Evoluzione della Poesia Spagnola: Dal Modernismo alle Avanguardie del '900
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Poesia Spagnola Prima del 1939
1. Modernismo e Generazione del '98
In Spagna, in un primo momento, si definì modernità a tutti gli scrittori che mostravano impulsi estetici innovativi e artistici. Successivamente, questo termine fu riservato a coloro che mostravano un particolare interesse per l'estetica e adottavano un atteggiamento di evasione e fuga dalla realtà quotidiana.
Temi del Modernismo:
• Il mondo dei sensi, evocando ogni tipo di sensazione, con atmosfere squisite ed esotiche. Frequenti sono le principesse, i saloni di Versailles, i bei giardini con i loro stagni, i loro cigni, la mitologia greco-romana, germanica e di altri popoli... | • Il mondo interiore: tutte le questioni relative alla sfera privata, a volte vivace e sensuale, altre volte segnate da tristezza, malinconia e nostalgia. |
Il termine Generazione del '98 fu invece riservato a coloro che adottarono un atteggiamento di riflessione e critica sulla situazione politica, sociale ed economica della Spagna, cercando attraverso le loro opere di permeare la coscienza dei concittadini e di influenzare la realtà sociale spagnola.
Temi della Generazione del '98:
• Il problema della Spagna: la terra di Spagna che viaggiano e descrivono (e in particolare il paesaggio castigliano, la cui bellezza viene riscoperta), e la storia di Spagna, in particolare quella che Unamuno chiamò "intrahistoria". Vedono in Castiglia (antimercantile, austera e spirituale) l'anima della Spagna. | • Le preoccupazioni esistenziali: si interrogano sul significato dell'esistenza umana, sul passare del tempo, sulla morte. |
Principali Autori tra Modernismo e Generazione del '98:
- In America Latina: Rubén Darío.
- In Spagna: Francisco Villaespesa, i fratelli Manuel e Antonio Machado (il primo periodo di Antonio, come quello di "Soledades, Galerías y Otros Poemas", è spesso incluso tra i modernisti, mentre la sua opera successiva tra i noventayochisti), Valle-Inclán, e Juan Ramón Jiménez (con il suo Noucentisme).
Antonio Machado (1875-1939)
Nella sua poesia si osserva un'evoluzione dal modernismo dei primi libri a una distanza formale in favore di una parola semplice e autentica.
1) Fase Modernista: "Soledades, Galerías y Otros Poemas"
Il modernismo di Machado è intimo ed esprime emozioni profonde. Si interessa all'amore, al passare del tempo, alla consapevolezza della morte, a Dio... È una poesia simbolista: il pomeriggio, la strada, il fiume, un albero sono simboli di realtà più profonde, stati d'animo o ossessioni intime.
2) Fase Noventayochista: "Campos de Castilla"
Quest'opera è un riflesso della realtà della Spagna, della sua terra e della sua gente. Vi è un atteggiamento critico che testimonia l'arretratezza, la povertà, la disuguaglianza e l'ingiustizia.
3) Fase delle Preoccupazioni Filosofiche:
Questa fase include le preoccupazioni e le riflessioni filosofiche, presenti sia in poemi in prosa che in altri in cui si fondono soggettivismo e oggettivismo. È rappresentata da Nuevas Canciones (1924) e dalle sue poesie più tarde, raggruppate in varie raccolte poetiche: Los Complementarios e Cancionero Apócrifo, Abel Martín e Juan de Mairena.
