Fondamenti dell'Etica: Libertà, Responsabilità e Coscienza
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Fondamenti dell'Azione Etica
Le Ragioni del Bene
L'etica si fonda su diverse motivazioni:
- Ragioni Teologiche: Dio è considerato l'autore dell'ordine universale e il legislatore del nostro comportamento. Le regole divine possono essere integrate nella natura umana o espresse in comandamenti specifici.
- Ragioni Naturali: Ancor prima dello sviluppo di norme storiche, la natura umana presenta requisiti universali e imprescindibili che devono essere rispettati da tutti. L'Aristotelismo e le dottrine del diritto naturale sostengono questa giustificazione del dovere morale.
- Ragioni di Ordine Sociale: Ogni società garantisce la propria sopravvivenza e identità attraverso regole imposte. Queste regole diventano norme morali quando vengono interiorizzate dagli individui.
- La Volontà Propria: Il bene è legato alla volontà, ed essa è buona se persegue il dovere o l'universalità. È bene ciò che è stabilito da un consenso che aspira all'universalità. La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo è un'espressione di questo consenso.
La Coscienza
La coscienza non risponde all'istanza del Super-io repressivo, ma all'io libero. È la persona che, autonomamente, riconosce e si appropria dei valori, guidata dalla ragione e dalla "sensibilità morale". Entrambe sono in parte innate e, in particolare, oggetto dell'educazione.
Un'etica della libertà definisce il dovere come il legame che la persona stabilisce tra i fini e i mezzi per raggiungerli, partendo da una pretesa di universalità, non come l'espressione di una legge imposta. Questa è la responsabilità, l'altra faccia della libertà. Lo sviluppo della coscienza implica:
- La maturità morale consiste nell'imparare a decidere autonomamente, tenendo conto degli altri.
- La motivazione individuale evolve dalla paura del castigo al rispetto di principi universali di giustizia.
La Critica Morale
Diverse concezioni hanno criticato la morale:
- Marxismo: Considera la morale una forma di alienazione ideologica, il risultato finale dell'espropriazione del lavoratore. La sua funzione è nascondere e legittimare il principio del divide et impera del capitale.
- Nietzsche: Ritiene che la filosofia morale occidentale abbia costruito una grande finzione metafisica e morale per liberare l'uomo dalla precarietà dell'esistenza. La morale tradizionale è frutto del risentimento e della viltà di fronte alla vita. L'essere umano deve porsi al di sopra del bene e del male, creando valori autentici di vita.
- Psicoanalisi: Spiega la coscienza morale come un prodotto del Super-io, che controlla l'Io e reprime la liberazione degli impulsi. La coscienza è la voce interiore di tutti i divieti e i tabù sociali.
La Libertà: un Requisito Essenziale della Morale
Il Significato della Libertà
La libertà è un presupposto necessario dell'azione morale. Senza libertà non possono esserci né moralità né responsabilità. Affermare che siamo esseri morali equivale a dire che siamo liberi, sebbene sia difficile determinare con precisione cosa sia la libertà.
- Libertà Fisica o Esterna: Assenza di impedimenti fisici. Non è mai assoluta, ma sempre soggetta a un certo grado di limitazione.
- Libertà Morale o Interna: La capacità di scegliere qualcosa, potendo scegliere anche diversamente. Questo libero arbitrio può essere inteso in due modi:
- Come scelta spontanea, non predeterminata da nulla. La persona decide in totale indifferenza, in modo casuale o arbitrario. Questo è il cosiddetto libero arbitrio di indifferenza. È una forma di libertà che ci risulta impossibile.
- Come espressione dell'identità di una persona, a cui non può rinunciare. Gli esseri umani non possono fare *qualsiasi cosa* vogliano, ma *ciò che* devono scegliere in quanto esseri umani razionali e sociali. È la nostra stessa libertà umana.
- Libertà della Ragione: Lo spirito è libero di pensare, ma è legato alla verità. Si dice che la libertà di pensiero sia più una necessità che una libertà assoluta. Ci muoviamo all'interno di un insieme di condizioni. La libertà è intesa come un processo graduale di liberazione.
Libertà e Responsabilità
Il progresso della libertà si manifesta come il recupero di un soggetto attivo in una società aperta, come liberazione politica e sociale. La responsabilità individuale diventa responsabilità del cittadino, una persona che partecipa al dibattito collettivo sulla giustizia e contribuisce con i propri valori e ideali. Questa partecipazione è l'esercizio pratico della virtù civica e della cittadinanza. Una sintesi tra l'affermazione di sé e il rispetto per gli altri.
L'Irrazionalità del Male
- Il Male Fisico: È attribuito a cause naturali. Solleva questioni metafisiche ed è un argomento potente contro la bontà dell'essere e persino contro l'esistenza di un essere supremo. L'impatto che sentiamo su di noi finisce per trasformare l'incomprensione e la ribellione in rassegnazione. Ma rimane comunque inspiegabile.
- Il Male Morale: È quello che deriva dalle nostre decisioni, come il tradimento e la crudeltà. Provoca rifiuto e mette in discussione il senso della libertà: a volte saremmo disposti a rinunciarvi in cambio della garanzia del bene.
Per alcuni filosofi, il male morale è frutto dell'ignoranza o della scelta di un bene particolare a scapito del bene ultimo. Per altri, come Sant'Agostino, il male è l'assenza di un'entità buona, non un'entità a sé stante. Per Leibniz, il male è inseparabile dall'armonia del mondo, che è il migliore possibile.
L'esperienza dimostra la persistenza del male, resistente alla razionalità e paradossale: se lo eliminiamo nel fisico, si ripresenta nel morale.
La libertà, intesa come liberazione, ha tra i suoi compiti la riduzione del male. Comprendere meglio la natura ed educare a una coscienza critica diventano strumenti per una libertà senza scappatoie di fronte all'ingiustizia, al dolore e alla morte.