Fenomenologia Ermeneutica e Teoria Consensuale della Verità: Due Approcci alla Conoscenza

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Fenomenologia ed Ermeneutica

Con l'intenzione di superare la divisione e la contrapposizione tra realismo e idealismo nella conoscenza, è apparsa la fenomenologia ermeneutica. Il tema della fenomenologia è "andare alle cose stesse", pretende di sapere cosa sono le cose nella loro pura e semplice presenza alla coscienza, il soggetto. Cercando di mediare tra idealismo e realismo, dà la priorità alla coscienza perché la coscienza viene catturata dalle cose stesse (come l'idealismo), ma ritiene che anche gli oggetti non si adattino al soggetto, bensì diventino chiari (come il realismo). Per raggiungere l'obiettivo è necessario abbandonare tutte le teorie, i pregiudizi e le interpretazioni attraverso un processo di riflessione, chiamato "riduzione", che porta all'essenza universale di tutti i fenomeni.

L'ermeneutica, sebbene strettamente legata alla fenomenologia, presenta differenze significative. L'ermeneutica cerca di comprendere le azioni umane e la realtà storica interpretando ogni evento nella sua unicità, cercando di afferrarlo. Sostiene che non ci sono fatti puri, ma solo interpretazioni.

Teoria Consensuale della Verità

Peirce, Apel e Habermas, tra gli altri, evidenziano la necessità del dialogo come quadro per la scoperta cooperativa della verità delle proposizioni. Quando diciamo che qualcosa è vero, stiamo implicitamente affermando di avere motivi sufficienti per convincere altri interlocutori della verità della proposizione, a condizione che si possa parlare liberamente, senza pressioni esterne. Le persone che hanno veramente voglia di cercare la verità sono disposte a parlare con gli altri, senza coercizione, senza ingannare, per vedere se possono aumentare l'adesione degli altri interlocutori, se sono in grado di generare un consenso su ciò che ritengono vero.

Caratteristiche della Teoria Consensuale

  • Gli argomenti proposti in questo dialogo possono procedere in diversi modi per verificare la verità: corrispondenza, coerenza, ecc.
  • Il consenso non è un criterio di verità, perché le parti possono commettere errori o mancare di informazioni pertinenti.
  • Le verità scientifiche sono sempre rivedibili.

L'aspetto fondamentale di questa teoria è dimostrare che gli esseri umani non hanno altro modo per accedere alla verità se non fornendo ragioni e ascoltando gli altri, con l'obiettivo di raggiungere un consenso su ciò che riteniamo essere vero.

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