Evoluzione del Pensiero Filosofico sull'Uomo: Da Socrate a Nietzsche
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Riflessioni Filosofiche sull'Essere Umano e la Società
Punto 7: La Filosofia come Riflessione sulla Natura
Rational Natura: la filosofia nasce in Grecia come una riflessione sulla natura. L'uomo è un essere diverso dagli altri esseri naturali, perché occupa un posto speciale, è un animale razionale e differente rispetto al resto. La razionalità consente inoltre di conoscere e capire la natura umana, se stessi e i propri rapporti con gli altri nella società. Gli esseri umani possono scegliere come vivere, è possibile scegliere quali valori e norme dovrebbero governare la polis, città-stato di cui ogni uomo è un membro attivo.
L'Uomo come Animale Politico
Politiche degli animali: l'uomo greco viveva nella città. Aristotele stesso dice che la polis è stata creata in modo che l'uomo potesse vivere bene. L'uomo greco era visto prima come cittadino che come singolo.
La Natura Umana secondo Socrate
La natura umana di Socrate: l'anima è giusta, responsabile sia del nostro pensiero sia dell'attività morale. Egli disprezza il corpo, che è un mero strumento dell'anima. Idee fondamentali: l'anima e la ragione sono per l'uomo le caratteristiche di base, la capacità di autocontrollo. L'autocontrollo, grazie al quale l'essere umano può raggiungere la virtù morale e la libertà. La felicità umana non può venire dall'esterno, ma dall'ordine spirituale e dall'armonia.
Il Problema del Rapporto Anima-Corpo
Il problema del rapporto anima-corpo: il problema più importante è sapere come sono connessi. Le risposte al problema sono:
- Monismo antropologico:
- Materialista: tutte le azioni umane sono spiegate da un'unica realtà, il corpo, che porta al pensiero e all'attività emotiva.
- Spiritualista: al contrario del materialista, è l'anima il principio che spiega l'uomo.
- Dualismo antropologico: l'uomo è composto di due realtà diverse, il corpo e la mente che, attraverso la loro interazione, producono tutte le attività umane.
La posizione dualistica è la più accettata in filosofia, uno dei suoi difensori è stato Platone e la sua tesi era:
- L'essere umano è composto di corpo e anima, ma l'anima ha la priorità assoluta su tutto il corpo, perché è la parte più nobile degli esseri umani.
- Il corpo è solo il contenitore materiale dell'anima.
- L'anima umana è eterna e immortale. La sua unione con il corpo è temporanea.
L'Umanesimo e il Rinnovamento dell'Uomo
Umanesimo: desiderio di rinnovamento della società e dell'uomo. Questo desiderio umanistico culminerà contro il dogma religioso portando una difesa della libertà di pensiero e di espressione. Gli sviluppi tecnici e scientifici risvegliarono nell'uomo la sensazione che tutto fosse possibile in questa fase. Sorge un notevole interesse per l'irrazionale, il cosiddetto pensiero ermetico.
L'Antropocentrismo Umanista
Il pensiero umanista antropocentrico aspira a un uomo nuovo. I filosofi umanisti promossero l'educazione come il principale strumento di sviluppo della personalità umana. L'essere umano è il centro dell'universo ed è libero. Deve cercare la propria dignità e per la prima volta è considerato il padrone del proprio destino.
Il Problema delle Due Sostanze in Cartesio
Il problema delle due sostanze: è in questo contesto che Cartesio utilizza il dubbio come metodo, mettendo in dubbio tutte le verità per trovarne una di cui sia impossibile dubitare. Il risultato fu una frase famosa: "Penso, dunque sono". La ragione umana non può prescindere dalla fede, è l'autosufficienza per comprendere e cambiare la realtà del mondo. Cartesio descrisse due sostanze:
- Sostanza pensante: la coscienza, di sé, lo spirito, l'anima, la mente.
- Sostanza estesa: la materia.
Il pensiero moderno si concentrerà sul separare e distinguere tra corpo e mente, pensando che quest'ultima sia superiore.
Rousseau e la Critica alla Società
Rousseau: Il suo pensiero si inserisce in un quadro che comprende:
- La ragione come strumento per combattere l'ignoranza e il dogmatismo.
- Lo sviluppo della scienza.
