Filosofia Ellenistica e Medievale: Epicureismo, Cinismo, Stoicismo, Scetticismo, Eclettismo e il Pensiero di Anselmo di Canterbury

Classified in Filosofia ed etica

Written at on italiano with a size of 4,13 KB.

Il Periodo Ellenistico e le Scuole Filosofiche

Il periodo ellenistico è caratterizzato da diverse scuole filosofiche, tra cui quelle di derivazione aristotelica e platonica. Esaminiamo le principali correnti di pensiero di questo periodo.

Epicureismo

Epicuro e gli epicurei partono da una fisica atomistica. Pur essendo seguaci di Democrito e Leucippo, introducono il concetto di clinamen, ovvero deviazioni casuali nella traiettoria degli atomi. Questo concetto è fondamentale per garantire la libertà nell'etica. Gli epicurei cercano di coltivare la felicità attraverso tre principi fondamentali:

  1. Intelligibilità della sensazione: la certezza che le sensazioni e gli esperimenti siano validi.
  2. Esperienza della sensazione: l'accumulo di conoscenza derivante dai sensi.
  3. Senso del piacere e del dolore: la distinzione tra i sentimenti.

Da questi principi, deducono che non tutti i piaceri debbano essere perseguiti, poiché alcuni possono portare al dolore, e che non tutti i dolori debbano essere evitati. È necessario comprendere cosa sia meglio per noi. Identificano inoltre le principali cause della sofferenza umana e propongono soluzioni:

  • Paura degli dèi: Se gli dèi esistessero, non saremmo al centro delle loro attenzioni.
  • Paura della morte: La morte non riguarda né i vivi né i morti, poiché non è possibile percepirla.
  • Paura del destino: Non siamo soggetti al destino, perché abbiamo gli strumenti per agire.
  • Paura di non soddisfare i bisogni naturali: La soluzione è simile a quella per la paura del destino.

Cinismo

I cinici promuovono una vita secondo natura, simile a quella di un cane. Sostengono che non si debba possedere nulla per essere liberi, sono contrari al matrimonio e rifiutano i doni.

Stoicismo

Gli stoici credono che tutto sia predeterminato e abbia una causa; tutto è governato dal destino. L'universo è un macrocosmo, e noi viviamo in un microcosmo. Il loro principio fondamentale è sopportare e astenersi, rimanendo impassibili di fronte agli eventi. Sono deterministi e non credono nella possibilità di scelta.

Scetticismo

Gli scettici ritengono che sia impossibile affermare o negare categoricamente qualsiasi cosa. Ogni premessa è necessariamente ipotetica, poiché la dimostrazione della capacità umana basata su se stessa è un paradosso, un circolo vizioso. Dopo l'analisi e la ricerca, gli scettici concludono che non esistono conclusioni definitive o immutabili.

Eclettismo

L'eclettismo (con pochi seguaci) consiste nel prendere elementi da diverse dottrine e combinarli.

La Filosofia nel Medioevo

La filosofia del Medioevo è caratterizzata da un'impostazione teologica, in cui Dio detiene tutto il potere (punto di partenza e di arrivo). Si assiste a una perdita del patrimonio filosofico greco e latino. I dogmi diventano la base della formazione e la filosofia è al servizio della teologia come scienza.

Anselmo di Canterbury e l'Argomento Ontologico

Anselmo di Canterbury elabora un argomento ontologico per affermare l'esistenza di Dio. Egli sostiene che per affermare o negare qualcosa (X), è necessario rispondere alla domanda "che cos'è X?". Definisce Dio come "l'essere più grande che si possa concepire". Da ciò, determina due modi di intendere Dio:

  • Dio in re: vedere Dio dal punto di vista di chi crede in un dio e nelle cose al di fuori della nostra mente.
  • Dio in intellectu: vedere Dio dal punto di vista agnostico o ateo, semplicemente come un concetto mentale.

Anselmo, partendo da queste due prospettive e dalla sua definizione di Dio, conclude che Dio esiste.

La Filosofia del Rinascimento

Il Rinascimento segna un periodo di rinnovamento e cambiamento. Il movimento più importante di questo periodo è l'Umanesimo, che propone una nuova concezione dell'essere umano e della sua dignità.

Entradas relacionadas: