Evoluzione Biologica: Teorie, Mutazioni e Specie nel Tempo
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Mutazione e Variazione Genetica
Se le mutazioni sono dannose, gli individui meno adatti vengono eliminati dalla selezione naturale.
La Teoria Sintetica dell'Evoluzione (Neo-Darwinismo)
Questa moderna teoria dell'evoluzione, chiamata anche neo-darwinismo, è attualmente la più accettata per spiegare i processi evolutivi di una popolazione.
Moderni scienziati sostengono che ogni organizzazione biologica, a partire dal livello molecolare, è passata attraverso un processo evolutivo. La selezione naturale, agendo sulla variazione genetica, rimane il meccanismo attraverso cui si manifestano i cambiamenti evolutivi.
Sviluppo Storico della Teoria dell'Evoluzione
Il Primo Neo-Darwinismo
Nel tardo diciannovesimo secolo, il cosiddetto primo neo-darwinismo, che si basava sul principio della selezione naturale come base dell'evoluzione, ebbe nel biologo tedesco A. Weismann uno dei suoi principali esponenti. Questa ipotesi supporta le variazioni su cui agisce la selezione, secondo le teorie dell'ereditarietà enunciate da Mendel, un elemento che Darwin non aveva potuto risolvere, poiché ai suoi tempi le idee del monaco austriaco erano ancora sconosciute.
La Teoria Sintetica Moderna
Durante il ventesimo secolo, dal 1930 al 1950, si sviluppò la moderna teoria neo-darwiniana o teoria sintetica, così chiamata perché nasce dalla fusione di tre diverse discipline: la genetica, la sistematica e la paleontologia. Lo sviluppo di questa tendenza è caratterizzato dalla comparsa di tre opere fondamentali. Il suo autore, T.H. Dobzhansky, suggerisce che le variazioni genetiche coinvolte nell'evoluzione sono essenzialmente minime ed ereditarie, secondo le teorie di Mendel.
Popolazione e Specie: Concetti Chiave
La teoria unificata dell'evoluzione afferma che gli esseri viventi discendono da un antenato comune.
Evoluzione delle Specie
Per spiegare il processo evolutivo della vita, è fondamentale comprendere il concetto di specie. L'unità di base della classificazione biologica è la specie. Una specie è un gruppo di individui che hanno molte caratteristiche in comune e si differenziano dagli altri in uno o più aspetti. Gli individui provengono tutti da antenati comuni, sono legati dal sangue e possono incrociarsi per produrre prole fertile che assomiglia ai genitori.
Quando si confrontano le caratteristiche degli esseri viventi attuali con i fossili, possiamo vedere che alcune specie sono cambiate; ad esempio, ci sono differenze. Inoltre, si possono trovare grandi somiglianze tra alcuni esseri viventi che esistono oggi.
Teorie Fissiste
Questa teoria è stata difesa da Platone e Aristotele, che credevano che le specie fossero il prodotto di un Creatore e che, quindi, fossero fisse, cioè immutabili, non si evolvevano o cambiavano nel tempo. Gli scienziati fissisti hanno sostenuto questa idea, spiegando che nel corso della storia geologica della Terra si sono verificate varie catastrofi che hanno spazzato via la flora e la fauna.
La Teoria Evolutiva di Lamarck
Lamarck propose una teoria secondo cui la natura, creata per generazione spontanea, aveva dato origine ai primi esseri. Questi esseri erano soggetti a modifiche costanti o trasformazioni, secondo l'uso e il disuso degli organi, in modo che le specie attuali derivassero da quelle esistenti in precedenza.