Espressione Orale: Tipi di Comunicazione, Competenze e Modelli Teorici per l'Apprendimento

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Espressione Orale: Tipi di Comunicazione e Bisogni

A) Tipi di Voce e Bisogni

Si possono distinguere tre tipi di situazioni comunicative, in base al numero dei partecipanti:

  • Comunicazione Singolare: uno o più ricevitori non sono in grado di rispondere immediatamente e di esercitare il ruolo di emittente.
  • Comunicazione Doppia: due partner possono assumere alternativamente i ruoli di mittente e ricevente.
  • Comunicazione Plurale: tre o più interlocutori possono assumere alternativamente i ruoli di mittente e ricevente.

Ogni tipo di comunicazione ha caratteristiche specifiche e richiede differenti abilità da parte dell'oratore emissore. Un oratore (in situazione singolare) prepara e fornisce la sua esposizione oralmente e può solo contare su reazioni non verbali del pubblico. In contrasto, in un'intervista (doppia), l'emittente interagisce con un partner per esplorare temi diversi. Finalmente, una chat o una discussione (plurale) è il risultato della collaborazione spontanea e incontrollata dei diversi partecipanti.

Adottando un altro punto di vista, la differenza è tra comunicazioni autogestite (singolare) e plurigestite (doppia e plurale). Le prime richiedono la capacità di auto-preparazione e di gestione della parola, mentre le seconde pongono l'accento sull'interazione comunicativa e sulla collaborazione. Le autogestite sono la mostra, il convegno, la conferenza e l'oratoria, ovvero l'arte di parlare in pubblico, di persuadere o semplicemente di informare. Al contrario, le plurigestite sono il dialogo, la discussione, l'intervista, la conversazione e il dibattito, cioè l'arte della conversazione, dello scambio e della collaborazione tra i partner, il saper condurre una discussione o approfondire certi argomenti.

Lacune e Esigenze nell'Espressione Orale

Le lacune e le esigenze sono spesso più rilevanti nei primi livelli di istruzione, quando i bambini non hanno ancora acquisito le abitudini sociali di base. Quando parlano e piangono senza chiedere il permesso o aspettano che qualcuno li ascolti, non si adeguano alle procedure di comunicazione e dicono le cose più inadeguate. Questi bisogni e carenze si verificano nel lavoro di coppia e di gruppo. È uno di quei momenti in cui si osserva che: gli studenti non ascoltano i loro coetanei, monopolizzano la parola, sono inibiti e non dicono niente, ecc.

In sintesi, i vari tipi di comunicazione devono avere il loro posto nello spazio dedicato all'Espressione Orale (EO) in classe. Ci sarà da porre maggiormente l'accento sui discorsi plurigestiti, e che, man mano che lo studente cresce, lo si metta in situazioni particolari e più complesse, come quelle singolari.

B) Modello Teorico di Espressione Orale

Bygate (1987) presenta un sistema interessante e sufficiente per i nostri propositi. È importante sapere che si concentra su situazioni di comunicazione plurigestite. Questo autore distingue tra conoscenze e competenze dell'Espressione Orale (EO).

La conoscenza è l'informazione che possediamo, che abbiamo memorizzato: include la padronanza del sistema linguistico e altri aspetti della cultura. D'altra parte, le competenze si riferiscono al comportamento che manteniamo negli atti di espressione: la capacità di adattarsi al problema, di adattare il linguaggio e molti altri.

Per spiegare questo modello con un esempio: se introduciamo un colloquio di selezione del personale in un'organizzazione per ottenere un lavoro, non ci chiediamo: "Come sviluppare le capacità espressive? Come prepararsi alla situazione?"

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