2. Novecentismo o Generazione del '14
Il Novecentismo è un movimento culturale caratteristico del secondo decennio del Novecento spagnolo. Il declino del Modernismo e la tendenza letteraria a favore di una letteratura diversa sono evidenti. La data del 1914 è significativa: segna l'inizio della Prima Guerra Mondiale e la data di apparizione pubblica della "Liga de Educación Política", di cui facevano parte intellettuali come Ortega, Manuel Azaña, Américo Castro, ecc. I Novecentisti sono anche spesso definiti come la "Generazione del '14", le cui più importanti caratteristiche estetiche sono:
Razionalismo: si attribuisce grande importanza al rigore intellettuale e alla chiarezza espositiva. Antiromanticismo: si rifiuta il sentimentale e il passionale, preferendo atteggiamenti classici, equilibrati e sereni. | Difesa dell'"arte pura": l'arte deve fornire solo piacere estetico, senza essere un veicolo per preoccupazioni religiose o politiche. Ortega, in "La disumanizzazione dell'arte", affermò: "il poeta comincia dove finisce l'uomo". Intellettualismo aristocratico: l'arte e, di conseguenza, la letteratura sono concepite per le élite (per la "grande minoranza", secondo le parole di Juan Ramón Jiménez). |
Juan Ramón Jiménez (1881-1958)
Premio Nobel nel 1956, la poesia di Juan Ramón è, nelle parole del poeta, una "poesia in sequenza", un "work in progress". La necessità di offrire un quadro generale dello stato della sua opera portò il poeta a realizzare diverse antologie. Lo stesso poeta dichiarò, nei suoi ultimi anni, tre fasi nella sua produzione:
Fase Sensibile (fino al 1916)
Contrassegnata dall'influenza di Bécquer, del Simbolismo e del Modernismo. È una poesia sentimentale e affettiva: Arias Tristes (1903), Jardines Lejanos (1904), La Soledad Sonora (1911), Platero y yo (prosa poetica, 1914) e Estío (1916), tra gli altri.
Fase Intellettuale (1916-1936)
Espressione dell'esperienza senza orpelli retorici. Questa fase è caratterizzata dalla pubblicazione nel 1916 di "Diario de un Poeta Recién Casado", che rompe definitivamente con il Modernismo e apre la poesia spagnola a un'innovazione radicale.
Ultima Fase o "Vera" (1937-1958)
Tutte le opere scritte durante il suo esilio americano. Juan Ramón continua a replicarsi nella ricerca della bellezza e della perfezione. Il suo desiderio di trascendenza lo porta a identificarsi con Dio. Opere principali: Animal de Fondo (1949), En la Orilla (1936-1942) e Dios Deseado y Deseante (1948-49).
3. Avanguardie e Generazione del '27
Le Avanguardie Spagnole (1910-1920) furono un movimento effimero il cui ideatore e massimo rappresentante fu Ramón Gómez de la Serna. Esse segnarono una rottura con tutta la letteratura precedente, diventando a loro volta il punto di partenza per autori come Rafael Alberti e Federico García Lorca. Questo movimento comprende tutte le tendenze sotto il termine onnicomprensivo di "Ismos".
- Futurismo e Cubismo: celebrano la bellezza della velocità e delle macchine.
- Ultraismo: definito dal desiderio di shock e dalla libera associazione di immagini.
- Surrealismo: ritiene che possa far emergere un "uomo nuovo", poiché la cultura occidentale ha mutilato l'uomo con la ragione. Mette in luce la realtà che sta dietro la ragione ed esalta il desiderio, la fantasia, i sogni d'infanzia. In Spagna ha influenzato fortemente autori come Rafael Alberti, che scrisse "Sobre los Ángeles", e Lorca, con "Poeta en Nueva York".
Inoltre, va rilevata l'importanza che ebbe per le avanguardie spagnole l'opera teorica di Ortega y Gasset, con libri come "La Ribellione delle Masse" e riviste come "Revista de Occidente".
La Generazione del '27
Questa generazione è costituita da un folto gruppo di dieci poeti che condividono una comune ammirazione per Góngora e la creazione di una poesia che coniuga l'intellettuale con l'emotivo, raggiungendo un perfetto equilibrio. Questi autori riescono a conciliare la purezza estetica con l'autenticità umana, la minoranza con la maggioranza, l'universale con lo spagnolo, ecc., il tutto basandosi su un'importante ristrutturazione metrica caratterizzata dall'importanza data al ritmo e alle risorse della metrica tradizionale. Tra i membri del gruppo figurano: Pedro Salinas, Jorge Guillén, Gerardo Diego, Dámaso Alonso, Federico García Lorca, Vicente Aleixandre, Rafael Alberti, Luis Cernuda, Emilio Prados e Manuel Altolaguirre.
