L'Evoluzione Tematica nella Poesia di Miguel Hernández: Natura, Amore e Conflitto
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Temi Centrali nell'Opera di Miguel Hernández: Natura, Amore, Vita e Morte
La poesia di Miguel Hernández è intrisa di temi universali e personali, che si sviluppano attraverso le diverse fasi della sua produzione letteraria. I pilastri tematici principali sono la natura, l'amore, la vita e la morte.
1. Il Tema della Natura
Miguel Hernández è nato in un ambiente rurale e mediterraneo. Visse immerso nella natura e fu un grande conoscitore e amante della fauna, della flora e del mondo minerale dell'ambiente levantino. La natura si manifesta in molte forme nelle sue quattro fasi (opere). Nella sua prima fase, quella del giovane artista e dell'adolescenza, la natura vera è il carattere dei suoi versi. Presenta due concezioni molto diverse di natura in questi primi passi:
- Natura collegata con Dio: La natura è un simbolo di purezza e divinità.
- Natura connessa con l'invenzione del linguaggio: La poesia pura. Questa natura appare nel suo primo libro, Perito en lunas. Le poesie in questo libro descrivono oggetti semplici della natura e della vita quotidiana (anguria, palma, oggetti comuni, ...) e non hanno un titolo (che sarebbe la soluzione all'enigma). Si tratta di una natura morta circondata da metafore inaspettate.
Nel suo terzo libro, Viento del pueblo (Vento nelle persone), la terra e la natura servono a identificare le sue esigenze sociali, schierandosi sempre dalla parte dei lavoratori e dei bisognosi. Nelle fasi successive, come in El hombre acecha (L'uomo in agguato), la natura significa libertà. Quando la bontà naturale scompare, scompare anche il paesaggio.
2. Il Tema dell'Amore
La poesia hernandiana è intrinsecamente poesia d'amore. Il sentimento di passione è l'asse principale, ma l'amore adotta formulazioni diverse. Analizzando il concetto di amore per gli esseri umani, indipendentemente dalla fase dell'amore divino cattolico, possiamo distinguere:
- Il risveglio sessuale (carpe diem) e il conflitto religioso.
- L'amore-rimpianto e l'amore-illusione della tradizione letteraria. Miguel Hernández si ispira, attingendo alle fonti dell'amor cortese (XV secolo) e della poesia bucolica. L'amore diventa una metafora: la ferita.
- L'amore-dolore che va dalla tradizione alla realtà.
Nel 1934 Miguel Hernández si innamorò di una sarta di nome Josefina Manresa, e cominciò a riscrivere la poesia religiosa di San Juan de la Cruz in chiave erotica, influenzato dal petrarchismo di Garcilaso o Quevedo, dando alla luce il suo grande primo libro di sonetti d'amore, El rayo que no cesa (Il raggio che non si ferma, 1935). Il poeta parla di un amore vero, e la tortura non deriva dal non essere ricambiato, ma dal non poterne godere sessualmente.
L'Amore nelle Fasi Successive
- L'amore-gioia e la Fraternità: È l'amore per la donna che gli darà un figlio (Canzone del marito soldato). È l'amore che permette al bambino di superare l'odio e il risentimento, e in carcere (Nanas de la cebolla), è l'amore-gioia che aiuta a tollerare la dura realtà della mancanza e della privazione. È anche l'amore per la gente che lo spinge a lottare per l'uguaglianza e la giustizia. Questo amore prevale in Viento del pueblo.
- L'Amore-Odio: Nella fase finale della guerra, Miguel Hernández scopre con paura che l'uomo è una minaccia per l'uomo stesso. La guerra e la carestia hanno portato all'odio nel paesaggio. Il poeta "animalizza" l'uomo nelle sue poesie di El hombre acecha, ma ha bisogno di ventilare questa nuova condizione umana per scongiurare la crisi e lavorare per la speranza.
- La Speranza: Allo scoppio della Guerra Civile, Miguel Hernández si confronta con una realtà sproporzionata e minacciosa. Per combattere questo, nell'ultima tappa, il poeta deve sminuire la realtà e renderla vulnerabile. Il suo modello letterario era Don Chisciotte, che era stato l'opposto. Hernández accetta la triste realtà e la fa propria, sentendo solo la sua voce e il suo stato. La sua ultima poesia è piena di nostalgia per la vita, in mezzo a tanta morte e miseria. In Cancionero y romancero de ausencias (Canto e storia di assenze) si entra in un vero poetico sulla vita quotidiana dello scrittore. Durante la sua vita in carcere, il poeta si rivolge a se stesso, al suo mondo personale e interiore. È la fase finale della ri-umanizzazione della poesia: esperienze personali scioccanti con la sostanza della terribile guerra che aveva eluso o metaforizzato.
3. Vita e Morte
La poesia di Miguel Hernández è una poesia di vita e morte. In effetti, il mondo poetico di Miguel Hernández è definito dall'amore e dalla morte, in relazione alla vita. Nel suo lavoro si manifestano tutte le fasi di crescita dell'individuo, dal balbettio e l'ingenuità dell'infanzia, al risveglio della coscienza e del sesso. Poeticamente, vita e morte sono unite in due modi.