Evoluzione Costituzionale Spagnola: Dalla Prima Repubblica alla Seconda Repubblica
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Progetto Costituzionale del 1873
Nel 1873 fu proclamata la Repubblica federale. Nello stesso anno venne redatta una bozza di costituzione per uno Stato federale repubblicano. Tuttavia, questa non entrò mai in vigore a causa della guerra civile in Spagna. All'inizio del 1874 si verificò la caduta della Repubblica e l'instaurazione di un governo provvisorio.
Caratteristiche del Governo Provvisorio (1874)
- Affermazione della sovranità nazionale.
- Definizione di un elenco di diritti e libertà.
- Separazione tra Stato e Chiesa e libertà di religione.
- Divisione dei poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario).
- Introduzione della figura del Presidente della Repubblica, eletto per quattro anni.
L'ultimo sistema politico proposto era un federalismo politico basato su tre livelli: il comune, lo stato regionale e lo stato federale. Nel 1874, il carlismo appariva imbattibile. Alla fine dello stesso anno, un nuovo esercito proclamò re Alfonso XII. La nazione, stanca della guerra, accettò la decisione, sebbene molti sospirassero per Carlo VII. Iniziò così il periodo della Restaurazione, che durò fino al 1931. Questo periodo di stabilità fu tuttavia fittizio e richiese un nuovo testo costituzionale, opera di Cánovas del Castillo.
Costituzione del 1876
Questa costituzione rappresentò una sintesi tra la Costituzione del 1845 e quella del 1869. Era una costituzione monarchica che stabiliva il principio della sovranità duale, sia reale che nazionale. Venne definito un elenco di diritti e libertà individuali, subordinati ai principi dell'ordine pubblico. Furono confermati i tre poteri classici dello Stato.
Punti Chiave della Costituzione del 1876
- Rafforzamento della figura del monarca.
- Articolo 11: Libertà di culto in privato.
- Affermazione dello Stato confessionale cattolico, ma con la possibilità di praticare privatamente altre religioni.
Questa concessione fu un tributo alle potenze protestanti (Germania e Inghilterra) affinché riconoscessero Alfonso XII. La costituzione rimase in vigore fino al 1923, quando fu sospesa a seguito del colpo di stato di Primo de Rivera. Rimase in vigore formalmente fino al 1931, quando fu abrogata con la proclamazione della Seconda Repubblica e l'instaurazione di un nuovo testo costituzionale.
Il Periodo di Primo de Rivera (1923-1930)
Dal 1923 al 1930, la Costituzione del 1876 fu sospesa. Sebbene la monarchia rimanesse in vigore, il governo era guidato da Miguel Primo de Rivera, che intendeva porre fine al disordine dei partiti politici. In Europa si diffondeva l'idea di imporre regimi autoritari o totalitari. In Spagna, il regime di Primo de Rivera si configurò come autoritario e corporativo, ma alla fine fallì.
Progetto Costituzionale del 1929
Il regime di Primo de Rivera elaborò un progetto di Costituzione che non arrivò mai ad essere applicato. Comprendeva 104 articoli e definiva la Spagna come una monarchia costituzionale unitaria, con codici e istituzioni unificate. Il sistema costituzionale si basava sui principi di differenziazione e coordinamento delle competenze.
Caratteristiche del Progetto del 1929
- Stato confessionale cattolico, con possibilità di devozione privata per altre fedi.
- Definizione di diritti e doveri dei cittadini spagnoli in ambito sociale ed economico.
- Ruolo del re come figura di moderazione.
- Potere legislativo condiviso tra re e parlamento unicamerale.
- Elezione dei deputati ogni cinque anni, con alcuni nominati dal re.
- Possibilità di elezione per le donne e istituzione del suffragio universale.
Nonostante queste disposizioni, il progetto non entrò in vigore. Nel 1930 fu restaurata la Costituzione del 1876, ma la monarchia non resse la prova, anche a causa delle accuse ad Alfonso XIII di aver sospeso la Costituzione. Nell'aprile 1931 venne fondata la Repubblica e si iniziò a lavorare a una nuova costituzione.
Costituzione del 1931 (Seconda Repubblica)
La Costituzione del 1931 abolì la monarchia, eliminando la figura del re e del Presidente della Repubblica. Composta da 125 articoli, definiva la Spagna come una repubblica democratica di lavoratori di ogni classe. Affermava la sovranità popolare e rompeva con il principio dello Stato confessionale, dichiarando che lo Stato non aveva una religione ufficiale.
Organizzazione Territoriale e Diritti nella Costituzione del 1931
- Organizzazione territoriale in comuni, province e regioni.
- Autonomia dei comuni e elezione degli enti locali a suffragio universale (anche femminile).
- Possibilità per le province di unirsi per formare entità autonome.
- Definizione di un ampio catalogo di diritti e doveri sociali ed economici.
- Abolizione del finanziamento del culto e del clero.
- Scioglimento degli ordini religiosi con voto di obbedienza a un'autorità diversa dallo Stato (es. Gesuiti).
- Sancita la libertà di religione e proibiti gli ordini che impartivano insegnamento religioso.
- Il lavoro riconosciuto come bene sociale e istituzione di un sistema di sicurezza sociale.
Poteri dello Stato nella Costituzione del 1931
- Parlamento unicamerale (Congresso dei Deputati), eletto ogni quattro anni a suffragio universale, uguale, diretto e segreto.
- Capo dello Stato: Presidente della Repubblica, eletto dal Congresso e da un numero uguale di delegati eletti a suffragio universale. Durata del mandato: sei anni. Ineleggibilità per sacerdoti, militari, membri di famiglie regnanti o ex regnanti.
- Istituzione di una Corte delle Garanzie Costituzionali per la risoluzione di conflitti.
La Costituzione della Seconda Repubblica ebbe una vita breve. In tempo di pace durò fino al 1936 e, a causa della guerra civile, rimase in vigore fino al 1939.