Filosofie Sociali e Politiche: Collettivismo, Marxismo e Concezioni dello Stato

Teorie Collettiviste

L'uomo è solo una parte di un tutto che è la società. L'individuo è un'astrazione e non ha valore in sé.

Il Comunismo di Marx

L'uomo è un essere materiale, che si differenzia dal resto della natura trasformandola attraverso la sua attività.

Il concetto fondamentale è il lavoro dell'uomo, e l'essenza della vita sociale è il modo di produzione, la struttura economica, che è l'infrastruttura della vita e della società umana.

Se l'uomo è alienato (disumanizzato) nella sua struttura di base, anche gli altri aspetti della sua vita sono disumanizzati.

Originariamente, l'uomo viveva non in isolamento, ma come parte di gruppi o branchi umani, dove tutto era comune (comunismo primitivo). L'individualismo, legato al concetto di proprietà privata, si è manifestato in seguito. L'uomo ha senso solo all'interno della comunità.

Capitalismo, Socialismo e Comunismo

Contro il capitalismo, che rappresenta la tesi, Marx si propone di sollevare una grande antitesi: il socialismo.

Questo porterà infine alla grande sintesi finale: il comunismo.

Caratteristiche del Comunismo

• Saranno comuni sia le attività produttive sia i beni di consumo.
• Non ci saranno classi sociali e tutto sarà equo.
• Nessuno Stato:
  1. Nel capitalismo, il ruolo dello Stato è stato quello di perpetuare i privilegi della classe dominante.
  2. Nel socialismo, il ruolo dello Stato era quello di eliminare il capitalismo.
  3. Nella società comunista, gli esseri umani collaboreranno spontaneamente, agendo per il bene della comunità.

Teoria della Socialità Naturale Umana

L'individuo umano ha valore in sé, ma per essere pienamente realizzato ha bisogno della società, al fine di ricevere e dare. Così l'uomo è un essere naturalmente sociale.

Filosofi e la Socialità Umana

• Platone: il cui pensiero presenta elementi collettivisti.
• Aristotele: riteneva che l'uomo non potesse essere moralmente buono ignorando la vita politica.
• Agostino: riteneva che lo Stato fosse necessario a causa della malvagità umana.
• Tommaso d'Aquino: riteneva che lo Stato sarebbe comunque necessario anche se gli esseri umani fossero tutti buoni.
• Altri pensatori: Francisco Suárez, Jaume Balmes, Jacques Maritain, Emmanuel Mounier.

Ragioni a Sostegno della Socialità Naturale

Le principali ragioni addotte da questi filosofi a sostegno del loro approccio sono:

• L'inclinazione spontanea degli esseri umani a interagire e a vivere in società.
• Il linguaggio umano che permette la comunicazione tra le persone, condizione primaria della vita sociale.
• Il fatto che l'uomo, per conseguire la sua piena realizzazione come persona, richiede la collaborazione di altri esseri umani.
• Gli esseri umani hanno bisogno degli altri, non solo per ricevere, ma anche per dare.

Anarchia

Bakunin: riteneva che nessun potere fosse legittimo. Sosteneva che non dovesse esserci alcuna autorità, poiché riteneva che nessuno potesse costringere un altro a fare alcunché. Persino il potere esercitato dall'educatore sullo studente è considerato eccessivo.

La Sovranità Popolare

La teoria della sovranità popolare ritiene che il potere derivi dal popolo. Tra i suoi sostenitori: Rousseau, Locke e Hobbes.

Lo Statismo di Hegel

Hegel ritiene che il potere sia ricevuto dallo Stato dallo "Spirito". Lo Spirito è la massima espressione del Concetto (ovvero, l'Assoluto, o Dio) e la più alta espressione dello Spirito Oggettivo è lo Stato stesso. È lo Spirito che dà unità al popolo.

Marx e lo Stato

Marx riteneva che l'unico essere supremo fosse l'uomo stesso, e che questi avesse senso solo in relazione alla comunità.

1. Nella sua teoria devono essere distinte la fase socialista e la fase comunista intermedia.
2. Marx riteneva che la comunità, il popolo, avesse il potere in sé e lo desse a chi volesse; ma questo non avviene tramite elezioni, bensì ciò che accade è che un gruppo (il Partito Comunista), che pretende di rappresentare i veri interessi del popolo, prende il potere e lo mantiene.