Esplorazione Tematica e Stilistica di Opere Poetiche
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I Cigni Selvatici a Coole
Questo documento offre un'esplorazione approfondita della poesia "I Cigni Selvatici a Coole", analizzando la voce narrante, il mood, il riassunto, i temi principali e la struttura.
Voce e Mood
- Voce: L'oratore non si rivolge a nessuno in particolare, ma esprime i propri pensieri, sebbene si possa supporre che il poeta stia parlando con qualcuno.
- Mood: Malinconia, tono emotivo, rassegnazione per il passare del tempo.
Riassunto
Il poeta descrive un paesaggio autunnale in campagna, concentrandosi su un lago dove ci sono 59 cigni. Rileva che sono passati 19 anni da quando ha effettuato il conteggio, che non può terminare perché i cigni sono volati via. Si presentano tre possibilità ambigue. La visione della bellezza dei cigni lascia un residuo di amarezza. Tutto è cambiato dalla prima volta. Scopre che i cigni sono come prima, rimangono gli stessi, facendogli sentire che lui è cambiato. Si tratta di un fenomeno di estremo soggettivismo. Il problema riguarda lui stesso (a differenza dei cigni). I cigni hanno ancora il futuro davanti. Smette di parlare del futuro... Ma ora? Contrasto. I cigni sono giovani, il che suggerisce che abbiano tempo, ma ora (pensa) che vede... "Dove sarà domani?" Una nota rassegnata lo consola. La vita è collettiva: ciò che non posso fare io, qualcun altro lo farà. Karma. Concetto di mutabilità continua. Nessun limite per l'ego: un avatar.
Tema Principale
Tempus fugit
Struttura e Parti
Parte A: Prima Strofa
Descrizione esterna: il quadro descrive il paesaggio autunnale, inclusi i cigni. Relazione del tempus fugit con questo: versi 2 e 3.
Parte B: Strofe 2, 3 e 4
Le strofe 2, 3 e 4 rappresentano il tempus fugit stesso. Il problema inizia qui, la riflessione sul tempo trascorso. Parla dal presente e non c'è ambiguità temporale. Malinconia.
Parte C: Quinta Strofa
La quinta strofa può essere suddivisa: i primi versi 25 e 26 sono un ritorno al paesaggio della prima strofa. Poi i versi 27-30 contengono una domanda che rimanda al futuro. La vita non conosce riposo. Cosa porterà il futuro? Implicito: "quando mi sveglio" = "quando morirò". Duplice scenario: domani si invecchia e si muore, e si gode la bellezza dei cigni. L'immortalità e l'immortalità per appartenenza a una specie. Anche sotto tale riflessione, tutto è cambiato, deducendo che la tristezza deriva dal cambiamento. L'impatto del passato sul presente, il passato influenza il presente, verrà evidenziato. Questo vale per i cigni. Egli pensa di non essere più come loro. Tutto fa parte di un'illusione. I cigni non sono cambiati negli ultimi 19 anni, mentre lui sì. Ma per lui il tempo passa. L'opposizione tra natura e esseri umani. Solo la specie è eterna, perché l'individuo non conta. Passato e presente interagiscono.
Strofa 4
Si concentra sui cigni pieni di vita. Hanno un futuro e, senza dircelo (ma lo intuiamo), dice "ma non io". È nel presente. Riflessione: l'eliminazione di un sentimento: il fatto di invecchiare.
Strofa 5
I primi due versi iniziano quando tutto è incerto, variabile con la vita... "Dove sarà domani?"
La Soffitta di Ezra Pound
Questo segmento esplora la poesia "La Soffitta" di Ezra Pound, analizzando la voce, il tono, il riassunto, i temi centrali, la struttura e le figure retoriche utilizzate.
Voce e Tono
- La poesia è in seconda persona, poiché si rivolge alla sua amata ("andiamo").
- Il tono è polemico e quasi forense nella prima strofa. Successivamente, assume una sfumatura lirica nella seconda strofa, dove espone i suoi sentimenti.
Riassunto
Nella prima parte, il poeta si rivolge alla sua amata, confrontando i ricchi con i poveri. La invita ad avere pietà per i ricchi perché non hanno amici. Lo stesso vale per le persone sposate, perché alla fine arriverà un momento in cui la passione sarà finita, e per i non sposati per il fatto di essere soli. Nella seconda parte, descrive l'arrivo dell'aurora all'alba ed esprime un desiderio lirico di svegliarsi accanto alla sua amata.
Tema Principale
Si contrappongono felicità e infelicità. La passione o la felicità è legata alla vita bohémienne (i poveri, all'epoca), mentre l'infelicità fiorisce nelle vite più ricche. Un tema centrale è che l'amicizia e l'amore fioriscono in una vita semplice.
Struttura del Poema
- Prima Parte (versi 1-5): Il poeta si rivolge alla sua amata, invitandola ad avere pietà dei ricchi, degli sposati e dei non sposati.
- Seconda Parte (versi 6-11): Il poeta nomina l'arrivo dell'aurora e mostra il desiderio di svegliarsi accanto alla sua amata.
Commento Metrico e Figure Retoriche
Si tratta di una poesia di 11 versi, divisi in due strofe irregolari. Non presenta rima.
Figure Retoriche
- «Noi siamo meglio di...»: Confronto
- «Vieni, andiamo, abbi pietà»: Paradosso
- «Vieni... mangiare» (versi 1 e 2): Anafora
- Allitterazione in nasale: verso 2
- Allitterazione della /t/: verso 6
- «Hanno maggiordomi e non amici / e non hanno maggiordomi»: Antitesi
- «Celibi e sposati»: Paradosso
- «Di quest'ora di chiara freschezza»: Confronto
- Allitterazione della /d/ e della /k/: verso 10