Dopoguerra e Geopolitica: Guerra Fredda, Muro di Berlino e Fondazione dell'Unione Europea

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La Guerra Fredda: Scontro Ideologico e Bipolarismo Mondiale

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il mondo si divise in due blocchi distinti: l’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, e l’Oriente, sotto l’influenza dell’Unione Sovietica (URSS). Questo scontro ideologico e politico, noto come Guerra Fredda, non sfociò mai in un conflitto diretto, ma si manifestò attraverso crisi, guerre per procura e una massiccia corsa agli armamenti.

Le Fasi Iniziali e la Divisione dei Blocchi (1947-1955)

Il periodo immediatamente successivo al conflitto fu caratterizzato dalla definizione delle sfere di influenza:

  • 1947: Gli USA lanciarono la Dottrina Truman, seguita dal Piano Marshall per la ricostruzione economica europea.
  • Risposta Sovietica: L’URSS rispose istituendo il Cominform e il Comecon (Consiglio di Mutua Assistenza Economica).
  • 1949: Nacquero la NATO (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord) e la Repubblica Federale Tedesca (RFT) a Ovest. A Est venne istituita la Repubblica Democratica Tedesca (RDT).
  • 1955: L’URSS creò il Patto di Varsavia, formalizzando l'alleanza militare del blocco orientale.

I Momenti di Massima Tensione

La tensione aumentò significativamente in diversi momenti critici:

  • Crisi di Berlino (1961): Portò alla costruzione del Muro di Berlino, simbolo fisico della divisione ideologica.
  • Crisi dei Missili di Cuba (1962): Questo fu il momento più critico, portando il mondo sull’orlo della guerra nucleare.

Distensione e Caduta del Muro

Negli anni ’70 si verificò una fase di distensione (Détente) con la firma di trattati importanti come il SALT I e II. Tuttavia, negli anni ’80, le tensioni ripresero con la politica aggressiva del presidente Reagan e la conseguente risposta dell’URSS.

L’avvento di Michail Gorbačëv e le sue riforme (perestrojka e glasnost) furono decisive. Questi cambiamenti portarono alla caduta del Muro di Berlino nel 1989 e alla successiva dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991, segnando ufficialmente la fine della Guerra Fredda.

L'Integrazione Europea: Dalla CECA all'Unione Europea (UE)

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, emerse la forte volontà di un’integrazione europea, vista come strumento fondamentale per garantire la pace duratura e la cooperazione economica tra le nazioni del continente.

Le Tappe Fondamentali dell'Unificazione

Il processo di unificazione è stato graduale e basato su trattati successivi:

  1. 1951 – Trattato di Parigi: Sei paesi fondatori (Francia, Germania Ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) firmarono il trattato che creò la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio).
  2. 1957 – Trattati di Roma: Istituirono la CEE (Comunità Economica Europea) e l’EURATOM (Comunità Europea dell'Energia Atomica), ponendo le basi per un mercato comune.
  3. 1992 – Trattato di Maastricht: La CEE si trasformò ufficialmente in Unione Europea (UE), prevedendo l’unione economica e monetaria e la futura introduzione della moneta unica.
  4. 1997 – Trattato di Amsterdam: Rafforzò i poteri dell’UE e introdusse nuove politiche sociali e di cooperazione.
  5. 2002 – Introduzione dell'Euro: L’euro entrò ufficialmente in circolazione come moneta unica in diversi paesi membri.
  6. 2007 – Trattato di Lisbona: Riformò il funzionamento istituzionale dell’UE, rendendola più efficiente e democratica.

L'Unione Europea Oggi

Oggi l’Unione Europea rappresenta una delle principali potenze economiche e politiche mondiali, sebbene continui ad affrontare sfide complesse, sia interne (come la Brexit o le divergenze fiscali) che esterne (come le crisi migratorie e la sicurezza internazionale).

Voci correlate: