Evoluzione del Pensiero Sociologico: Dalle Radici Antiche ai Padri Fondatori Moderni
Classificato in Filosofia ed etica
Scritto il in italiano con una dimensione di 4,87 KB
Le Origini del Pensiero Sociologico: Dalle Radici Antiche ai Padri Fondatori Moderni
Le Radici Antiche: Platone e Aristotele
Le origini della teoria sociologica, intesa in senso moderno, devono essere poste nella Francia rivoluzionaria (fine XVIII secolo). Tuttavia, le radici del pensiero occidentale affondano nell'antica Grecia, in particolare a Mileto, tra la fine del VI e l'inizio del V secolo a.C., dove operarono i primi "fisici", il cui lavoro spesso speculava sulla natura. Nell'antica Grecia si annoverano figure fondamentali come Socrate, Platone e Aristotele.
Platone
- Nella sua opera, La Repubblica (Libro VII), include il racconto del mito della caverna, che immagina la situazione di un uomo colto o meno. Gli uomini incatenati nella caverna non conoscono la realtà esterna, essendo stati limitati a osservare le ombre di cose, persone e animali proiettate sulla parete.
- Molto importante è Le Leggi, la sua vasta opera di affinamento, che afferma per la prima volta nella storia che tutti i cittadini, per quanto possibile, devono essere istruiti su base obbligatoria, poiché appartengono più alla città che ai loro stessi genitori. Platone, preoccupato per l'educazione degli uomini, fondò l'Accademia.
Aristotele
- Nella sua Politica si trovano errori come la giustificazione della schiavitù. Nel Libro VIII, inoltre, espone la sua teoria dell'educazione, offrendo un breve catalogo delle materie scolastiche del suo tempo.
L'Emergere della Sociologia in Francia: Saint-Simon e Comte
La sociologia come scienza è nata nella Francia rivoluzionaria, ma gli avvenimenti storici, anche a distanza, hanno sempre una loro storia.
- Una delle fonti principali per questo periodo cruciale è Alexis de Tocqueville, che può essere considerato un padre della sociologia, e che ha lasciato due importanti opere: La democrazia in America e L'Antico Regime e la Rivoluzione.
- È anche importante la scoperta dell'America, che diede origine a nuove prospettive sul mondo di quel tempo.
- Più tardi, a Salamanca, Francisco de Vitoria mise in discussione la legittimità spagnola, analizzando i titoli dei conquistatori per occupare le Indie Occidentali. Sostenne la proposizione che tutti gli uomini sono persone, tutte le nazioni sono uguali, e che non si potevano schiavizzare gli indiani, i veri proprietari delle loro terre, fondando così il diritto delle genti o internazionale.
- Quando gli europei si rivolsero al vecchio continente, l'Europa vide un altro modo, furono poste nuove domande e ci fu una crisi di coscienza.
- Infine, la proclamazione delle tredici colonie americane portò alla grande Rivoluzione francese del 1789.
- Wilhelm Dilthey afferma che la società europea dopo la Rivoluzione francese era diversa, l'industria era cresciuta maggiormente... Quando i pensatori cercarono di capire cosa stesse accadendo, si tentò di formulare una nuova teoria: la "scienza della società".
Saint-Simon
Fu uno dei più lucidi testimoni della Rivoluzione e concretizzò appieno il disordine morale e politico che in Francia era ancora vivo nel 1820. Pensava che dovessero governare gli industriali e i saggi.
Auguste Comte
Discepolo di Saint-Simon, coniò la parola "sociologia" e formulò la Legge dei Tre Stadi, che spiega come lo spirito umano sia passato attraverso tre fasi:
- Lo stato teologico: dominato dagli dei e dall'immaginazione sulla ragione. Le sue tre fasi sono: feticismo, politeismo e monoteismo.
- Lo stato metafisico: di transizione, in cui si cerca di capire il "perché" delle cose in natura.
- Lo stato positivo: finale, in cui domina l'osservazione.
Secondo Comte, gli uomini sono teologi nella loro infanzia, metafisici nella giovinezza e positivi nell'età adulta.
Émile Durkheim: I Fondamenti del Metodo Sociologico
Proseguendo in Francia e spostandoci alla fine del XIX secolo, ricordiamo Émile Durkheim, le cui prime tre opere principali furono:
- La divisione del lavoro sociale, che dimostrò come la solidarietà meccanica avesse ceduto il passo alla solidarietà organica.
- Le regole del metodo sociologico, che afferma che i fatti sociali, esterni agli individui, devono essere trattati come "cose", e che il sociologo deve porsi nello stesso stato d'animo di fisici, chimici o fisiologi.
- Il suicidio, che dimostra come l'atto più personale e intimo che l'uomo possa compiere, il suicidio stesso, sia un fatto sociale correlato a sesso, stato civile o religione. Introdusse inoltre il concetto di anomia (un fattore specifico e regolare del suicidio).