Fondamenti Filosofici: Ontologia, Gnoseologia e le Grandi Correnti di Pensiero

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I Problemi Fondamentali della Filosofia

I problemi fondamentali della filosofia trascendono il tempo e lo spazio, essendo problemi generici comuni a tutta l'umanità. Ciò che cambia è il modo di affrontarli.

Il Problema Ontologico

Il problema ontologico fondamentale riguarda l'essere delle cose: che cosa sono le cose e perché le cose sono qualcosa. Le risposte principali vertono sul fatto che questo essere sia un soggetto o un materiale superiore.

L'Essere nella Filosofia Greca Antica

Questo problema nasce dalla contemplazione del meraviglioso ordine che regna nell'universo (un giorno segue l'altro, una notte segue la notte). I Milesi sostenevano che tutte le cose provengono dalla stessa sostanza, che chiamarono Arché (Principio o Radice), e che resta immutata attraverso il cambiamento. Tuttavia, tale sostanza non è la stessa per tutti i filosofi:

  • Per Talete: era l'acqua.
  • Per Anassimene: era l'aria.
  • Per Anassimandro: era l'Ápeiron.

Allo stesso modo, i Pitagorici e altri pensatori proposero:

  • Per Pitagora: era il numero.
  • Per Eraclito: era il fuoco.
  • Per Parmenide: era l'Essere.
  • Per Empedocle: erano la Terra, l'Aria, il Fuoco e l'Acqua.
  • Per Anassagora: era il Nous (semi, germogli).
  • Per Democrito: era l'atomo.
  • Per Protagora: il cambiamento continuo.

Sviluppi Successivi del Problema Ontologico

La Teoria Platonica delle Idee

Secondo Platone, esistono due mondi: il mondo intelligibile (il vero) e il mondo sensibile (solo un'ombra del primo).

La Teoria Aristotelica di Potenza e Atto

L'essere vero non è ciò che si può acquisire (potenza), ma ciò che si possiede già (atto). L'essere vero è che si possiede già quel tipo di perfezione in atto.

Tommaso d'Aquino e l'Essere

Tommaso d'Aquino adotta la teoria aristotelica dell'essere e la adatta ai dogmi cristiani, utilizzando la teoria dell'atto e della potenza per dimostrare la possibilità della creazione.

L'Ontologia nella Filosofia Moderna

A differenza della filosofia antica, nella filosofia moderna si sviluppa una tendenza che pone l'accento sulla conformità con la realtà (tendenza realistica). Questa tendenza ha avuto inizio con Cartesio.

Ripartizione dei Problemi Filosofici Fondamentali

ProblemaOggettoDisciplina
OntologicoEssere in generaleMetafisica
EpistemologicoConoscenzaIN GENERALE: Gnoseologia
SCIENTIFICA: Epistemologia
AssiologicoValore (in generale)Assiologia
Logica (verità)
Morale (bontà)
Estetica (bellezza)

Il Problema della Conoscenza (Gnoseologia)

Due posizioni principali si sono sviluppate riguardo al problema della conoscenza: il razionalismo e l'empirismo.

Il punto di vista empirista sostiene che non vi è nulla nella mente del neonato come uno standard vero e proprio, ma che la conoscenza deve essere acquisita attraverso l'esperienza. Il razionalista, al contrario, sostiene che, se le verità normative non possono essere dedotte dall'esperienza, allora devono preesistere nella nostra mente. Ciò implica il carattere innato della conoscenza.

Origine della Conoscenza: Razionalismo ed Empirismo a Confronto

1. Empirismo

A differenza del razionalismo, che dichiara che la ragione è la fonte della conoscenza, l'empirismo considera l'esperienza come l'origine e il fondamento della nostra conoscenza. Ciò comporta la critica dell'innatismo, ossia la negazione che esistano "idee" o contenuti mentali non derivanti dall'esperienza. Alla nascita, la mente è una tabula rasa in cui nulla è impresso. Tutti i contenuti dipendono quindi dall'esperienza. Per Hume, l'esperienza è costituita da una serie di impressioni, la cui causa è sconosciuta e, a rigore, non si identifica con "il mondo" o con "le cose".

2. Razionalismo

Il razionalismo, come l'empirismo, prende come punto di partenza l'analisi filosofica della coscienza. A seguito del fallimento della filosofia antica (che faceva riferimento al mondo) e della filosofia medievale (che faceva riferimento a Dio), le caratteristiche della filosofia moderna pongono il soggetto come punto di partenza della riflessione filosofica. Così, come Cartesio scoprì il "Cogito" e studiò il contenuto del pensiero, i razionalisti iniziano la loro ricerca analizzando i contenuti della coscienza.

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