Dizionario Storico: Concetti Chiave della Spagna del XIX Secolo

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Assolutismo

I sostenitori del mantenimento del sistema dell'Ancien Régime, in particolare della monarchia assoluta. Nelle Cortes di Cadice, i deputati assolutisti si configurarono come una precisa tendenza politica di fronte ai liberali, che li definivano servili.

Afrancesados

Termine con cui il popolo spagnolo indicava i collaboratori e sostenitori di Giuseppe I Bonaparte e di suo fratello Napoleone. Tra questi vi erano politici e intellettuali illuminati che credevano di poter portare avanti, in quelle circostanze, il lavoro di riforma iniziato durante il regno di Carlo III e interrotto dal suo successore, Carlo IV. Tra le figure di spicco si possono citare Cabarrús, Urquijo e Fernández de Moratín. Dopo la Guerra d'Indipendenza e il ritorno di Ferdinando VII, la maggior parte dovette emigrare in Francia o rischiare di essere punita.

Ancien Régime

Sistema politico e sociale formatosi nel Medioevo e sviluppatosi in Europa tra il XV e il XVIII secolo, caratterizzato dalla monarchia assoluta di diritto divino come regime politico, dalla società per ceti o ordini (basata sul privilegio) come struttura sociale e dalla proprietà feudale della terra come sistema economico.

Cricca

Nome dato a un gruppo di uomini di fiducia di Ferdinando VII che lo consigliavano sulle sue decisioni politiche e che divenne una sorta di "governo ombra". Il nome deriva, in origine, dalle stanze private del Re, dove questi personaggi, alcuni di umili origini, si incontravano abitualmente con lui.

Carta Ottriata

Costituzione emanata direttamente dall'autorità regia, "concessa" dal sovrano e redatta da notabili da lui designati. Furono tipiche del periodo della Restaurazione in Europa, e ne sono esempi la Costituzione di Bayona (1808) e la Carta Reale (1834) spagnole.

Costituzione

Insieme di principi e norme fondamentali che regolano l'organizzazione di uno Stato e i suoi rapporti con i cittadini, superiore a qualsiasi altra legge esistente. Si tratta di un fenomeno politico moderno, emerso dalle rivoluzioni borghesi di fine Settecento e inizio Ottocento, volto a garantire i diritti individuali contro il potere dei monarchi assoluti. Le Costituzioni moderne sono emanate dalla sovranità popolare, esercitata attraverso i suoi rappresentanti in Parlamento, e devono includere una carta dei diritti e riconoscere la separazione dei poteri.

Cortes

Istituzioni dello Stato ispanico, apparse in Castiglia nel XII secolo come rappresentanza dei ceti sociali (o "stati"), con diverse funzioni (giurare fedeltà al nuovo re, questioni di successione, consigli, ecc.). Con l'avvento del liberalismo e a partire dalla Costituzione del 1812, le Cortes divennero l'organo legislativo e rappresentativo della Nazione, potendo esercitare un controllo sul governo e assumendo la sovranità nazionale, sebbene talvolta condivisa con il re. Nel caso della Spagna, ha dominato il modello bicamerale (Camera dei Deputati, Senato), ad eccezione delle Costituzioni del 1812 e del 1931. Durante l'era franchista, avevano una funzione rappresentativa indiretta attraverso tre istituzioni: la famiglia, il sindacato e il comune.

Separazione dei Poteri

Principio fondamentale del liberalismo politico, formulato da pensatori illuministi come Montesquieu e Locke, secondo cui i tre poteri dello Stato – esecutivo, legislativo e giudiziario – devono essere affidati a persone o istituzioni diverse.

Giunte

Organi del potere rivoluzionario di iniziativa popolare, sorti in seguito alle abdicazioni di Bayona e alla rivolta del maggio 1808. Avevano l'obiettivo di organizzare la difesa armata contro l'esercito francese e di assumere il potere, non riconoscendo la legittimità del nuovo monarca Giuseppe Bonaparte.

Legge Salica

Dottrina giuridica di origine germanica che escludeva le donne dalla successione al trono. Fu introdotta in Spagna, in parte dai Borboni nel 1713, in contrasto con le disposizioni delle Siete Partidas di Alfonso X il Saggio, legge di successione spagnola in vigore dal Medioevo. Sebbene nel 1789 le Cortes avessero accettato la proposta di Carlo IV di ripristinare le norme tradizionali, la Prammatica Sanzione non fu pubblicata fino al 1830 da Ferdinando VII.

Liberalismo

Teoria economica, politica e sociale emersa nel XVIII secolo, che vede la libertà individuale come l'aspirazione sociale ultima. Comportò l'affermazione dei diritti umani fondamentali, l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, la difesa della proprietà privata, la separazione dei poteri e la sovranità nazionale, sebbene questi principi avessero inizialmente un contenuto limitato (basato sul suffragio censitario, limitazioni ai diritti di espressione o di associazione, ecc.).

Milizia Nazionale

Istituzione civile-militare stabilita per la prima volta nella Costituzione del 1812 per servire da difesa al nuovo regime. Era organizzata a livello provinciale, con unità formate in proporzione alla popolazione. Di carattere liberal-progressista, veniva solitamente sciolta nei periodi di dominazione assolutista o moderata.

Monarchia Assoluta

Tipico sistema politico dell'Ancien Régime, che vede il re come capo di tutti i poteri di governo e depositario della sovranità, in quanto rappresentante di Dio sulla terra, privando i governati o i sudditi di qualsiasi diritto di partecipazione alla vita politica.

Monarchia Costituzionale

Forma di governo in cui la sovranità non risiede nel Re, ma nella Nazione che, a sua volta, la delega a una camera rappresentativa (Parlamento o Cortes), con i poteri del monarca regolati da una Costituzione. Fu il sistema politico difeso dal liberalismo nel XIX secolo.

Pronunciamiento

Forma di ribellione politico-militare caratteristica della Spagna del XIX secolo. Consisteva in una sollevazione militare che cercava di appellarsi a settori dell'esercito e all'opinione pubblica attraverso proclami e manifesti che esponevano le tendenze ideologiche. Se il pronunciamiento aveva successo, i suoi promotori salivano al potere o la Corona era costretta a effettuare cambiamenti di governo.

Rivoluzione Borghese

Processo attraverso il quale furono rovesciate le basi dell'Ancien Régime e create le condizioni per la costituzione di una società dominata dalla borghesia, politicamente organizzata sotto forma di Stato liberale, caratterizzato dall'introduzione e dallo sviluppo di rapporti capitalistici di produzione e di scambio.

Sovranità Nazionale

Principio liberale che considera la Nazione, intesa come l'insieme dei cittadini con diritti politici, come l'incarnazione e la rappresentanza di tutti, libera da qualsiasi gruppo o persona, e depositaria del potere. Sorge in opposizione alla monarchia assoluta e fu enunciato per la prima volta da Rousseau nel suo "Contratto sociale". In Spagna, fu introdotto per la prima volta nella Costituzione del 1812, alternandosi poi per tutto il XIX secolo con il principio di sovranità condivisa.

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