Filosofia di Aristotele: Critica a Platone, Divenire, Potenza e Atto

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La Critica di Aristotele ai Predecessori

Aristotele critica i precedenti pensatori in quanto insistettero soltanto su una di queste cause.

La Critica a Platone e alle Idee

Ma Platone è il principale bersaglio di Aristotele:

  1. Egli ha il merito di aver focalizzato la causa formale: le idee.

    • Ma Aristotele non capisce come le idee, essendo “fuori” dalle cose, possano essere causa delle cose stesse.
    • Il principio delle cose, infatti, deve risiedere nelle cose stesse.
    • Aristotele sostituisce alle idee le “forme”.
    • Aristotele afferma di aver superato l’assurdo di pensare la “natura” (forma) delle cose “fuori” dalle cose.
  2. Le idee sono inutili doppioni, perché complicano invece di semplificare ciò che devono rendere comprensibile.

  3. La molteplicità praticamente infinita delle idee e la loro immobilità confermano l’infondatezza delle idee.

Il Concetto di Divenire in Aristotele

Che il divenire esista è un fatto. Aristotele ribatte che il divenire sarebbe irrazionale, e quindi irreale, solo se, come sostenevano gli Eleati, esso consistesse nel passaggio dal non-essere all'essere e viceversa.

Tale passaggio è infatti impossibile, perché dal nulla, nulla può venir creato e non implichi un passaggio dal non-essere all'essere e viceversa, ma semplicemente un passaggio da un certo tipo di essere ad un altro tipo di essere.

Potenza e Atto: Fondamenti del Divenire

Per potenza si intende la possibilità, da parte della materia, di assumere una determinata forma.

Per atto si intende la realizzazione concreta di tale capacità.

Ad esempio, il pulcino è la gallina in potenza, come la gallina è il pulcino in atto. La potenza è la possibilità di assumere forme diverse, mentre la forma, per definizione, è la realtà in atto di tali possibilità.

Il punto di partenza del divenire è quindi la materia come privazione, o pura potenza, di una certa forma, mentre il punto di arrivo è l'assunzione di tale forma.

Aristotele ritiene che l'atto possegga una priorità gnoseologica, cronologica e ontologica nei confronti della potenza. Alla domanda che scherzosamente si pone talvolta, se sia nata prima la gallina o prima l'uovo, Aristotele risponderebbe che è nata prima la gallina.

La potenza aristotelica è quindi una possibilità a senso unico. Per Aristotele, è la necessità a costituire la modalità fondamentale dell'essere.

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