Filosofia Classica e Cristiana: Aristotele e Agostino su Etica, Politica e Verità

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Aristotele: Felicità, Virtù e la Polis Ideale

La Felicità e la Virtù

La felicità non è cercata come un mezzo per fini superiori, ma come fine a se stessa. In quest'ordine, il sommo bene non può che essere la felicità, come afferma Aristotele. Egli distingue tre tipi di beni: quelli esterni, quelli del corpo e quelli dell'anima. Questi ultimi sono i beni per eccellenza. Aristotele spiega che la felicità consiste nell'esercizio dell'attività propria dell'uomo, che non è quella vegetativa o semplicemente sensibile, bensì quella intellettuale. Pertanto, il bene supremo dell'uomo, la sua felicità, risiede nell'attività intellettuale.

La parola aretè, ovvero virtù, indica un modo di essere. Definire qualcosa come virtuoso significa che compie la sua funzione in modo eccellente. Per quanto riguarda l'uomo, l'aretè può essere tradotta come eccellenza umana, ciò che ci rende migliori in ogni aspetto. Aristotele definisce l'aretè come un modo di essere selettivo, che consiste in una "giusta misura" (o "media") relativa a noi, determinata dalla ragione. È una media tra due vizi: uno per eccesso e uno per difetto. L'aretè è un'abitudine, qualcosa che si costruisce nel nostro stesso essere.

L'Uomo come Animale Politico

Le qualità etiche discusse da Aristotele sono considerate in senso politico, poiché la politica è la più fondamentale di tutte le scienze, in quanto le contiene tutte. Pertanto, la politica serve a costruire la migliore vita possibile. La città, la polis, è lo spazio in cui l'uomo delibera e sceglie. Vivere nel contesto umano richiede che gli impulsi che ci guidano possano essere liberi.

Come Platone, anche Aristotele compie uno studio dei regimi politici. Vengono evidenziati l'aristocrazia, l'oligarchia, la democrazia e la tirannia. Il miglior regime possibile è considerato una mescolanza che combina il meglio di ciascuno dei precedenti.

Nell'organizzazione dello Stato secondo Aristotele, ci sono tre idee chiave:

  • L'armonia dei cittadini: per raggiungere il consenso generale.
  • L'autarchia: termine tipicamente aristotelico, che si riferisce all'indipendenza e all'autosufficienza della polis.
  • L'educazione: che è il compito essenziale dello Stato e mira a creare cittadini migliori.

Sant'Agostino: Fede, Ragione e la Città di Dio

Priorità della Fede sulla Ragione

Per Sant'Agostino, la filosofia non può che essere cristiana. Se la filosofia è la ricerca della saggezza e se Dio è il Verbo incarnato in Cristo, allora il territorio della filosofia si identifica con la religione cristiana.

Per Agostino, esistono tre tipi di conoscenza:

  • La conoscenza sensibile: che rappresenta il grado più basso e richiede l'uso del corpo.
  • La conoscenza razionale: che coglie l'universalità del razionale.
  • La conoscenza intellettuale: che si occupa delle verità immutabili.

Inoltre, il punto di partenza della filosofia deve essere la fede e le Scritture, che Agostino sintetizza in una formula propria che diventerà un programma per il XIII secolo: crede ut intelligas (credere per comprendere). Secondo Agostino, i problemi al di fuori della Scrittura e del rapporto vivo con Dio, una volta che l'uomo ha trovato in Dio la verità e la verità rivelata nella Scrittura, non hanno più alcun senso teorico o giustificazione morale.

La Politica Ordinata dalla Fede: La Città di Dio

Secondo Agostino, l'uomo ha due inclinazioni: l'amore di sé (amor sui), che conduce al peccato, e l'amore di Dio (amor Dei), che conduce alla virtù.

Per il filosofo cristiano, la comunità dei credenti guidati dall'amore di Dio è la Città di Dio, sempre contrapposta alla Città Terrena, composta dagli uomini che amano se stessi. Poiché la virtù e la vera sapienza provengono solo da Dio, la Città Terrena sarà tanto migliore quanto più si adeguerà alla Città di Dio, fermo restando, naturalmente, che tale adeguamento non sarà mai perfetto fino alla fine dei tempi. Senza l'amore di Dio, in altre parole, senza giustizia, non può esistere uno Stato reale.

Al vertice di ogni diritto vi è la Legge di Dio, che è la ragione divina, la legge che ha ordinato l'universo. Logicamente, la legge di uno Stato è giusta solo nella misura in cui deriva dalla Legge di Dio attraverso la legge naturale. La filosofia politica di Agostino rivendica il primato del potere spirituale della Chiesa sul potere politico terreno.

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