Epigrafia Romana: Iscrizioni Votive, Culto di Esculapio e il Potere delle Defixiones
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Epigrafia Romana: Culto e Magia nell'Antica Roma
La Dedica ad Esculapio e il Culto sull'Isola Tiberina
La dedica ad Esculapio fu trovata nel Tevere, di fronte all’Isola Tiberina, che nel II secolo ospitava l’Ospedale di Roma. Il simbolo associato è un serpente, il quale arrivò al Tevere, dove si voleva che fosse realizzato il culto a Esculapio.
Caratteristiche dell'Iscrizione Repubblicana
Dedica ad Esculapio: È un’iscrizione di età repubblicana, caratterizzata dal modulo quadrato e dal solco profondo. Si tratta di latino medio repubblicano, con nomi abbreviati. Una lettera con un punto sotto indica la lesione di una lettera in parte ricostruibile.
Datazione e Stile:
- È databile prima del 49 a.C. perché manca il cognomen (sopranome).
- Presenta il nominativo in -O, che è caratteristico dell’età arcaica.
- Dettagli paleografici: Si notano la M con aste montanti angolate, la P di Coarelli, la seconda asta della N più alta, nella L il braccio angolato, e la E e F che presentano la cravatta (tratto orizzontale) uniforme.
Trascrizione: Marcus Publicio, figlio di Marci, dona liberamente a Esculapio.
Contesti Votivi e Offerte
Molte iscrizioni si trovano nei templi.
- Pocula Deorum: I piatti degli dèi, sono piatti in ceramica che si trovano nel santuario per l’offerta alla divinità. Si può iscrivere il nome del dedicante nel piatto con un graffito.
- OPS (Divinità Sotterranea): Dedicata a una divinità della fertilità (associata al ciclo di 6 mesi sotto terra e 6 mesi sopra terra). Si nota l’assenza del dedicante.
L’assenza del nome del dedicante può essere dovuta a due motivi:
- Anonimato votivo.
- L’offerta è fatta da tutta la comunità, rendendo superflua l'indicazione dei singoli nomi.
Le Defixiones: La Magia e il Sacro Negativo
La Pratica della Magia e la Rischio della Pax Deorum
Il sacro negativo è la magia, una pratica proibita e perseguita dalla legge. Essa implicava l’entrare in contatto con le divinità infernali senza la mediazione di personale autorizzato (sacerdoti, flamini), al fine di rompere la Pax Deorum, e si indirizzava contro un obiettivo specifico.
Le Tabellae Defixiorum
Le tabellae defixiorum o defixiones (dal verbo defiggere, trapassare con un chiodo) sono scritte in corsivo e contenevano maledizioni lanciate contro persone (i defixi).
Materiali e Metodi di Esecuzione
Il supporto è sempre di piombo:
- È grigio, colore associato alla maledizione e alla morte.
- È il metallo più economico.
- È facile da lavorare: si può tagliare con le forbici, incidere con facilità con qualsiasi punta ed è facilmente ripiegabile.
Le tavolette venivano arrotolate, trapassate da un chiodo e gettate in:
- Canali d’acqua.
- Tombe dei defunti morti in maniera violenta.
Contenuto e Scopo delle Maledizioni
Si scrive in corsivo il nome delle persone che si vogliono maledire, ripetuto più volte per rafforzare la maledizione. A volte è presente il motivo della maledizione, ma non il nome dello scrivano.
Nel 1901 Audollant raccolse iscrizioni di defixiones. Alcuni esempi comuni includono:
- Maledizioni di amanti abbandonati che maledicono la loro amata o il nuovo amore di questa.
- Maledizioni contro i ladri (come le maledizioni preventive trovate a Bath).
- Maledizioni contro chi vince le corse di cavalli.
- Maledizioni contro chi vince un giudizio legale.