Filosofia Sociale di Alberto Masferrer: Riflessioni su Minimo Vitale e Denaro Maledetto

Classificato in Lingua e Filologia

Scritto il in italiano con una dimensione di 6,98 KB

Biografia di Alberto Masferrer

Alberto Masferrer è nato nella città di Tecapa, che in lingua nahuatl significa "Laguna di Pietre". Oggi si chiama Joy, presso il Dipartimento di Usulután. Era autodidatta e visse in varie città dell'America Centrale, recandosi in Cile, a New York e in Europa. Fu console in Costa Rica e in Belgio.

I. Il Minimo Vitale

Motivazione del Titolo

L'opera è un saggio che affronta i bisogni primari di ogni persona, sia come individuo sia come gruppo. In particolare, discute di quali siano queste esigenze, senza rimuovere nulla e senza aggiungere l'inutile. Questo approccio ci porta a considerare i "minimi" necessari per vivere, da cui il nome dell'opera: "Il Minimo Vitale".

Contesto Geografico, Politico e Sociale

Il Minimo Vitale è un saggio socio-politico, scritto nel 1929. È importante considerare che in quel periodo era al potere del paese Pío Romero Bosque. La situazione non era delle migliori, non solo a causa del crollo del mercato azionario di quell'anno, ma anche perché Arturo Araujo stava governando il paese. L'ideologia di Alberto Masferrer si opponeva a quella del generale Maximiliano Hernández Martínez, che salì al potere in seguito, e le sue idee erano considerate rivoluzionarie. Masferrer dovette lasciare il paese, anche se questi eventi si verificarono dopo la pubblicazione del suo libro Il Minimo Vitale. Questo contesto può dare una vaga idea di ciò che l'autore aveva vissuto e, soprattutto, del perché avesse scritto quel saggio.

Linguaggio Utilizzato

Essendo un saggio sociale che tratta un tema tanto delicato e complesso, il testo è rivolto a un pubblico colto, capace di comprendere la relazione tra le variabili utilizzate per spiegare il termine "minimo vitale". Nonostante ciò, il messaggio dell'opera è rivolto a tutte le persone e a tutte le nazioni.

Il linguaggio è estremamente complesso, e se non si riesce a comprendere un certo punto nello sviluppo del tema, la comprensione dell'argomento nel suo insieme risulterà difficile, e ancor più la sua applicazione pratica.

Sebbene il linguaggio non sia popolare a causa della complessità della materia, l'autore utilizza esempi quotidiani per facilitare la comprensione di tutto ciò che riguarda l'argomento trattato.

Valutazione Personale

Personalmente, devo dire che l'opera inizialmente non ha suscitato alcun interesse in me. Tuttavia, iniziando la lettura, ho compreso che la questione era piuttosto complessa e che, se non avessi prestato attenzione all'argomento e soprattutto ai dettagli, mi sarebbe stato molto difficile capire le questioni che Alberto Masferrer intendeva esporre.

A poco a poco, sono arrivato a comprendere ciò che lui chiamava il Minimo Vitale e, naturalmente, le sue applicazioni. Ho però riscontrato un grande problema: la sua messa in pratica. Come dice l'autore stesso: "Se questi concetti comprendono, se agitano e scuotono le coscienze degli uomini..."
Tutti i concetti che propone, come il "nostro" e non "mio", "assoluto" e non "parziale", ecc., mirano a raggiungere i cuori di tutti gli uomini, "dall'alto" e "dal basso", affinché il Minimo Vitale possa realizzarsi in tutto il suo splendore, non come un'idea utopica, ma come una realtà.

L'opera mostra ciò per cui si deve lottare, ciò che si dovrebbe raggiungere, ma non indica il "come", perché la risposta sarà "in base al luogo e al tempo".


II. Il Denaro Maledetto

Motivazione del Titolo

L'autore definisce "denaro maledetto" il denaro onestamente guadagnato ma speso in modo sbagliato. Per "speso male" si intende l'acquisto di molte cose inutili, come avviene oggi con l'effetto della globalizzazione, o la spesa per servizi e beni che servono solo a far "brillare" la parte peggiore dell'essere umano. Questo "denaro maledetto" contribuisce a produrre più criminali. In questo contesto, Masferrer si riferisce al denaro come "denaro maledetto".

È denaro maledetto quello che non viene usato per il bene, ma sprecato in vizi, causando guai alla famiglia, che è quella che soffre quando i suoi membri sono coinvolti in questa "maledizione" di non saper usare il denaro.

Contesto Geografico, Politico e Sociale

L'opera Il Denaro Maledetto è stata scritta nel 1927, periodo in cui era al potere Pío Romero Bosque (che concesse molte libertà civili, precedentemente ignorate dalla dinastia dei Quiñones Meléndez). Pochi anni prima, il presidente Manuel Enrique Araujo aveva inviato Masferrer ad Anversa, in Belgio, come console, incarico che non ebbe successo, per la semplice ragione che non vi era alcuna attività commerciale tra quella città e il suo paese. Al ritorno dal Belgio, Don Alberto si mise al servizio dell'ambizione di rielezione di Carlos Meléndez, un'ambizione che fu la base dell'oligarchia che governò fino al 1° marzo 1927, quando il Dott. Pío Romero Bosque assunse la presidenza. Ai tempi di Carlos Meléndez, Masferrer diresse il giornale 'El País' e professò una fede antidemocratica.

Linguaggio Utilizzato

Il Denaro Maledetto è un saggio morale che affronta aspetti della moralità individuale e stabilisce regole di comportamento e un'ideologia per il miglioramento personale e sociale.

L'autore utilizza una combinazione di linguaggio colloquiale con un tocco religioso per sviluppare al meglio la sua tesi.

Valutazione Personale

La tesi che emerge sull'influenza dell'alcol, e sul fatto che la sua produzione non sia buona, è molto ben strutturata. Si suggerisce che l'alcol sia il peggior male esistente perché degrada la persona a qualcosa di peggio di una bestia, portando via l'anima, l'essere, e lasciando solo uno scempio inutile.

È vero che gli effetti dell'alcol sono negativi, ma questa sostanza non è qualcosa che l'uomo ha inventato, bensì qualcosa che la natura stessa produce attraverso la fermentazione. Tuttavia, l'aspetto che ne emerge sembra piuttosto estremo, dando l'impressione che anche una sola goccia di liquore sia dannosa. "Tutto in eccesso fa male" vale anche per l'alcol: una persona che "controlla" il consumo non subirà gli effetti terrificanti che questa miscela produce.

A suo favore, dico che tutti i mali indicati da Alberto Masferrer sono validi, e si può anche biasimare chi produce, distribuisce e vende questo liquido "sacro", contribuendo a far sì che i propri simili diventino la feccia della terra.

In conclusione, Il Denaro Maledetto è un'opera di grande valore, che contiene argomentazioni molto valide e ben fondate. Dal mio punto di vista, è piuttosto estrema, ma se si ha la capacità di "leggere tra le righe", il messaggio viene colto in modo duraturo e accettato dal lettore.

Voci correlate: