Figure Eminenti della Letteratura e del Pensiero: Pedro de Valencia, Tito Livio e Tacito

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Pedro de Valencia

Nato a Zafra nel 1555. Ha studiato le prime lettere e i rudimenti della lingua latina. I suoi genitori hanno inoltre curato la sua formazione in scienze umane e teologia classica. Filippo III lo nominò cronista reale e si trasferì a Madrid.

Opere

Come il suo maestro Montano, Valencia fu un uomo di conoscenza enciclopedica. I suoi scritti, che coprono molti argomenti e contenuti, non furono pubblicati né in vita né nei secoli successivi. Si dovette attendere il XX secolo perché alcuni dei suoi scritti venissero alla luce. Il motivo principale potrebbe essere stata la sua innata modestia, o forse l'ammirazione e la riverenza travolgente per Arias Montano. Dedicò i suoi sforzi a pubblicare le opere inedite del suo maestro e padre spirituale, e non si preoccupò di pubblicare le proprie.

I suoi scritti mettono in evidenza:

  • Bibbia e scritti religiosi, sulle orme di Montano.
  • Scritti filosofici, tra cui la sua opera Academia.
  • Scritti di critica letteraria: Lettera a Góngora.
  • Scritti sociali ed economici, spesso etichettati come Discorsi.

I Discorsi

Rappresentano l'aspetto più interessante dell'opera di Pedro. Di solito si discostano dalle preoccupazioni filologiche e si inseriscono nel filone della critica sociale.

  • Trattato sui Mori di Spagna: non a favore di punizioni crudeli o dell'espulsione, ma propone di ammetterli e disperderli in tutta la Spagna, senza costringerli a imparare la dottrina cristiana.
  • Discorso sulle Storie di Streghe e Cose che Riguardano la Magia: Sostiene che la stregoneria può essere spiegata in vari modi, tutti naturali. Critica i metodi dell'Inquisizione e respinge come non valide le dichiarazioni estorte sotto tortura o pressione.

Tito Livio

Dedicò la sua vita alla propria formazione e alla redazione dei 142 libri di storia, di cui solo cinque ci sono pervenuti. Anche se Livio era un uomo di idee repubblicane, vide in Augusto l'unica possibilità di porre fine all'aspro conflitto civile. Questo scrittore assunse quindi l'ideale politico di Ottaviano Augusto, collaborando al suo programma di pace e di restaurazione morale di Roma. Il titolo della sua opera è Ab Urbe Condita, e comprende la storia dalle origini di Roma. Nella prefazione spiega gli obiettivi della sua scrittura: dimostrare come Roma sia giunta a questa degenerazione morale. Loda le virtù degli antichi Romani che l'hanno resa così potente, e afferma che solo tornando a quelle virtù Roma potrà salvarsi. Attraverso la sua storia, non conosciamo solo i fatti cronologicamente, ma anche lo spirito del suo popolo, fornendo un'interpretazione psicologica e informazioni importanti per comprendere lo sviluppo storico.

Tacito

Non iniziò la sua attività letteraria se non dopo la morte di Domiziano, il cui regime dispotico aveva bloccato ogni attività creativa. Tacito iniziò a scrivere e pubblicare le sue opere con il desiderio di rendere giustizia al passato e di riflettere su di esso, salvando dall'oblio i grandi valori morali e condannando i vizi.

Progetto e Stile

Tutte le fonti sono esaminate attraverso gli occhi critici di chi vuole realizzare un lavoro serio e obiettivo. Con il suo stile formale e conciso, egli giudica l'Impero. Anche se il giudizio di Tacito è chiaramente sfavorevole al regime imperiale, egli riconosce che il potere assoluto e personale è l'unico sistema possibile per la Roma del suo tempo, e che l'unica speranza è che ci siano buoni imperatori.

Opere Principali

  • Gli Annales, che coprono il periodo storico dalla morte di Augusto a Nerone.
  • Le Historiae, che vanno dall'anno della morte di Nerone fino alla morte di Domiziano.

Altre Opere

  • La vita e i costumi di Giulio Agricola (Agricola), una biografia del suo illustre suocero e generale, morto probabilmente a causa dell'invidia dell'imperatore Domiziano.
  • La Germania, un ampio studio sulle abitudini di questo popolo etnico e guerriero, le cui virtù, simili a quelle dei primi Romani, rendono i Germani un pericoloso nemico di Roma.

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