- Mancata decodifica e percezione degli elementi fonetici e fonologici.
- Errori percettivi.
Tipi di Errori di Articolazione
- Sostituzione: Un fonema viene sostituito con un altro.
- Omissione: Il fonema non viene emesso.
- Inserimento: Vengono aggiunti suoni o inframmezzati altri suoni.
- Distorsione: L'articolazione è simile a quella corretta, ma non è precisa.
Disglossia e Disartria
Disglossia
Disordine dell'articolazione dovuto a cause organiche che interessano gli organi del discorso o anomalie anatomiche dovute a malformazioni.
Disartria
Problema di articolazione che porta a fonemi impastati (slurred).
Classificazione della Disglossia
- Disglossia Linguale: Alterazione della forma, della forza, della consistenza e della mobilità della lingua.
- Disglossia Labiale e Mandibolare: Alterazione dell'articolazione dovuta a problemi delle mascelle, prognatismo (mascella inferiore prominente) o anomalie dentarie (denti grandi).
Disfemia (Balbuzie) e Patologie Correlate
Disfemia (Balbuzie)
Alterazione o disturbo del discorso caratterizzato da tensione muscolare involontaria, interruzione e ripetizione. L'origine può essere neurologica, psicologica o fisiologica (balbuzie evolutiva, tipica tra i 3 e i 5 anni).
La disfemia è un disordine della fluidità del movimento del discorso, caratterizzato da interruzioni con ripetizioni di parole o sillabe, estensioni di suoni o pause dovute a blocchi.
Balbuzie Fisiologica (Primaria)
Disordine della fluidità del discorso che si manifesta prima dei 7 anni, spesso intorno ai 3 anni. Il discorso "scoppia" rapidamente a questa età a causa di un ritardo nell'organizzazione neuromotoria.
Lalopatia
Alterazione che influisce sulla riproduzione o emissione orale.
Disglossia Labiale
- Labbro Leporino (Cheiloschisi): Alterazione congenita delle strutture che formano la bocca, fessura o separazione nel labbro e/o palato. Può essere accompagnato da palatoschisi. Colpisce l'articolazione dei fonemi vocalici posteriori e delle consonanti bilabiali (p, b, m).
- Macrostomia: Fessura orale che è spesso associata a malformazioni dell'orecchio e possibile coinvolgimento degli occhi.
- Frenulo Labiale: Se anomalo, ostacola la mobilità del labbro superiore.
Disglossia Mandibolare e Dentale
- Disglossia Mandibolare: Anomalia conseguente a un arresto nello sviluppo della mascella superiore.
- Disglossia Dentale: Alterazione dell'articolazione dovuta a un'alterazione della forma o della posizione dei denti.
- Disglossia Linguale: Include anchiloglossia (frenulo linguale corto o tongue-tie), macroglossia (lingua grande) e altri disturbi della lingua.
Disglossia Palatale
- Palatoschisi o Palato Ogivale Alto: Patologia organica che può favorire la distorsione nell'articolazione del fonema /F/ e altri disturbi del linguaggio (DL).
Valutazione e Raccomandazioni per la Disfemia
Tipi di Disfemia
La disfemia è classificata in base al tipo di manifestazione:
- Tipo Clonico: L'esitazione si verifica quando la persona comincia a parlare (ripetizione).
- Tipo Tonico: La ripetizione si verifica all'inizio della parola (blocco).
- Tipo Tonico-Clonico (Misto): Eziologia ereditaria, fattori fisici, genetici e fisiologici.
Raccomandazioni per i Genitori
È fondamentale evitare i seguenti comportamenti:
- Fare commenti come: "Parla più lentamente", "Rilassati", "Non ti innervosire".
- Finire le loro frasi.
- Prenderli in giro o farli vergognare.
Quando non riescono a superare un blocco, è importante insistere che dicano le cose bene. È utile fare complimenti ("Stai parlando molto meglio") e trattarli come bambini normali.