Epoca monarnica
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Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. Suo padre, ser Petracca, È un notaio fiorentino esiliato da Firenze. Con la famiglia, Petrarca, si Sposta ad Avignone; tra il 1316 e 1326 studia all'università di Montpellier e Poi a Bologna. È costretto a tornare ad Avignone nel 1326 per la morte del Padre.
Il 6 aprile del 1327 avviene il primo incontro con Laura, la Donna delle poesie del canzoniere. Non è certa la sua esistenza storica Infatti Qualcuno ne ha negato l’esistenza. Petrarca intraprende la carriera ecclesiastica E nel 1330 diventa cappellano. Così inizio un periodo di viaggi Parigi Germania E Roma.
nel 1340 A Petrarca giunge l’invito a ricevere la laurea sia Dall'università di Parigi sia dal Senato di Roma, lui scelse Roma e si recò a Napoli per farsi esaminare dal re Roberto d’Angiò. L’8 aprile 1341, Petrarca Viene incoronato in Campidoglio “grande poeta e storico “. Subito dopo, si apre Però un periodo di profonda crisi spirituale. Causata anche dalla morte di Alcuni amici e da una misteriosa relazione amorosa da cui nasce una figlia illegittima, Francesca. In questo periodo inizia a comporre il secreto e allestisce la prima Redazione del canzoniere. Dalla fine del 1345 si ritira a Valchiusa dove lavora Alle liriche volgari e scrive altre opere in latino.
Nel 1347 Petrarca sostiene l’insurrezione romana che voleva Far rivivere i valori repubblicani. Il poeta decide di andare a Roma, ma Durante il viaggio viene a sapere del fallimento della rivolta. Nel 1348 nella Penisola infuria la peste nera. A Parma, dove nel frattempo Petrarca si è Stabilito, la raggiungerà notizia della morte di alcuni suoi cari amici e di Laura stessa morta il 6 aprile 1348.
Petrarca viaggia molto in Italia e soggiorna in varie città, Stringendo una solida amicizia con Boccaccio, il loro primo incontro avviene a Firenze nel 1350. Si ritira quindi ancora una volta Valchiusa, e Nel 1353 Decide di abbandonare la Francia e di stabilirsi di nuovo in Italia. Sceglie Così Milano, dove l’arcivescovo Giovanni Visconti, signore della città, gli assicura Protezione. Il periodo milanese, dedicata ai viaggi, alle missioni diplomatiche E agli studi, è interrotto nel 1361 per sfuggire al nuovo diffondersi della Peste.
il poeta si dedicò soprattutto agli studi, e in primo luogo Alla revisione del suo capolavoro, il canzoniere. Ma nel frattempo la sua Salute peggiora: Petrarca amore ad Arquà nel 1374.
[17:48, 29/3/2020] sof: la formazione culturale di Petrarca dipende più da letture private di testi che da frequentazione di maestri. La possibilità di ricostruire la biblioteca di Petrarca, cioè il catalogo dei codici posseduti dal poeta, consente di valutare la sua formazione culturale. La biblioteca Petrarchesca era vasta per l’epoca, superando i 200 libri. Petrarca era un vero bibliofilo, ovvero un appassionato dei libri e ricercatore di esemplari rari. Francesco aveva ricevuto i primi preziosi codici di classici latini, fra cui quello con le principali opere di Virgilio, suo autore prediletto. Oltre ai classici greci e latini, la biblioteca Petrarchesca comprendeva anche diverse opere di autori del medioevo latino, meno nutrita era la sezione in volgare, non mancavano testi significativi come la commedia di Dante.
la maggior parte delle opere di Petrarca è scritta in latino e da queste, soprattutto dal canzoniere egli si attendeva fama duratura. Petrarca riconosce infatti nel latino la lingua della cultura, cioè una lingua che consente la comunicazione fra studiosi di origine diverse. D’altra parte, nel 300 il latino è la lingua della corte papale ad Avignone. Nel 400 gli umanisti rilanceranno l’uso del latino come lingua letteraria predominante.
il bilinguismo di Petrarca segna una divisione di competenze tra latino e volgare, il latino è per lo scrittore la lingua pubblica, la lingua prestigiosa degli intellettuali europei: il volgare, invece, è una lingua privata, dell’interiorità.
il canzoniere
L’opera più importante di Petrarca è il canzoniere. Essa è scritta in volgare. Si presenta come una raccolta ordinata di 366 componimenti poetici: 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate, e 4 madrigali. La struttura del canzoniere è diviso in due momenti fondamentali, prima della morte e dopo la morte di Laura.