Disturbo Specifico del Linguaggio (TEL) in Età Scolare: Impatto e Sviluppo
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Disturbo Specifico del Linguaggio (TEL) in Età Scolare
Il TEL in età scolare si manifesta con difficoltà di linguaggio orale che incidono su sequele specifiche, influenzando il rendimento scolastico, le competenze lecto-scritte e matematiche.
Caratteristiche Espressive del Linguaggio nel TEL
Possono manifestarsi alterazioni fonologiche e/o morfosintattiche. Coesistenza di:
- Meccanismi di struttura sintattica limitata (PFS?)
- Vocabolario ridotto
- Difficoltà nell'accesso lessicale (semplice e complesso)
- Difficoltà nell'uso di pronomi personali, articoli, connettivi
- Difficoltà con i marcatori morfologici di genere e numero
- Difficoltà nell'uso dei tempi verbali
- Ordine canonico delle frasi inadeguato
- Difficoltà nella memoria di lavoro, specificamente nella memoria fonologica
- Difficoltà nella consapevolezza fonologica
- Problemi nelle sequenze non linguistiche e prassiche
- Problemi di attenzione e memoria che regolano il comportamento
Caratteristiche Comuni del Linguaggio nel TEL
Una difficoltà globale e una grave compromissione espressiva si manifestano in:
- Gestione inadeguata della selezione dei tempi verbali e dei connettivi
- Difficoltà con le preposizioni
- Difficoltà nell'ordinare la produzione di frasi
- Produzione di enunciati inatingenti
- Problemi di funzionalità non linguistiche nella regolazione motoria
- Problemi comportamentali gravi
- Problemi di attenzione fine e memoria
L'Evoluzione in Età Scolare
Studi sul TEL in età scolare hanno evidenziato il rapporto tra difficoltà di consapevolezza fonologica e le implicazioni per l'alfabetizzazione. A 6 anni, il bambino ha l'esperienza linguistica necessaria per produrre e comprendere frasi e messaggi. Per imparare a leggere, il bambino usa:
- Stimoli visivi
- L'analisi del testo del messaggio scritto
- I meccanismi di comprensione del linguaggio
Accesso alle Informazioni Scritte (Lettura)
L'accesso alle informazioni scritte avviene tramite due vie principali:
- Via lessicale, diretta, visiva: Le parole sono direttamente associate al significato. Implica il riconoscimento globale e immediato delle parole.
- Via sub-lessicale o fonologica indiretta: Passa attraverso la conversione suono-parola, applicando le regole di corrispondenza grafema-fonema.
Sintomi Persistenti
La persistenza del TEL in età scolare genera un quadro con disarmonia a più livelli; possono persistere disturbi del linguaggio. Possono persistere disturbi fonologici. Come il disturbo fonologico può influenzare l'acquisizione dell'alfabetizzazione?
Disturbo Fonologico e Problemi Lecto-scritti
Il deficit fonologico porta a una difficoltà nella rappresentazione della parola. I codici fonologici vengono attivati al momento di percepire una parola per accedere alla pronuncia e al significato. Un fallimento nelle rappresentazioni fonologiche ha un impatto sull'acquisizione delle competenze lecto-scritte. Alcuni dei compiti che comportano l'elaborazione fonologica nello sviluppo della lettura, in cui i bambini con TEL possono avere prestazioni inferiori, sono i seguenti:
- a) Velocità nel nominare oggetti, colori o lettere
- b) Apprendimento verbale e memoria
- c) Ripetizione di pseudoparole
- d) Compiti di consapevolezza fonologica
Competenze Metalinguistiche
Le capacità metalinguistiche sono abilità di alto livello che permettono non solo di comprendere e produrre linguaggio in modo comunicativo, ma anche la capacità di separare la struttura del linguaggio dall'intenzione comunicativa ed eseguire operazioni mentali su queste caratteristiche strutturali del linguaggio. Queste abilità possono essere viste riflesse nella fase iniziale, quando i bambini piccoli sono in grado di auto-correggersi (Chaney, 1992).
Competenze Metafonologiche
È la capacità di identificare i componenti fonologiche delle unità linguistiche e di manipolarle deliberatamente:
- Consapevolezza lessicale
- Consapevolezza della rima
- Consapevolezza sillabica
- Consapevolezza intrasillabica
- Consapevolezza fonemica
- Consapevolezza fonologica e lettura
Abilità Fonologiche e Alfabetizzazione
Le abilità fonologiche, che coinvolgono conoscenze e capacità di analizzare e manipolare gli elementi del linguaggio, sono inestricabilmente connesse con l'alfabetizzazione (Morais 1991). La consapevolezza fonologica non è omogenea, ma è la consapevolezza delle diverse unità linguistiche.