Caratteristiche della Generazione del '27: L'Equilibrio tra gli Estremi
a. Tra l'intellettuale e il sentimentale. b. Tra una concezione quasi mistica della poesia e una comprensione profonda nello sviluppo della poesia. c. Purezza estetica e autenticità umana. | d. La minoranza e la maggioranza: le loro poesie alternano segretezza e chiarezza, erudizione e popolarità. e. Tra l'universale e lo spagnolo, che guida l'opposizione tra tradizione e rinnovamento. Condividono un gusto per le innovazioni d'avanguardia con l'ammirazione per i classici. |
Evoluzione e Fasi della Generazione del '27
Secondo Dámaso Alonso e Luis Cernuda, si distinguono tre diverse fasi:
1. Fino al 1927
Tono iniziale punteggiato da una forte presenza becqueriana, rifiuto del modernismo e influenze avanguardiste. Juan Ramón li conduce a una poesia pura (metafora), che si contrappone a un'arte disumanizzata con la poesia popolare (come Marinero en Tierra di Alberti o Libro de Poemas di Lorca).
2. Dal 1927 alla Guerra Civile
Il 1927 segna l'apice e il declino degli ideali estetici. Si può parlare di una comunicazione intima e cordiale con il mondo e il lettore, come nel caso di "Romancero Gitano" di Lorca. Con l'avvento del Surrealismo, si passa alle eterne emozioni umane (amore, desiderio di realizzazione, problemi esistenziali). È un momento di poesia umana e appassionata, con l'introduzione di accenti sociali e politici. Spiccano libri come "Sobre los Ángeles" (Alberti), "Poeta en Nueva York" (Lorca) e "Los Placeres Prohibidos" e "Donde Habite el Olvido" (Cernuda).
3. Tempo di Guerra e Dopoguerra
Dopo la Guerra Civile e la morte di Lorca, il gruppo (ad eccezione di Aleixandre e Gerardo Diego) si disperde in esilio, e ognuno segue un percorso poetico senza abbandonare i modi della poesia umana. Si osserva una poesia di natura testimoniale, che mostra la nostalgia per la patria perduta e lo sradicamento. La concessione nel 1977 del Premio Nobel per la Letteratura a Vicente Aleixandre è la conferma della pienezza poetica di un gruppo che ha portato una nuova età dell'oro della poesia spagnola.
Poeti della Generazione del '27
Federico García Lorca (1898-1936)
Nato a Fuentevaqueros (Granada), studiò Giurisprudenza e Filosofia. A Madrid, soggiornò alla Residencia de Estudiantes, dove conobbe e strinse legami con gli intellettuali del paese. Oltre a essere un poeta, si dedicò alla musica e alla pittura. Durante la sua vita, segnata dal trionfo, coltivò con pari successo la poesia e il dramma. Oggi, infatti, può essere considerato uno degli autori principali della nostra storia letteraria. Fu assassinato vicino a Granada a causa del suo sostegno alla Repubblica.
A parte l'opera drammatica di Lorca, la sua poesia presenta le seguenti fasi:
Fasi della Poesia:
Prima Fase:
"Libro de Poemas" (ricordi d'infanzia come paradiso perduto), "Canciones" e "Poema del Cante Jondo" rientrano nella poesia populista (ballate, canzoni, strutture parallelistiche), con influenze della modernità (versi dodecasillabi e alessandrini...). "Romancero Gitano" è un'opera dominata dalla frustrazione e dal tragico destino, l'anima dell'Andalusia, ma anche una visione mitica della vita umana. Spiccano metafore sensoriali e aggettivi.
Seconda Fase:
"Poeta en Nueva York" è un'opera d'arte surrealista che riflette l'esperienza del suo viaggio a New York nel 1929: immagini irrazionali, enumerazioni caotiche..., che riflettono una civiltà materialistica e una critica alla disumanizzazione, alla povertà, alla mancanza di solidarietà dei grandi agglomerati urbani.
"Llanto por Ignacio Sánchez Mejías" è un'elegia di oltre duecento versi dedicata al torero e amico, morto nella plaza de Manzanares. Mette in evidenza immagini irrazionali, personificazioni e sinestesie.
Altre opere includono "Diván del Tamarit" (poesie di lirismo intimo e tormentato, che utilizzano gli schemi della poesia araba classica, come le caside e le gazzelle), "Seis Poemas Galegos" e "Sonetos del Amor Oscuro" (l'amore oscuro è un impulso, un amore cieco, che include non solo l'amore del sentimento e del cuore, ma anche l'amore della carne).
Luis Cernuda (1902-1963)
Cernuda è il più becqueriano, romantico, sentimentale e appassionato della Generazione del '27. Le sue opere principali sono "Los Placeres Prohibidos" e "Donde Habite el Olvido".
