Oltre l'Uomo: Un'Esplorazione del Pensiero di Nietzsche
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1. Le Tre Metamorfosi in Così parlò Zarathustra
In Così parlò Zarathustra, Nietzsche introduce tre metamorfosi, rappresentate da altrettante immagini. Inizialmente, troviamo l'immagine del cammello, che simboleggia l'uomo che porta i pesi della tradizione, piegandosi di fronte a Dio e alla morale. Il suo comando è "Tu devi", e proprio per questo non è in grado di affermarsi. Successivamente, emerge l'immagine del leone, che rappresenta l'uomo che si libera dai pesi della metafisica e dell'etica, seguendo il comando "Io voglio". Il leone è l'emblema di una libertà negativa, una liberazione *da* qualcosa, ma rimane comunque ancorato alla tradizione precedente. Infine, l'immagine del fanciullo rappresenta l'oltreuomo, che nella sua innocenza ludica incarna il "Sì" alla vita e, quindi, la metamorfosi dello spirito libero.
2. La Concezione della Storia in "Considerazioni Inattuali"
In "Considerazioni Inattuali", emerge la concezione nietzschiana della storia. Secondo Nietzsche, esistono tre approcci per interpretare la storia:
- Monumentale: studiando la storia, si osserva la sua grandezza e si tenta di costruire il futuro partendo da essa, puntando sulle aspirazioni umane.
- Antiquaria: ci si proietta verso il passato, con un approccio conservativo volto a preservare la tradizione.
- Critica: si utilizza il presente per giudicare il passato, compiendo un'analisi e una selezione, senza considerare tutta la tradizione passata come positiva.
Nietzsche afferma che, per comprendere la storia, è necessario un metodo critico, basato sul sospetto e sulla contestualizzazione storica dei valori, che mutano a seconda del contesto. Questo metodo svelerà le grandi menzogne, tra cui la morte di Dio.
3. L'Eterno Ritorno e la Volontà di Potenza
Con il concetto dell'eterno ritorno, Nietzsche sostiene che gli eventi si ripetono infinite volte nel corso della storia, in cicli. Alla base di questa idea vi è la concezione greca del tempo, simboleggiata dall'immagine del serpente che si morde la coda (l'infinito).
In Così parlò Zarathustra, un episodio emblematico illustra allegoricamente l'eterno ritorno: un pastore (l'uomo prima di diventare oltreuomo) è soffocato da questa visione del tempo, simboleggiata dal serpente. Tuttavia, trova la forza di allontanarsene e di mordere il serpente, ossia di mordere la vita, di dire "Sì" alla vita, trasformandosi in una figura superiore, ridente e circondata di luce.
Legato all'eterno ritorno è il concetto di volontà di potenza: l'autoaffermazione, l'autoglorificazione, l'affermazione dei propri valori. Solo attraverso di essa si può accettare la circolarità del tempo.
4. Apollineo e Dionisiaco ne "La Nascita della Tragedia"
In una delle prime opere di Nietzsche, "La Nascita della Tragedia", emerge il concetto di apollineo e dionisiaco, due aspetti che caratterizzano l'uomo. L'apollineo è l'aspetto razionale, luminoso ed equilibrato, rappresentato da Apollo. Il dionisiaco è l'aspetto impulsivo, irrazionale, legato ai sensi, rappresentato da Dionisio.
Nel mondo greco, questi due aspetti trovavano equilibrio nella tragedia attica. Successivamente, secondo Nietzsche, l'apollineo ha iniziato a prevalere, segnando la decadenza della tragedia.
5. La Genealogia della Morale
In "Genealogia della Morale", Nietzsche analizza due tipi di morale: la morale dei signori, identificata con il mondo classico, dove l'uomo non era represso e non doveva reprimere desideri o ambizioni; e la morale degli schiavi, identificata con il cristianesimo, caratterizzata da un appiattimento, una repressione dei desideri e delle ambizioni, frenando così il progresso.