La Favola del Topo di Campagna e del Topo di Città: La Vera Felicità tra Semplicità e Lusso
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La Favola del Topo di Campagna e del Topo di Città
Un giorno, un topo di campagna accoglieva nella modesta tana un topo di città, suo vecchio amico.
Quello offriva all'amico un cece, una lunga spiga, un acino secco e dei pezzi di lardo.
L'Invito del Topo di Città
Alla fine, il topo di città disse al campagnolo: «Amico, io ho una vita felice; infatti, non vivo né nei boschi né in campagna, non mangio cibo modesto, ma vivo in maniera lussuosa. Vieni con me, ti mostrerò la mia bella dimora».
Il topo di campagna accettava la proposta, faceva la strada con il suo amico e giungeva in città.
Il Lusso e il Pericolo Urbano
La notte occupava ormai lo spazio centrale del cielo, quando i due topi mettevano piede in un sontuoso palazzo, dove era stata preparata un'abbondante cena. Il topo di campagna mangiava felice ogni cosa.
Ma, all'improvviso, i topi furono spaventati da un frastuono. Grandi cani latravano e i topi correvano per tutta la stanza.
La Scelta del Campagnolo
A questo punto, il campagnolo [disse]: «Mi è gradito vivere in campagna. Il bosco e la tana mi proteggono dalle insidie. Ho poco cibo, ma sicuro».