Fondamenti dell'Etica: Libertà, Responsabilità e Coscienza

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Fondamenti dell'Azione Etica

Le Ragioni del Bene

L'etica si fonda su diverse motivazioni:

  1. Ragioni Teologiche: Dio è considerato l'autore dell'ordine universale e il legislatore del nostro comportamento. Le regole divine possono essere integrate nella natura umana o espresse in comandamenti specifici.
  2. Ragioni Naturali: Ancor prima dello sviluppo di norme storiche, la natura umana presenta requisiti universali e imprescindibili che devono essere rispettati da tutti. L'Aristotelismo e le dottrine del diritto naturale sostengono questa giustificazione del dovere morale.
  3. Ragioni di Ordine Sociale: Ogni società garantisce la propria sopravvivenza e identità attraverso regole imposte. Queste regole diventano norme morali quando vengono interiorizzate dagli individui.
  4. La Volontà Propria: Il bene è legato alla volontà, ed essa è buona se persegue il dovere o l'universalità. È bene ciò che è stabilito da un consenso che aspira all'universalità. La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo è un'espressione di questo consenso.

La Coscienza

La coscienza non risponde all'istanza del Super-io repressivo, ma all'io libero. È la persona che, autonomamente, riconosce e si appropria dei valori, guidata dalla ragione e dalla "sensibilità morale". Entrambe sono in parte innate e, in particolare, oggetto dell'educazione.

Un'etica della libertà definisce il dovere come il legame che la persona stabilisce tra i fini e i mezzi per raggiungerli, partendo da una pretesa di universalità, non come l'espressione di una legge imposta. Questa è la responsabilità, l'altra faccia della libertà. Lo sviluppo della coscienza implica:

  1. La maturità morale consiste nell'imparare a decidere autonomamente, tenendo conto degli altri.
  2. La motivazione individuale evolve dalla paura del castigo al rispetto di principi universali di giustizia.

La Critica Morale

Diverse concezioni hanno criticato la morale:

  1. Marxismo: Considera la morale una forma di alienazione ideologica, il risultato finale dell'espropriazione del lavoratore. La sua funzione è nascondere e legittimare il principio del divide et impera del capitale.
  2. Nietzsche: Ritiene che la filosofia morale occidentale abbia costruito una grande finzione metafisica e morale per liberare l'uomo dalla precarietà dell'esistenza. La morale tradizionale è frutto del risentimento e della viltà di fronte alla vita. L'essere umano deve porsi al di sopra del bene e del male, creando valori autentici di vita.
  3. Psicoanalisi: Spiega la coscienza morale come un prodotto del Super-io, che controlla l'Io e reprime la liberazione degli impulsi. La coscienza è la voce interiore di tutti i divieti e i tabù sociali.

La Libertà: un Requisito Essenziale della Morale

Il Significato della Libertà

La libertà è un presupposto necessario dell'azione morale. Senza libertà non possono esserci né moralità né responsabilità. Affermare che siamo esseri morali equivale a dire che siamo liberi, sebbene sia difficile determinare con precisione cosa sia la libertà.

  1. Libertà Fisica o Esterna: Assenza di impedimenti fisici. Non è mai assoluta, ma sempre soggetta a un certo grado di limitazione.
  2. Libertà Morale o Interna: La capacità di scegliere qualcosa, potendo scegliere anche diversamente. Questo libero arbitrio può essere inteso in due modi:
    1. Come scelta spontanea, non predeterminata da nulla. La persona decide in totale indifferenza, in modo casuale o arbitrario. Questo è il cosiddetto libero arbitrio di indifferenza. È una forma di libertà che ci risulta impossibile.
    2. Come espressione dell'identità di una persona, a cui non può rinunciare. Gli esseri umani non possono fare *qualsiasi cosa* vogliano, ma *ciò che* devono scegliere in quanto esseri umani razionali e sociali. È la nostra stessa libertà umana.
  3. Libertà della Ragione: Lo spirito è libero di pensare, ma è legato alla verità. Si dice che la libertà di pensiero sia più una necessità che una libertà assoluta. Ci muoviamo all'interno di un insieme di condizioni. La libertà è intesa come un processo graduale di liberazione.

Libertà e Responsabilità

Il progresso della libertà si manifesta come il recupero di un soggetto attivo in una società aperta, come liberazione politica e sociale. La responsabilità individuale diventa responsabilità del cittadino, una persona che partecipa al dibattito collettivo sulla giustizia e contribuisce con i propri valori e ideali. Questa partecipazione è l'esercizio pratico della virtù civica e della cittadinanza. Una sintesi tra l'affermazione di sé e il rispetto per gli altri.

L'Irrazionalità del Male

  1. Il Male Fisico: È attribuito a cause naturali. Solleva questioni metafisiche ed è un argomento potente contro la bontà dell'essere e persino contro l'esistenza di un essere supremo. L'impatto che sentiamo su di noi finisce per trasformare l'incomprensione e la ribellione in rassegnazione. Ma rimane comunque inspiegabile.
  2. Il Male Morale: È quello che deriva dalle nostre decisioni, come il tradimento e la crudeltà. Provoca rifiuto e mette in discussione il senso della libertà: a volte saremmo disposti a rinunciarvi in cambio della garanzia del bene.

Per alcuni filosofi, il male morale è frutto dell'ignoranza o della scelta di un bene particolare a scapito del bene ultimo. Per altri, come Sant'Agostino, il male è l'assenza di un'entità buona, non un'entità a sé stante. Per Leibniz, il male è inseparabile dall'armonia del mondo, che è il migliore possibile.

L'esperienza dimostra la persistenza del male, resistente alla razionalità e paradossale: se lo eliminiamo nel fisico, si ripresenta nel morale.

La libertà, intesa come liberazione, ha tra i suoi compiti la riduzione del male. Comprendere meglio la natura ed educare a una coscienza critica diventano strumenti per una libertà senza scappatoie di fronte all'ingiustizia, al dolore e alla morte.

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