Evoluzione e Caratteristiche del Capitalismo: Un Percorso Storico

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Storia Economica Contemporanea

Che Cosa Si Intende per 'Economico'?

Secondo Jean Bouvier, l'economia è lo studio dei fatti della produzione e della loro evoluzione nello spazio e nel tempo. Si articola in tre principali aree:

  1. Storia delle tecniche: Analizza i cambiamenti tecnologici che influenzano la produzione. Considera i fattori produttivi (terra, lavoro e capitale) e le loro variazioni percentuali, spesso dovute all'innovazione tecnologica.
  2. Storia dei cambiamenti nello spazio: Esamina le variazioni di produttività in diversi settori (aree fertili vs. aree vuote) e i cambiamenti politico-amministrativi degli spazi.
  3. Storia delle fluttuazioni economiche nel tempo: Studia le fasi di espansione e crisi, i cicli economici e le tendenze di lungo periodo.

Origini della Disciplina

  • Rinascimento (secoli XIV-XVI): La storia inizia a essere considerata una scienza, distaccandosi dalla visione teocratica precedente. Si afferma una storia più razionale, legata al comportamento umano e utilizzata dalla nobiltà per legittimare il proprio potere.
  • Illuminismo (secolo XVII): Emergono la teoria e la storia economica. La borghesia, in ascesa, cerca di affermarsi attraverso una storia che valorizzi le attività economiche.

Sviluppi nel Secolo XIX

Nel XIX secolo si affermano tre principali scuole di pensiero:

  • Scuola classica britannica (Adam Smith): Sostiene che il mercato sia il perfetto allocatore di beni, servizi e fattori produttivi, e che lo Stato debba intervenire solo in minima parte (giustizia, sicurezza, difesa).
  • Scuola storica tedesca: Riconosce il ruolo del mercato, ma ne evidenzia le imperfezioni, che possono portare a situazioni socialmente inaccettabili. Lo Stato deve quindi intervenire come arbitro (ad esempio, con il salario minimo) e favorire la formazione di sindacati.
  • Teoria economica marxista (Karl Marx): Sostiene che sia lo Stato a dover allocare beni, servizi e fattori produttivi, superando il ruolo del mercato.

Evoluzione nel Secolo XX

Nel XX secolo, la teoria economica e la storia attraversano diverse fasi:

  • Teoria neoclassica: Propone un ritorno al libero mercato, creando un divario con la storia economica.
  • Crisi del 1929: La crisi economica mette in discussione il libero mercato e dimostra la necessità di un intervento statale più incisivo. Si cerca nella storia economica per trovare precedenti e soluzioni.
  • Neoconservatori (anni '60): Fase di crescita e di riavvicinamento tra storia e teoria economica.
  • Cliometria: Applicazione di tecniche econometriche alla storia.
  • Nuova storia economica: Negli Stati Uniti, si sviluppa l'analisi controfattuale, che si interroga su cosa sarebbe successo se un determinato evento economico non si fosse verificato.

La storia economica si è specializzata, dando vita a diverse branche come la storia d'impresa, la storia ambientale, ecc.

Caratteristiche e Fasi del Sistema Capitalistico

Capitalismo Industriale (1750-1914)

Inizia con la Rivoluzione Industriale in Gran Bretagna. È caratterizzato da unità produttive autonome e autofinanziate.

Capitalismo Finanziario (1914-2000)

Cresce la necessità di finanziamenti esterni, con un ruolo sempre più importante delle banche e degli istituti finanziari.

Elementi del Contesto

  • Proprietà privata di beni, servizi e fattori produttivi.
  • Il mercato come meccanismo di allocazione.

Cambiamenti Indotti dal Capitalismo

  • Quadro istituzionale: Modifiche nell'insieme delle caratteristiche che definiscono una società (economiche, politiche, religiose, familiari, scientifiche, ecc.).
  • Emergere della scienza.
  • Modernizzazione dell'attività economica: Introduzione della partita doppia, delle banche, delle azioni e dei fondi di investimento.
  • Modifica del concetto di famiglia: Si passa da famiglie molto numerose a nuclei familiari composti da genitori e figli. I figli passano da essere considerati una fonte di reddito a un costo economico e sociale.
  • Trasformazione sociale: Appare la società di classe.
  • Democratizzazione degli Stati: Nel 1931, in Spagna, viene introdotto il suffragio femminile.
  • Aumento della forza lavoro (capitale umano): Crescita demografica determinata, dal 1750, dalla diminuzione del tasso di mortalità (grazie a miglioramenti nell'igiene, nella medicina e alla scomparsa di epidemie, carestie e guerre), mentre il tasso di natalità diminuisce più lentamente.
  • Risorse naturali: Scarsità e distribuzione geografica non equa.
  • Capitale fisico: Ampliamento del capitale sociale (innovazione tecnologica + investimento = aumento del tasso di progresso materiale).

Ruolo dello Stato

Lo Stato interviene per gestire i costi del sistema capitalistico:

  • Aumento della spesa sociale (sanità, alloggio, istruzione).
  • Investimenti pubblici.
  • Aumento della partecipazione del pubblico al PIL: dal 10% all'inizio del XIX secolo al 46% attuale.

Cambiamenti nella Struttura Economica (XIX Secolo)

  • Domanda: (Consumi privati + Investimenti + Spesa pubblica) - Diminuzione dei consumi privati e aumento degli investimenti e della spesa pubblica.
  • Offerta: Riduzione del peso dell'agricoltura e aumento del contributo dell'industria e dei servizi.

Risultati del Sistema Capitalistico

  • Crescita divergente: Il PIL pro capite è cresciuto in media dell'1,2% annuo durante il periodo capitalista, rispetto allo 0,4% precedente.
  • Sviluppo divergente: Cambiamenti nella struttura economica (diminuzione del peso dell'agricoltura e crescita del settore secondario e terziario).
  • Progresso irregolare: Miglioramento degli indicatori di salute, del potere d'acquisto, degli standard di vita e dell'alfabetizzazione.

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