Espansione Imperialista e Origini della Prima Guerra Mondiale: Europa, Asia, Stati Uniti e Giappone

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L'Occupazione dell'Asia nel XIX Secolo

Il XIX secolo ha visto la penetrazione europea in Asia, con la partecipazione non solo delle grandi potenze, ma anche di quelle emergenti come Russia, Stati Uniti e Giappone. La colonizzazione britannica si concentrò sull'India. Dopo la rivolta dei Sepoy, il governo britannico assunse il controllo diretto dell'India e istituì un viceré. La regina Vittoria fu proclamata imperatrice dell'India. L'espansione francese si concentrò sull'Indocina, causando una serie di conflitti nel Sud-est asiatico. La Francia creò l'Unione Indocinese, a cui si aggiunse il Regno del Laos nel 1893. Nel XIX secolo, l'Impero russo proseguì la sua espansione in Siberia e verso sud. Emersero rivalità territoriali con la Cina, e l'imperialismo russo-giapponese mise di fronte due grandi potenze asiatiche. Un caso particolare è il controllo della Cina, che non fu occupata da nessun paese. Gli inglesi bilanciarono la vendita di tè e seta cinesi con la vendita di oppio, che fu poi bandito, ma gli inglesi continuarono a venderlo. Questo portò alle guerre dell'oppio, e paesi come Francia, Regno Unito e Russia conquistarono parte del territorio cinese. Da quel momento, l'interferenza economica britannica si intensificò, e questo saccheggio generò reazioni nazionaliste che non ebbero successo. Tuttavia, nel 1911 una rivoluzione pose fine al dominio imperiale e proclamò la repubblica. Gli europei controllarono anche altre parti del mondo, come l'Oceania.

Le Nuove Potenze Imperialiste: Stati Uniti e Giappone

Le potenze imperialiste coinvolte nell'espansione al di fuori dell'Europa includono anche due stati extraeuropei: Stati Uniti e Giappone, che cercarono di espandere la propria influenza attraverso il dominio economico e politico, tra gli altri.

L'Imperialismo degli Stati Uniti

Le cause economiche dell'espansionismo americano si spiegano con il boom economico degli Stati Uniti nel XIX secolo e sono il risultato diretto dell'intenso protezionismo europeo. Infatti, le crescenti tariffe imposte sui prodotti esportati dagli Stati Uniti diffusero la convinzione che fosse necessario stabilire relazioni privilegiate con aree che potessero garantire i loro mercati futuri, e da qui una politica di espansione. L'imperialismo si basava su una base ideologica che lo giustificava, il cosiddetto darwinismo sociale, secondo cui gli Stati Uniti dovevano competere intensamente con le altre nazioni per sopravvivere.

Il colonialismo americano fu caratterizzato dall'ingerenza negli affari interni dei paesi e dalla sottomissione economica, protetta da interventi militari nella formazione del governo o nella gestione degli affari economici. La guerra contro la Spagna nel 1898, per Cuba e le Filippine, esemplificò questa politica. Dopo la dichiarazione di indipendenza, gli Stati Uniti si arrogarono il diritto di stabilire una base navale sull'isola e di intervenire in qualsiasi modo per preservare l'indipendenza di Cuba, proteggere la vita, la proprietà e la libertà individuale.

Le Origini della Prima Guerra Mondiale

Nel corso del primo decennio del XX secolo, l'escalation della tensione internazionale tra le diverse potenze europee creò un clima di "pace armata", preannunciando l'imminenza di una guerra. Le rivalità economiche portarono a numerosi scontri nazionali e coloniali. L'attentato di Sarajevo fu la scintilla che fece scoppiare la guerra mondiale, che si trascinò per quattro anni e mobilitò 70 milioni di combattenti. Il conflitto lasciò un terribile bilancio in termini di perdite umane e distruzione economica, e ridisegnò la mappa politica dell'Europa, con l'emergere di nuovi stati, la divisione dei vecchi imperi e il cambiamento dei confini. Ma forse la conseguenza più grave furono le dure riparazioni imposte alla Germania, che crearono le condizioni per l'esplosione di un secondo conflitto armato in soli vent'anni.

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