Evoluzione del Diritto Catalano Medievale: Il Ruolo delle Carte di Popolamento e il Declino del Liber Iudiciorum

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Catalunya: Le Tappe della Formazione del Diritto

A) Le Carte di Popolamento e Franchigia

La fase formativa del diritto catalano si colloca tra i secoli IX e XIII, un periodo caratterizzato da (geograficamente, tale diritto si sviluppa nella "Vecchia Catalogna"):

  • Il mantenimento e il progressivo declino del diritto visigoto (il Liber Iudiciorum).
  • La comparsa delle carte di popolamento e di franchigia, volte a rispondere ai bisogni emergenti.
  • L'espansione di un marcato sistema feudale attraverso gli Usatges, ovvero le costituzioni dei Conti di Barcellona e gli accordi della loro curia (congregazioni e tribunali).

Il Declino del Liber Iudiciorum

La persistenza del diritto visigoto si manifesta attraverso un Liber Iudiciorum ormai stagnante e poco flessibile.

La tradizione giuridica visigota ne riconosce la validità, ma le nuove disposizioni (frutto di problemi emergenti) non vengono inserite nel testo. Il suo rinnovamento non avviene per via legislativa, se non per alcune aggiunte o iniziative ecclesiastiche.

Il clima di violenza emerso nel IX secolo porta allo sviluppo di un diritto complementare che:

  • Da un lato, pregiudica le disposizioni del codice arcaico.
  • Dall'altro, si cristallizza e prende forma in vari testi.

Si assiste a una progressiva confusione tra il diritto legale e quello consuetudinario, sfumando i contorni precisi dei precetti del Liber Iudiciorum, il che lo porta alla sua agonia (secondo l'espressione del professor Chiesa). Tuttavia, la tradizione giuridica visigota persiste, parzialmente integrata nel diritto catalano, e alcuni nuovi usi locali vengono riconosciuti come diritto complementare al Liber Iudiciorum.

Le Carte di Popolamento e di Franchigia

Con il processo di ripopolamento, nascono le carte di popolamento e il sistema di franchigia. Questi testi assegnano terre a nuove popolazioni o a quelle il cui sviluppo si intende promuovere. In pura teoria, si osserva che:

  • Le carte di popolamento corrispondono a quei luoghi che devono essere popolati e dove si insediano nuove comunità.
  • Le carte di franchigia consistono in esenzioni (la libertà di essere esentati da oneri o obblighi), nell'alleggerimento di vecchi oneri o nel miglioramento generale delle norme giuridiche vigenti, spesso onerose.

Tuttavia, è importante considerare se tale trattamento si sia effettivamente verificato nella pratica catalana. Font Rius ha dimostrato nei suoi studi fino a che punto esistono aree di convergenza e somiglianza tra questi e altri documenti:

  • Se la carta populationis non abbia sempre un esplicito scopo di ripopolamento.
  • O se la carta franchitatis, pur avendo una chiara clausola volta a incoraggiare il popolamento, diventi in realtà una "carta di esenzione per le persone".

Caratteristiche delle Carte di Popolamento e Franchigia Catalane

1) Gli statuti catalani di popolamento e franchigia hanno un contenuto più conciso, sommario e limitato.

2) La persistenza del diritto visigoto e la trama del diritto feudale hanno fatto sì che questi testi non fossero in grado di sviluppare un sistema giuridico globale, come invece accadde in Castiglia, Aragona e Navarra. Essi erano strettamente limitati allo scopo di definire lo status dei luoghi da popolare o di migliorare le esenzioni e i privilegi della legge precedente.

3) Nella vasta collezione di carte pubblicate da Font Rius, solo una piccola minoranza appare come autentici statuti giuridici locali.

4) La carta di popolamento concessa a Cardona nell'anno 986 simboleggia il tipo di carta comune e di franchigia con pretese ambiziose.

5) Queste carte sono occasionalmente menzionate nelle prime fasi del diritto medievale catalano.

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