L'Esistenzialismo di Jean-Paul Sartre: Libertà, Essenza ed Essere-per-sé
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Sviluppare una esposizione di base e contestualizzata della concezione dell'esistenza umana in Sartre
L'esistenzialismo prende forma quando un gruppo di pensatori pone l'esistenza come punto di partenza della sua filosofia. Possiamo considerare l'esistenzialismo come una reazione alla filosofia dell'uomo concreto, in opposizione alle filosofie che antepongono le idee e gli oggetti.
Nella formulazione di Jean-Paul Sartre, l'esistenza precede l'essenza. Questa filosofia esamina l'esistenza umana con toni drammatici e pessimisti, definendola una "lucidità tragica".
L'esistenzialismo è un pensiero di origine tedesca che è arrivato in Francia attraverso la fenomenologia di Husserl e, soprattutto, l'ermeneutica di Heidegger. È un pensiero che si interroga sul passato e sulla libertà di costruire il futuro, basandosi sulla concezione dell'esistenza.
L'Ontologia della Coscienza: Essere-in-sé e Essere-per-sé
Per quanto riguarda l'ontologia della coscienza, intesa come essere-nel-mondo, Sartre afferma che l'oggetto della coscienza intenzionale è l'"essere-in-sé", che si caratterizza per essere opaco, statico e pieno. Sostiene inoltre che la coscienza è l'"essere-per-sé", spiegando che essa non è e non può arrivare a essere l'oggetto dell'"essere-in-sé".
Sartre conclude che l'esistenza umana è un "essere-per-sé" che non sarà mai "in-sé". L'esistenza umana si muove nella possibilità: "Il possibile è ciò che manca all'essere-per-sé per diventare l'essere-in-sé" (Sartre). Possiamo dire che l'auto-esistenza è contingente e temporale, prendendo come sfondo il mondo e l'altro, e privilegiando il presente.
Il tentativo dell'essere-per-sé di trascendere l'altro e di incorporare l'essere-in-sé diventa un conflitto continuo e una frustrazione. Con questi concetti, Sartre mostra che Dio non esiste e propone un approccio ateo. Nelle sue opere, Sartre definisce la libertà dell'esistenza come l'atto esistente, un atto basato sulle intenzioni e sul progetto stesso.
Libertà, Scelta e Progetto Esistenziale
La libertà non è solo una proprietà, ma l'azione umana è indipendente dalla scelta. La scelta che dà origine al progetto è fondamentale per decidere la sua ultima possibilità, essendo il principale atto di libera scelta nel mondo, mentre si scopre in esso.
In ogni momento possiamo cambiare il nostro progetto esistenziale, poiché la nostra scelta è fragile ed è supportata dalla nostra libertà. Essendo una possibilità permanente, essa dà più importanza al futuro che al passato. Il nostro progetto è dunque incondizionato.
È l'angoscia che ci rende consapevoli della nostra libertà e della capacità di modificare il nostro progetto esistenziale.
La libertà rende l'uomo responsabile di sé e di ciò che accade nel suo mondo. Questa libertà è sia di fatto (fatticità) che di soggetto. La fatticità non altera il carattere incondizionato della libertà.
La situazione è costituita dal mio passato, dal mio ambiente, dai miei vicini, dalla mia morte; è una posizione che l'essere-per-sé assume. Non c'è una situazione privilegiata, ma ogni uomo crea la sua. La situazione è sempre concreta ed è il prodotto della fatticità illuminata dal progetto libero dell'esistenza. Una situazione è stata creata, è mia, è stata scelta da me.
La Condanna alla Libertà e la Malafede
Sartre afferma che l'uomo è condannato a esistere sempre e condannato a essere libero. Non ci possono essere limiti alla libertà se non la libertà stessa. La malafede (mauvaise foi) cerca di mascherare la propria nullità e di incorporare l'essere-in-sé come modalità di essere vero, cercando di nascondere la propria libertà.
Sartre sostiene che la responsabilità è l'imperativo morale della libertà. La responsabilità è "la coscienza dell'autore di un evento o di un oggetto". Questa responsabilità oggettiva è una conseguenza logica della nostra libertà. Sono responsabile della mia situazione, e l'impegno a trasformarla è la logica conseguenza della responsabilità.
L'Esistenzialismo è un Umanesimo
L'esistenzialismo è un umanesimo e accetta le conseguenze della morte di Dio. È una dottrina di:
- Libertà
- Responsabilità
- Impegno
- Ottimismo (inteso come possibilità di scelta)
L'esistenzialismo porta a una particolare autenticità morale. Si oppone all'umanesimo classico che vede l'uomo come un fine e un valore più alto. L'umanesimo esistenzialista vede l'uomo come una proiezione di sé stesso, capo e padrone della sua esistenza, anche se senza dimora (senza un fondamento predefinito).
Il Marxismo e la Critica della Ragione Dialettica (1960)
Nel 1960, Sartre pubblica "Critica della ragione dialettica", in cui si convince che il marxismo sia il contesto filosofico del suo tempo e definisce l'esistenzialismo come un'ideologia parassitaria della borghesia.
Il progetto è il significato di una data situazione, che ne determina le possibilità e i limiti. Questo progetto è una figura formata dalle condizioni materiali della nostra esistenza e della nostra infanzia, ed è mediato dal "campo di possibilità strumentali". Sartre adatta la sua visione alla libertà del materialismo storico marxiano, vedendo che il senso della storia è la necessità della totalità storica con cui deve corrispondere la libertà vissuta degli individui.