In "Los Placeres Prohibidos" (1931) si osserva l'influenza del Surrealismo nelle immagini oniriche; l'opera esprime i suoi problemi intimi derivanti dalla sua omosessualità e il suo desiderio di un amore senza ostacoli. "Donde Habite el Olvido" (1934) (espressione tratta da un verso di Bécquer) presenta una poesia intima e austera, con un uso limitato di aggettivi e una ricerca di naturalezza, che esprime la preoccupazione per il divario tra le sue aspirazioni e la realtà.
Nel 1936 raccolse tutta la sua poesia sotto il titolo: "La Realidad y el Deseo", parole che riflettono il conflitto centrale della sua vita: il desiderio di amare e la libertà personale contro i vincoli imposti dal contesto sociale. Quest'opera ha attraversato varie edizioni, che includono la produzione dell'esilio: "Las Nubes" (affronta il problema della Spagna e della guerra dalla distanza dell'esilio), "Vivir sin estar viviendo" e "Con las Horas Contadas" (un'opera di nostalgia, di ricordi, governata dall'ossessione per il passare del tempo) e "Desolación de la Quimera", l'ultima, postuma, del 1962, che riprende una delle sue poesie più famose, il "Díptico Español".
Temi Ricorrenti:
La passione d'amore, la solitudine, la noia, il desiderio di un mondo più vivibile, l'esaltazione della bellezza. E, nella maturità, la nostalgia e la memoria della Spagna, la riflessione sul passare del tempo, la vecchiaia e la morte, e un amore più contemplativo.
Rafael Alberti (1902-1999)
Da un punto di vista cronologico, nella poesia di Alberti possiamo distinguere le seguenti fasi:
a) Neopopularismo Iniziale:
In "Marinero en Tierra", ricorda il paradiso perduto della sua infanzia a Cadice. Formalmente si ispira a strutture della poesia tradizionale: parallelismi, cori, anafore, ripetizioni, versi ottonari, a volte mescolati con versi più brevi.
b) Barocco e Arte Pura:
In "Cal y Canto" affronta i problemi del mondo moderno: un biglietto del tram, un portiere di calcio. Il linguaggio poetico è molto elaborato e difficile.
c) Surrealismo:
In "Sobre los Ángeles", riflesso di una crisi personale vissuta nel 1929, il poeta si sente espulso dal Paradiso, debole, senza speranza in un mondo senza significato, afflitto da "angeli buoni o cattivi" che rappresentano le sue ossessioni. Il verso è vario, spaziando da brevi poesie a versi lunghi.
d) Poesia Impegnata:
Scrisse poesia per la Repubblica o di impegno sociale (il "poeta della strada").
e) Poesia dell'Esilio:
Nel suo esilio, la preoccupazione sociale è presente anche nelle sue poesie, molte delle quali intrise di nostalgia (come "Retornos de lo Lejano" e "Baladas y Canciones del Paraná").
Vicente Aleixandre (1898-1984)
Si distinguono tre fasi nella sua opera:
Stile:
Fino agli anni Trenta, la sua opera si muove nell'orbita delle avanguardie: poesia pura, surrealismo. Da "La Destrucción o el Amor" (1934), le sue poesie tendono alla meditazione, alla sobrietà e cercano un modo espressivo naturale, un tono colloquiale.
1. Poesia Prima della Guerra Civile:
Formalmente, utilizza versi liberi ed è una fase fortemente influenzata dal Surrealismo. Due titoli chiave: "Espadas como Labios" e "La Destrucción o el Amor". In "Espadas como Labios", il tema centrale è l'amore come forza distruttiva; la passione d'amore si identifica con la passione per la terra, il sentimento d'amore rende l'uomo capace di integrarsi nel cosmo, a cui appartiene. I versi di "La Destrucción o el Amor" mostrano continuità con il libro precedente. Spesso il poeta esprime, con tono pessimistico, il desiderio di fondersi con la natura; l'essere umano è parte della natura e il desiderio di fondersi con essa (materialismo mistico); la fusione d'amore (amore appassionato) è come una simulazione, perché la realizzazione di questa unione si verifica solo con la distruzione della morte, una distruzione fondamentale perché ci permette di trascendere la realtà puramente individuale.
