La Filosofia di Platone: Conoscenza, Etica e Politica
Classified in Filosofia ed etica
Written at on italiano with a size of 5,32 KB.
La Filosofia di Platone
Conoscenza
Per Platone, uno degli obiettivi principali era superare lo scetticismo e il relativismo dei sofisti. Il filosofo greco credeva che la conoscenza fosse valida per tutti, universale e univoca. Un esempio di tale conoscenza è la matematica, universale e necessaria.
Il raggiungimento di questa conoscenza ha una funzione pratica, poiché solo attraverso la conoscenza si giunge alla virtù e a una vita felice.
Platone presenta due modi per raggiungere la conoscenza:
- Sapere è ricordare (Reminiscenza): Platone abbraccia il dualismo anima-corpo. Per lui, l'anima è immateriale e immortale, mentre il corpo è una prigione. Quando il corpo muore, l'anima ritorna al mondo ideale in attesa della prossima incarnazione.
Essendo immortale, l'anima possiede già una conoscenza innata. Questa idea di innatismo può essere collegata al fatto che le persone possono ricordare cose che già sapevano in precedenza. Un esempio potrebbe essere uno schiavo greco che, pur non avendo ricevuto un'educazione formale, riesce a risolvere un problema matematico. Platone direbbe che la conoscenza è come una lista che è stata cancellata e che, attraverso un processo di reminiscenza, recuperiamo la memoria di idee già viste nel mondo intelligibile. L'apprendimento, quindi, non esiste: si tratta solo di risvegliare i ricordi che l'anima già possiede.
- Ascesa dal mondo sensibile al mondo intelligibile: L'obiettivo finale di questa ascesa è conoscere l'idea del Bene, poiché solo così si può vivere una vita piena e completa.
Il punto di partenza sono gli oggetti materiali, e si sale attraverso diversi livelli di realtà fino all'idea del Bene. Questo processo è illustrato nel Mito della Caverna, dove gli uomini incatenati rappresentano coloro che sono intrappolati nel mondo sensibile. Chi si libera, ascende gradualmente fino a vedere il Sole (l'idea del Bene).
Dopo aver raggiunto la verità suprema, l'individuo ritorna per liberare gli altri, ma questi non vogliono essere liberati.
Questo processo di ascesa è guidato dall'eros, l'amore per la conoscenza.
Questo modo di conoscere è legato ai diversi gradi di realtà e di conoscenza del mondo sensibile e intelligibile.
I 4 livelli della realtà sono: Riflessioni / Corpi sensibili / Oggetti materiali / Idee
I 4 livelli di conoscenza sono: Immaginazione / Credenza / Ragionamento / Intuizione
Etica
L'etica di Platone si basa sulla ragione e sulle virtù naturali che ogni persona possiede. L'anima umana è divisa in tre parti: la parte concupiscibile (desiderio), la parte irascibile (collera) e la parte razionale (conoscenza). Queste tre parti devono essere in equilibrio, come illustrato nel mito del carro alato. Ogni persona è come una carrozza guidata dall'auriga (la ragione) e trainata da due cavalli: uno nero (parte concupiscibile) e uno bianco (parte irascibile).
L'equilibrio dell'anima si ottiene attraverso la temperanza, il coraggio e la prudenza. Questo spiega le differenze di carattere. L'etica spinge a perfezionare l'anima e a raggiungere il massimo grado di virtù. Quando si raggiunge l'equilibrio perfetto, si ottiene la giustizia morale.
Politica
Platone collega la sua teoria politica alla dottrina dell'anima umana. Ogni essere umano possiede tre tipi di anima:
- Anima concupiscibile: rappresentata dallo stomaco, tende verso il lavoro artigianale e la produzione, cercando di soddisfare i bisogni propri e altrui.
- Anima irascibile: rappresentata dal torace, spinge verso la protezione della repubblica e del popolo, incarnata dai soldati.
- Anima razionale: alla ricerca della saggezza, domina nei filosofi, che sono coloro che dovrebbero governare.
Ogni persona nasce con una predisposizione naturale, e se questa viene coltivata, si raggiunge la virtù. Anche se ognuno possiede aspetti delle tre parti dell'anima, una di esse domina sempre. L'educazione dovrebbe mirare a sviluppare la parte dominante e a raggiungere la virtù. Queste qualità sono adatte a determinate professioni sociali, quindi la posizione di ogni persona nella polis si basa sulla conoscenza dei propri punti di forza.
Il governo ideale per Platone è l'aristocrazia, dove governano i migliori, i filosofi. Platone stesso riconosceva che questo modello difficilmente si realizza nel mondo reale.
Dall'aristocrazia si può degenerare nella timocrazia (governo dei più ricchi), che a sua volta può trasformarsi in un'oligarchia corrotta, dove governano pochi e non necessariamente i più preparati. Per risolvere il problema, si può instaurare la democrazia, dove tutti possono esprimere la propria opinione, ma questo può portare a disordini e alla tirannia.
In caso di malgoverno, è preferibile la tirannia, dove la responsabilità ricade su un singolo individuo.
La degenerazione del governo deriva dal mancato riconoscimento del proprio ruolo sociale e dal non affidare il governo ai filosofi. L'educazione serve quindi a identificare i punti di forza di ognuno, a spiegare qual è la propria classe sociale e a incoraggiare l'impegno in essa.