Evoluzione e Principi dell'Educazione Speciale: Dalla Teoria alla Legislazione Inclusiva
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Educazione Speciale e Educazione Scientifica
L'educazione speciale è una scienza dell'educazione, parte dell'educazione stessa, con oggetto formale e materiale. Presenta una peculiarità umana. Inoltre, deve essere specificata per affrontare i processi comuni e quelli specifici che riguardano direttamente i bambini con bisogni educativi speciali. Presenta influenze reciproche con la didattica e l'organizzazione scolastica.
Tra le preoccupazioni pratiche e teoriche della formazione speciale vi sono:
- Contribuire a costruire una teoria dell'insegnamento che tenga conto della diversità.
- Modellazione didattica per gli alunni con esigenze didattiche e di apprendimento speciali (NEE).
- Sviluppo di una teoria del curriculum per queste esigenze particolari.
- Studio delle influenze contestuali.
- Promuovere la formazione degli insegnanti.
- Esplorare strategie e modelli di valutazione.
Pietre Miliari nell'Evoluzione dell'Educazione Speciale
È stato a lungo considerato che il luogo ideale per l'educazione dei bambini con disabilità fosse al centro dell'educazione speciale. Questo modello si basava su un approccio clinico e sulla misurazione del grado di deficienza. Con la Legge Generale di Educazione (1970), l'educazione speciale è stata considerata una forma del sistema educativo che include una particolare attenzione agli studenti con difficoltà, disadattati e superdotati. I casi lievi si svolgono in unità speciali all'interno di scuole normali, mentre i casi più gravi in scuole speciali.
Nei decenni degli anni '60 e '70, si sono presentate una serie di circostanze che hanno messo in discussione la cura e i servizi offerti in precedenza. In questo senso, la pubblicazione del Rapporto Warnock ha rappresentato una pietra miliare nel campo dell'educazione speciale. Il modello del nostro paese si è ampiamente ispirato a quanto sopra.
L'educazione speciale è un continuum che va dalle attività educative più comuni a quelle più specifiche, a seconda delle esigenze di ogni studente. Nel nostro paese, il piano di educazione speciale della nazione è istituito ai sensi dei principi di normalizzazione e di integrazione, affermando:
- Ogni bambino ha diritto all'educazione.
- L'educazione deve permettere a tutti i bambini di raggiungere il massimo sviluppo delle loro potenzialità e capacità.
- Le risposte educative devono rispettare le differenze individuali.
- Per quanto possibile, le risposte educative devono essere fornite all'interno del contesto scolastico ordinario.
La Legge di Integrazione Sociale dei Portatori di Handicap (LISMI 82) fa un ulteriore passo avanti rispetto alla LGE, riferendosi alla fornitura di istruzione a persone con disabilità nel loro sviluppo fisico, psichico e sensoriale, riflettendo i 4 principi che devono governare la loro educazione: la normalizzazione dei servizi, l'integrazione scolastica, la settorializzazione dell'attenzione educativa e l'individualizzazione dell'insegnamento.
Regio Decreto 334/1985 e LOGSE
Il Regio Decreto 334/1985 stabilisce che la gestione dell'educazione speciale è finalizzata a soddisfare le esigenze delle persone con integrazione fisica, mentale e sensoriale, prima della loro istruzione, sociale e lavorativa, oltre a fornire una risposta adeguata alla diversità degli studenti.
A sua volta, la Legge Generale di Organizzazione del Sistema Educativo (LOGSE) conferma e ratifica gli approcci precedenti e purifica i termini, dato che: rafforza i principi di normalizzazione e di integrazione, introduce il termine bisogni educativi speciali (BES) come alternativa a concetti come "povero", "disadattato" o "rifiutato", e sviluppa una nuova dottrina didattico-pedagogica che afferma che tutti gli studenti necessitano di diversi aiuti per raggiungere gli obiettivi proposti, e alcuni hanno necessità particolari. Infine, propone gli adeguamenti necessari, continui e vari del curriculum regolare per migliorare l'istruzione di questi studenti, nell'ambito di un lavoro interdisciplinare e della collaborazione con diversi ambiti (educativo, sociale, familiare e lavorativo).
Dichiarazione di Salamanca e Decreti Successivi
La Dichiarazione di Salamanca rappresenta un altro evento importante, perché riafferma l'impegno di 92 paesi e 25 organizzazioni internazionali per l'educazione per tutti.
Il Regio Decreto per la gestione della formazione degli alunni con particolari esigenze educative (NEE) regola l'impegno per gli studenti con NEE temporanee o permanenti, che possono essere attribuite alla loro storia educativa, alle condizioni della scuola, a condizioni personali di plusdotazione, a condizioni sensoriali, motorie, mentali o a gravi disturbi comportamentali.
Normative Specifiche: Ordine del 1996 e Decreto Reale
L'Ordine del 14 febbraio 1996 disciplina la procedura per la valutazione psicopedagogica e stabilisce i criteri per l'educazione degli alunni con disabilità. Il Decreto Reale del 28 febbraio regola le azioni per la compensazione delle disuguaglianze. Sottolinea le misure di qualità per l'adeguatezza e la stabilità dei team di insegnamento, la motivazione all'insegnamento, la formazione degli insegnanti e la promozione della ricerca e dell'innovazione.
La Legge Organica di Qualità dell'Educazione (LOCE)
La LOCE è la legislazione più recente in questo ambito. In questa sezione, il supporto educativo per gli studenti con bisogni speciali è incluso all'interno di un nuovo titolo denominato "Equità nell'Educazione", che ha sostituito la "compensazione delle disuguaglianze nell'educazione" della LOGSE e della LODE. Così, il capitolo della LOCE si intitola "Dall'attenzione agli studenti con bisogni educativi particolari". La denominazione "NEE" è sostituita da "studenti con necessità specifiche di supporto educativo".
Studenti con Specifiche Esigenze di Supporto Educativo
Gli studenti con specifiche esigenze di supporto educativo sono quelli che richiedono particolari attenzioni educative a causa di difficoltà specifiche di apprendimento, di elevate capacità intellettuali, per essersi incorporati tardi nel sistema educativo o per condizioni personali o di storia scolastica. L'attenzione completa per questi studenti inizia dal momento in cui il bisogno viene identificato ed è disciplinata dai principi di normalizzazione e di inclusione.
La LOCE è governata dai principi di normalizzazione, inclusione e parità di accesso e permanenza nel sistema educativo. L'inserimento in classi o scuole speciali avrà luogo solo quando i loro bisogni non possono essere affrontati nel contesto delle misure di attenzione alla diversità dei centri ordinari. Potranno rimanere in tali centri fino a 21 anni.