2. Poesia del Dopoguerra:
"Sombra del Paraíso" (1944), scritto dopo la Guerra Civile, ebbe un significato per la rinascita della poesia spagnola del Surrealismo anteguerra. Evoca, di fronte al pericolo (la durezza del dopoguerra), il paradiso prima della comparsa dell'uomo sulla Terra, l'Eden biblico, il mondo dei sogni d'infanzia, ma anche il mondo incontaminato. "Historia del Corazón" (1954) è una ri-umanizzazione della sua poesia. Il poeta si riconosce negli altri e l'essere umano si manifesta in movimento con la natura. Sono ora concetti chiave come solidarietà, lotta, sforzo, collettività.
3. Poesia della Vecchiaia:
In "Poemas de la Consumación" (1968), dominato dalla riflessione e dalla meditazione, il poeta affronta la questione della fine della vita, che sente vicina. Vede la morte come un'integrazione con il cosmo ("respirare terra sotterranea"). Di fronte al fatto della morte, non c'è angoscia, non ha un senso religioso, ma semplicemente l'accettazione.
Pedro Salinas (1891-1951)
Inizialmente coltivò una poesia influenzata dalle avanguardie, che si manifestava nell'attenzione per gli oggetti della vita moderna: auto, film, luce elettrica.
Nel suo periodo di piena maturità, il tema centrale della sua poesia è l'amore: "La Voz a Ti Debida", "Razón de Amor" e "Largo Lamento" (quest'ultimo tratto da un verso di Garcilaso, dall'Egloga III, e da Bécquer, Rima XV, rispettivamente).
In esilio, la sua poesia assume toni più drammatici e impegnati (come il poema "Cero" sulla bomba atomica). Il suo ultimo libro, "Confianza" (1955), è il ricordo gioioso della vita vissuta.
Stile:
Utilizza frasi brevi con pochi aggettivi, costruzioni nominali e un lessico semplice, preferendo i pronomi e la denominazione della sostanza rispetto ai sostantivi e agli aggettivi che nominano l'accidentale. La sua poesia è caratterizzata da complessità e concentrazione espressiva intellettuale. Prevalentemente verso libero o una combinazione di endecasillabi con versi più brevi.
Jorge Guillén (1893-1984)
È il più alto rappresentante della poesia pura. Le sue due opere principali sono "Cántico" e "Clamor". "Cántico" ha come tema l'entusiasmo per il mondo e la glorificazione della vita. Il poeta gode della contemplazione di tutta la creazione, affermando: "Il mondo è ben fatto." "Clamor" testimonia il dolore e il male, l'ingiustizia, la miseria, la guerra e afferma: "Questo mondo dell'uomo è sbagliato."
Stile:
Utilizza un linguaggio altamente concentrato. Preferisce frasi brevi, stile nominale, infiniti ed esclamazioni monosillabiche. Usa strofe tradizionali basate su versi.
Gerardo Diego (1896-1987)
Le sue opere sono solitamente classificate in due gruppi:
a) Poesia di Creazione:
Chiamata anche "assoluta" o d'Avanguardia. Questi sono gli anni dell'"Ultraismo" e del "Creazionismo" (versi liberi, immagini inaspettate, poesia visiva e oggettuale). Libri come "Imagen" e "Manual de Espumas".
b) Poesia di Espressione o Tradizionale:
Questa poesia, detta anche "relativa", si riferisce alla poesia tradizionale, includendo opere come "El Romancero de la Novia" (1918), "Versos Humanos" (1925) e "Alondra de Verdad" (1941). La metrica usata è quella classica: ballate, sonetti, ecc.
Dámaso Alonso (1898-1991)
È considerato il principale critico della Generazione del '27. I suoi studi di stilistica sono molto apprezzati. Come poeta, è a un livello inferiore rispetto ai suoi coetanei. Iniziò con la poesia pura, ma la sua opera migliore è senza dubbio "Hijos de la Ira" (1944), un'opera fondamentale per il dopoguerra spagnolo. Si tratta di un'opera di "poesia sradicata", in cui il mondo è nel caos e nell'angoscia, e la poesia è una frenetica ricerca di senso e di un'ancora. È una poesia esistenziale. "Hijos de la Ira" è un grido di protesta contro l'ingiustizia, l'odio, la crudeltà. Il poeta interroga Dio sul significato di tale degrado. È un'opera scritta in versi liberi.