Dopoguerra e Grande Depressione: Impatto Economico, Espansione degli Anni Venti e Crollo di Wall Street

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Le Conseguenze Economiche della Prima Guerra Mondiale

Dopo il drastico calo delle esportazioni europee durante i quattro anni di guerra, i paesi d'oltremare (soprattutto USA e Giappone) svilupparono industrie che producevano beni sostitutivi di quelli europei. Il debito di alcuni dei paesi vincitori, in particolare Gran Bretagna e Francia, trasformò le nazioni dell'Europa occidentale da creditori a debitori.

I paesi vinti, Germania e Austria, non avevano accumulato debiti esteri significativi durante la guerra, ma una volta terminato il conflitto, dovettero ricorrere a grossi prestiti per finanziare i loro programmi di ricostruzione.

La Ripresa Economica e l'Espansione (1923-1929): I 'Felici' Anni Venti

Il Contesto Politico ed Economico

Nel 1924 fu messo in esecuzione il Piano Dawes, che ridusse l'importo che la Germania doveva pagare ai vincitori della guerra, rendendo i pagamenti più flessibili e, soprattutto, istituendo la concessione di importanti crediti. In ambito politico, fu inaugurato un periodo di distensione che si completò nel 1925 con gli Accordi di Locarno, a seguito dei quali la Germania fu ammessa come membro a pieno titolo della Società delle Nazioni.

La ripresa dei prestiti e delle esportazioni dagli Stati Uniti verso l'Europa caratterizzò gli Anni Venti come un periodo di prosperità, segnato dallo sviluppo di nuove industrie e fonti di energia, stimolate dalla guerra e dall'adozione di nuovi metodi di produzione.

Sviluppo Industriale e Consumo di Massa

  • Sviluppo di nuovi settori industriali: Settori come l'automotive, l'aeronautica e gli elettrodomestici, legati a nuove fonti di energia (elettricità e petrolio). La crescita della produzione di petrolio quadruplicò.
  • Aumento della produzione: Grazie alla generalizzazione del Taylorismo, che ridusse i costi e moderò i prezzi.
  • Consumo di massa: La riduzione dei prezzi, unita allo sviluppo della pubblicità e alla diffusione degli acquisti a credito, diede vita, in particolare negli Stati Uniti, al consumo di massa.

La Grande Crisi Economica: Antecedenti e Squilibri

1. Antecedenti della Crisi

L'espansione degli Anni Venti fu irregolare e presentò squilibri significativi. Sebbene l'Europa si fosse ripresa e fosse tornata a essere un centro di produzione mondiale, fu chiaramente superata dagli Stati Uniti.

Squilibri Strutturali

  • Crisi agricola permanente: Gli Anni Venti furono caratterizzati da una continua sovrapproduzione di colture, dovuta alle rese eccezionali dei nuovi paesi produttori (Canada, Argentina, ecc.) e alla ricostruzione e modernizzazione dell'agricoltura europea. Ciò causò una sensibile diminuzione dei prezzi agricoli e dei benefici per gli agricoltori.
  • Stagnazione dei settori industriali tradizionali: Settori come il tessile e persino l'acciaio furono oscurati dalle nuove industrie.
  • Disparità tra salari e produzione: I salari dei lavoratori e i benefici degli agricoltori crebbero a un ritmo più lento rispetto alla produzione, il che limitò il consumo.
  • Eccesso di speculazione e stock: Gli investimenti nella produzione subirono un calo a partire dal 1925. I profitti non vennero reinvestiti nella produzione, ma nella speculazione finanziaria e in crediti con scarse garanzie.

2. Il Crollo del Mercato Azionario nel 1929

I problemi sopra descritti portarono a uno squilibrio fondamentale: l'offerta tendeva a superare la domanda. Aumentò la domanda di azioni e ciò determinò l'aumento dei prezzi, non perché le società quotate migliorassero le loro prestazioni, ma per l'effetto del gioco stesso della domanda-offerta sul mercato azionario.

Il 24 ottobre 1929 (il Giovedì Nero) fu avviato il processo di crollo. A Londra, il prezzo del denaro aumentò e i capitali europei si ritirarono da New York.

3. Conseguenze: La Grande Depressione (1929-1932)

La crisi del mercato azionario ebbe un effetto immediato, amplificato dall'influenza che l'economia americana aveva sul mondo. La crisi causò l'incapacità di rimborsare i prestiti da parte di coloro che erano stati rovinati, provocando il fallimento di numerose banche.

Effetti Principali

  • Paralisi degli scambi internazionali: L'adozione di misure protezionistiche portò alla stagnazione del commercio mondiale.
  • Aumento della disoccupazione: Il crollo del settore finanziario e la rovina industriale comportarono massicce perdite di posti di lavoro.

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