Esplorando 'Lazarillo' e 'Don Chisciotte': Un Confronto Narrativo

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Lazarillo de Tormes

Lazarillo de Tormes, apparso nel 1554, è un'opera anonima. È scritta in forma di racconto autobiografico: il narratore, un picaro e protagonista, racconta la sua vita in prima persona. L'opera è costituita da un prologo e sette capitoli di lunghezza diseguale.

Nella prefazione, il narratore autobiografico si rivolge alla "Signoria Vostra", un padre nobile e sconosciuto, per spiegare il suo caso, decidendo di raccontare la sua vita fino a quel momento. Quindi, i capitoli possono essere considerati come una lunga lettera in cui il narratore rende conto della sua vita a un'altra persona.

Argomento

Lazzaro nacque sulle rive del fiume Tormes a Salamanca, figlio di un ladro. Ancora molto giovane, entrò al servizio di un cieco, astuto e crudele. Dopo diversi episodi, si allontana dal cieco a causa di uno scherzo crudele.

Successivamente, lavora per un chierico avido, che lo nutre a malapena. Licenziato per aver rubato del cibo, incontra un nuovo padrone, un signorotto molto orgoglioso, preoccupato per il suo onore e la nobiltà, ma che vive miseramente. Lazzaro è costretto a mendicare per mangiare, finché il suo padrone non se ne va. Dopo aver servito un monaco e un venditore di documenti ecclesiastici, viene impiegato come portatore d'acqua e assistente di uno sceriffo.


Don Chisciotte

La prima parte del Don Chisciotte fu pubblicata nel 1605 e la seconda nel 1615. L'opera è strutturata in due parti, e la sua azione è organizzata intorno a tre uscite di Don Chisciotte. Le prime due uscite sono narrate nella prima parte e l'ultima nella seconda.

Argomento

Alonso Chisciano, un cavaliere, perde la testa a causa della lettura di libri di cavalleria. Volendo emulare i loro eroi, cambia il suo nome in Don Chisciotte e si mette alla ricerca di avventure. Guidato da ideali come proteggere i deboli e trovare l'amore, inventa Dulcinea, un nome che dà a una contadina rozza di un villaggio vicino. Grottescamente armato e in sella a un vecchio cavallo, Ronzinante, scambia una locanda per un castello, dove la cavalleria è oggetto di scherno. Dopo essere stato picchiato da alcuni mercanti, viene riportato a casa da un vicino. Mentre è costretto a letto, il prete e il barbiere bruciano molti dei suoi libri.

Inizia la seconda uscita, accompagnato da un contadino, Sancio Panza, che ha convinto a servirlo come scudiero, in cambio di ricchezza e potere. Dopo molte avventure che vanno sempre male, combatte contro i mulini a vento che scambia per giganti, libera dei criminali dopo che lo hanno picchiato, e si ritira nella Sierra Morena. I suoi amici, il curato e il barbiere, che sono venuti a cercarlo, lo rinchiudono in una gabbia e lo riportano al villaggio ingannandolo.

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