Fondamenti Costituzionali della Libertà Religiosa: Coscienza e Ideologia

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UNITÀ 5: Il Diritto Fondamentale della Libertà Religiosa

1. La Libertà di Religione, l'Ideologia e la Coscienza

Queste libertà sono sancite dall'Art. 16 della Costituzione (CE) e si fondano su tre idee fondamentali:

  • Lo Stato deve essere al servizio delle persone, pertanto la libertà religiosa è un diritto umano che appartiene a ogni individuo in virtù del suo status di persona, non di cittadino di uno Stato specifico.
  • La libertà religiosa riflette la razionalità e la coscienza di ogni individuo.
  • È complesso tracciare i confini precisi dell'autonomia della libertà religiosa rispetto alla libertà ideologica e alla libertà di coscienza.

Libertà Ideologica

È definita come l'immunità dalla coercizione per l'attività intellettuale dell'uomo volta alla ricerca della verità o all'adozione di opinioni. Il suo oggetto è l'insieme di idee e giudizi che l'uomo ha sulla vita, includendo il pensiero culturale, scientifico, filosofico, ecc.

  • La maggior parte delle dottrine concorda che l'ateismo rientra in quest'area.
  • La libertà di ideologia possiede una dimensione interna (assumere una posizione intellettuale sulla vita) e una dimensione esterna (il diritto di agire in base alle proprie convinzioni).

Libertà Religiosa

È la libertà di optare per la manifestazione pubblica di determinate convinzioni religiose. È un diritto posseduto sia dagli individui sia dalle comunità di vivere in conformità o in disaccordo con le esigenze di una particolare credenza religiosa, nel rispetto dell'ordine pubblico. Essa implica l'immunità dalla coercizione.

Il rapporto tra religione e Dio si incarna in quattro dimensioni:

  1. Pratica
  2. Insegnamento o Fede
  3. Culto
  4. Osservanza delle norme morali
Il Culto

È l'insieme di riti e cerimonie attraverso cui l'uomo cerca di entrare in contatto con la divinità. L'individuo è libero di praticare una certa religione:

  • Privatamente o pubblicamente.
  • Da solo o in associazione con altri.
Libertà di Coscienza

Riferita all'Art. 30,2 CE, costituisce il fondamento delle libertà citate. Significa l'autonomia della coscienza umana di scegliere qualsiasi convinzione o credo si desideri. Consiste nella valutazione morale delle proprie azioni e delle azioni altrui nell'ambito di tale processo.

La libertà religiosa è l'atto di fede e la base per la decisione. Copre lo studio di tali pratiche religiose in tutte le sue manifestazioni:

Dimensioni della Libertà Religiosa
  • Individuale: I diritti spettano a tutti i cittadini in quanto credenti.
  • Comunità: I diritti spettano a gruppi di titolari.
  • Interna: È un atto privato.
  • Esterna: È una manifestazione pubblica.

2. La Condizione Giuridica della Libertà Religiosa

La natura giuridica della libertà religiosa è oggetto di dibattito dottrinale:

  • Un settore la considera un diritto naturale e innato.
  • Altri ritengono che non possa essere positivizzata come libertà se non è riconosciuta come tale.
  • Si discute se sia un diritto assoluto (opponibile erga omnes) o relativo, soggetto a limiti quali i diritti altrui e l'ordine pubblico.
  • Alcuni la vedono come un diritto positivo, altri come un diritto negativo.

Inoltre, esistono diverse teorie sulla fonte dei diritti fondamentali:

  • Teoria del diritto naturale: I diritti fondamentali sono anteriori all'ordinamento giuridico e derivano dalla natura.
  • Tesi positivista: I diritti fondamentali esistono solo in quanto previsti dalla legge.
  • Un terzo gruppo ritiene che i diritti fondamentali derivino da un ordine di valori superiore alla legge, ma acquisiscano natura di diritti solo dopo la positivizzazione.

In conclusione, la libertà religiosa è un diritto:

  • Per origine: Si considera naturale.
  • Per contenuto: Ha matrice libera, rendendo impossibile determinare a priori tutte le manifestazioni positive del diritto.
  • Per efficacia: È personale, ovvero opponibile erga omnes.
  • Per destinatari: Appartiene a tutte le persone.

3. Soggetti della Libertà Religiosa

L'Art. 16,1 riconosce come soggetti gli individui e le comunità. Si distinguono:

Soggetti Attivi

Sono gli individui e le comunità. Ogni individuo ha il diritto di professare una religione o di non professarla.

  • Lato interno: La libertà religiosa si confonde con la libertà di coscienza.
  • Lato esterno: Il diritto di vivere secondo le proprie convinzioni religiose.

Le comunità possiedono diritti propri e specifici, che non sono la mera somma dei diritti individuali:

  • Lato interno: Riguarda la libertà di organizzarsi secondo le proprie esigenze dottrinali (denominazioni).
  • Lato esterno: Comprende il diritto di istituire centri per la diffusione della dottrina, potendo così esercitare il proselitismo entro i limiti della legge.

Soggetto Passivo (Contribuente)

Lo Stato è il soggetto passivo per eccellenza.

Voci correlate: