Ecosistemi Vegetali e Tipologie di Suoli: Caratteristiche, Formazioni e Distribuzione

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Ecosistemi Vegetali e Climi

Il Bosco di Latifoglie

È costituito da alberi ad alto fusto con il tronco liscio e dritto, e foglie che cadono in autunno (caducifoglie). Questo tipo di bosco è formato da relativamente poche specie, che creano grandi masse forestali. Le specie più rappresentative sono la quercia (leccio) e il faggio. Nel sottobosco si trovano felci e muschi, in un ambiente cupo causato dalle fitte chiome degli alberi.

La Brughiera e le Praterie

La brughiera è un arbusto denso, la cui altezza può essere bassa o raggiungere i 4 metri. Le sue specie più abbondanti sono l'erica, la ginestra e il ginepro. La brughiera è considerata una forma di degrado delle foreste di latifoglie o una vegetazione supraforestale. Spesso è stata utilizzata per lettiere e successivamente come fertilizzante.

Le praterie sono estensioni di vegetazione erbacea che occupano ampie superfici di terreno.

La Vegetazione del Clima Mediterraneo

Corrisponde alla regione floristica mediterranea. Le sue caratteristiche sono la vegetazione del bosco sempreverde e della macchia (macchia, gariga e steppa). Queste formazioni xeriche sono adattate alla siccità estiva attraverso vari sistemi: lo sviluppo di radici che si diffondono in superficie o in profondità per raccogliere l'acqua, e foglie sempreverdi, sclerofille (dure, coriacee), con diversi sistemi per ridurre la traspirazione, come le piccole dimensioni.

La Foresta Sempreverde

È composta da alberi di altezza media, con tronco robusto e non sempre dritto, e foglie sempreverdi. I suoi rami creano ampie chiome globulari, che proiettano un'ombra sul terreno per attenuare la luce solare e l'evaporazione. Le specie più caratteristiche sono la quercia (leccio) e il sughero. Ha un sottobosco ricco, con specie quali ginestre e altre specie arbustive, poiché gli alberi si trovano a una certa distanza l'uno dall'altro e la luce penetra facilmente.

La Macchia Mediterranea

La macchia mediterranea non è una formazione climacica, ma il risultato del degrado forestale antropico.

Tipologie e Distribuzione dei Suoli

Suoli Poco Evoluti, Senza Orizzonti Distinti

Non hanno avuto il tempo o le condizioni favorevoli per formarsi. Gli orizzonti sono indistinguibili. I contributi provengono da depositi alluvionali (Fluvisuoli) o dalla decomposizione di rocce (Litosuoli).

Suoli con Profilo Scarsamente Differenziato

Gli orizzonti iniziano a differenziarsi, ma la loro composizione o la loro ubicazione fanno sì che il profilo sia ancora poco differenziato. I principali sono:

  • Quelli che si formano su pendii, che presentano solo un orizzonte superiore sul substrato roccioso. Se acidi, sono chiamati Ranker; se su calcare, Rendzine.
  • Nelle aree a clima semi-arido, i suoli sono chiamati Xerosuoli o grigi (per il colore).
  • Sono caratterizzati da materiali difficili da distinguere, come l'argilla presente.

Suoli Pienamente Formati

Presentano orizzonti distinti e sono generalmente associati ad aree forestali. I principali sono:

  • I Suoli Bruni: appaiono, nelle loro varie forme, in tutta la penisola.
  • Le Terre Rosse Mediterranee (Terra Rossa) che devono il loro colore alla presenza di argille ricche di ferro.
  • Suoli di palude e terreni umidi di montagna con grande accumulo di sostanza organica.

Processo di Degrado del Suolo: I Podzol

I principali suoli soggetti a degrado sono i Podzol. In essi, l'eccesso di acqua e il continuo dilavamento del suolo causano la progressiva distruzione del suolo stesso. I Podzol mostrano un orizzonte di materia organica di colore grigio cenere.

Distribuzione dei Suoli

Schematicamente, la distribuzione sarebbe la seguente:

  • Clima oceanico: Suoli bruni umidi, Ranker e, se l'area è stata priva di vegetazione, Podzol.
  • Clima mediterraneo: Suoli bruni e Suoli rossi, Rendzine.
  • Clima mediterraneo arido: Suoli grigi (Xerosuoli).
  • Alveo fluviale: Fluvisuoli.

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