- Il progresso considerato la strada per la felicità.
- La conoscenza enciclopedica.
- La secolarizzazione del pensiero.
Rousseau fece una dura critica contro la società in cui viveva, nonostante i progressi sorprendenti. Il progresso non porta allo sviluppo umano, il progresso non ha morale né porta alla felicità, porta solo a danneggiare l'evoluzione dell'individuo. Nell'evoluzione umana si possono distinguere due tempi:
- Stato di natura: l'uomo vivrebbe in una condizione pre-sociale, dove dovrebbe essere felice, libero, autosufficiente. Caratterizzato da sentimenti positivi, come l'amore, la simpatia e la compassione.
- Stato sociale: lo stato reale in cui l'uomo si trova nella società moderna, dove prevalgono l'ingiustizia, la disuguaglianza, la mancanza di libertà. L'uomo è cattivo, egoista, vanitoso.
Hobbes e la Necessità dello Stato
Hobbes ritiene che l'uomo non sia socievole per natura, e la sua concezione dell'essere umano in uno stato di natura è radicalmente diversa. La natura umana è caratterizzata dal desiderio di potere e di fama, dall'egoismo, dalla concorrenza e dalla costante diffidenza. Tutto ciò porta alla violenza e alla guerra di tutti contro tutti. "L'uomo è un lupo per l'uomo". Difende la necessità dello Stato e della società per garantire la sicurezza individuale.
Kant e la Dignità Umana
Kant: dedicò parte della sua filosofia ad affermare la dignità e i diritti umani. Kant pensava che ci fossero due dimensioni opposte, l'essere naturale e quello razionale e che fosse il secondo a dominare il primo. "Come fai a sapere chi è l'uomo?" Trovò la risposta a tre domande:
- Che cosa posso sapere? Scoprire quali sono le possibilità e i limiti della mia conoscenza.
- Cosa devo fare? È vero che io sono libero, ma la mia ragione e la mia conoscenza dicono che non dovrei mai agire in modo irrazionale. Dovrei fare quello che faccio, agire per dovere piuttosto che per interesse.
- Che cosa posso aspettarmi? Se per mezzo della ragione e grazie alla mia libertà di scelta, ho agito correttamente, allora posso raggiungere la felicità.
Marx e l'Alienazione del Lavoro
Marx concluse che il sistema economico e sociale impedisce all'uomo di svilupparsi. "L'uomo è un essere attivo, è dinamico, in costante sviluppo. L'uomo sta costruendo la storia e se stesso ed è caratterizzato dalla trasformazione della realtà". La trasformazione avviene attraverso il lavoro, che serve a guadagnare uno stipendio, per realizzarsi come persona. Il lavoro è la più alta attività umana, perché significa l'unità teorica e pratica del pensiero e dell'attività. "In un lavoro ideale, l'uomo si proietta sulla creazione di prodotti che rispecchiano la sua personalità". Si lamenta che il lavoro prodotto non appartiene a lui, ma al proprietario del mezzo di produzione. Il prodotto alla fine diventa il suo nemico. Il lavoratore proverà anche un sentimento di estraneità nei suoi rapporti con gli altri, che ora sono i suoi concorrenti, non i suoi compagni. Il proprietario vede il lavoro come una merce. Così, i rapporti umani diventano puramente interessi economici.
Nietzsche e la Volontà di Potenza
Nietzsche difese come valore fondamentale la vita umana, criticando la morale occidentale, che si basa sui valori cristiani e sul razionalismo da Socrate a Platone. Si tratta di una cultura decadente che uccide la vita umana e l'uomo giudeo-cristiano autentico. La morale dimentica il concreto e il reale, perché:
- Individua la chiave per la vita trascendente in un altro mondo, causando disprezzo per essa.
- Utilizza la punizione e la colpa per annichilire i valori più nobili della vita.
- Esalta i valori del gregge: il dolore, la rinuncia, l'obbedienza.
Nietzsche propone un nuovo essere umano, caratterizzato da:
- Una nuova morale che accetti ed esalti la vita.
- La volontà di potenza, la tendenza ad essere di più, a svilupparsi, a crescere e a creare.
L'obiettivo è raggiungere il superuomo, che è in grado di creare nuovi valori, amante della vita e del mondo, forte e padrone di se stesso.