Sensibilità per la Rima
È la prima cosa che un bambino può acquisire. La capacità di identificare se due pronunce o due parole condividono lo stesso gruppo di suoni, all'inizio o alla fine (Goswami e Bryant 1992).
Consapevolezza Sillabica
Sarebbe seguita da un secondo livello di consapevolezza o di segmentazione sillabica e intrasillabica.
Padroneggiare la Lettura
Per padroneggiare le abilità di lettura sono essenziali: primo, la consapevolezza della struttura fonologica del linguaggio parlato; e secondo, capire che il sistema di rappresentazione ortografica si basa sulla divisione delle parole nei loro segmenti fonologici.
Sintomi Morfosintattici nella Scrittura Spontanea
Minore precisione nell'uso dei marcatori morfologici. È solitamente presente un maggiore utilizzo di marcatori nella narrazione scritta rispetto a quella orale. Nella narrazione orale, sono frequenti espressioni incomplete che compromettono la comunicazione, più che nella conversazione. I bambini con TEL commettono più errori nella narrazione rispetto ai bambini con sviluppo tipico.
Lettura in Bambini con TEL: Uno Studio Condotto in Spagna
Lo studio ha confrontato diversi gruppi di bambini:
- Casi di bambini con TEL che hanno risolto la difficoltà del linguaggio prima dei 5 anni e che in media hanno mostrato buona capacità di comprensione di lettura all'età di 8 anni.
- Bambini con TEL che hanno mantenuto la loro difficoltà tra i 5 e i 6 anni e che hanno mostrato problemi di comprensione nella lettura all'età di 8 anni.
Confrontando le prestazioni di bambini con sviluppo tipico, bambini con disturbi del linguaggio e bambini con problemi di articolazione, solo i bambini con problemi di linguaggio hanno mostrato significativi deficit nei test di lettura.
Livello Morfosintattico
A livello morfosintattico, la morfologia e la sintassi sono due dimensioni che rappresentano le norme che disciplinano la lingua e, insieme alla fonologia, costituiscono la forma del linguaggio.
Modelli di Sviluppo Morfosintattico Evolutivo
La sequenza tipica è:
- Precedente alla prima lingua grammaticale
- Espansione sintattica
- Ultime acquisizioni
Fase di Pre-linguaggio
- 0-6 mesi: Vocalizzazioni non linguistiche biologicamente condizionate. Scarsa influenza dell'ambiente linguistico sugli aspetti produttivi.
- 6-9 mesi: Le vocalizzazioni iniziano ad avere un significato comunicativo dato da intonazione, prosodia, ritmo, ecc.
- 9-10 mesi: Preconversazione: il bambino vocalizza di più durante gli intervalli lasciati dall'adulto.
- 1-12 mesi: Comprende alcune parole familiari. La sua voce è più precisa e controllata in tono e intensità. Combina suoni e ripete sillabe a volontà.
Precursori del Linguaggio: Uso, Contenuto, Forma, Pragmatica
Precursori dell'Uso (Pragmatica)
- Contatto oculare
- Sorriso sociale
- Sguardo reciproco
- Modelli di interazioni comunicative
- Protoconversazioni
Precursori del Contenuto
- Attenzione a diversi oggetti visivi e uditivi
- Permanenza dell'oggetto
- La percezione e l'attenzione al proprio corpo
- Rapporto tra oggetti
- Inizio del simbolismo
Precursori della Forma
- Precursori del linguaggio orale e suoni ambientali
- Localizzazione di stimoli sonori
- Identificazione di diversi suoni e reazione all'imitazione di suoni
- Reazione a modelli di intonazione e linguaggio adulto (prosodia)
- Vocalizzazioni involontarie
- Vocalizzazioni volontarie lunghe e variegate
- Lallazione (Gergo) e imitazione di sillabe e parole
Primo Sviluppo Sintattico
- 12-18 mesi: Le prime parole emergono, con caratteristiche di estensione semantica.
- 18-24 mesi: Appaiono i primi enunciati a due elementi, con inflessioni e l'uso della negazione tramite "NO".