Fondamenti di Gestione Aziendale: Processi, Economie e Indicatori di Performance
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Diagramma di Flusso: Simboli e Fasi
Rappresenta in maniera grafica i maggiori elementi che compongono il processo produttivo, ovvero:
- Operazioni eseguite sul prodotto;
- Movimentazione del materiale;
- Punti di controllo;
- Punti decisionali;
- Punti di immagazzinamento o attesa.
Simboli Grafici
- Quadrato: per operazioni sul prodotto;
- Rombo: per punti decisionali;
- Triangolo: immagazzinamento o attesa;
- Freccia orientata: flusso dei materiali.
Fasi del Processo
- Buffer: zona di immagazzinamento tra due azioni;
- Intasamento: avviene quando un'azione non può essere conclusa perché l’output non può procedere alla fase successiva;
- Blocco: attività che non può essere conclusa perché il macchinario non funziona o non c’è il materiale di input.
Le Fasi del Processo di un Progetto
Le fasi principali sono:
Pianificazione
Prima dell’approvazione del progetto bisogna verificare le risorse disponibili per sapere se si è in grado di rispettare le scelte strategiche.
Definizione degli Obiettivi di Prodotto
Analizzare la funzione, la forma e le caratteristiche del prodotto da produrre e definire le opzioni migliori a seconda delle risorse a disposizione.
Sviluppo
Avere una rappresentazione grafica dello schema del prodotto e del suo assemblaggio.
Dettagli
Dettagli che riguardano il dimensionamento e le tolleranze in modo da scegliere le tecniche realizzative ed i materiali.
Test
Attraverso test stabilire se i prodotti sono conformi al progetto e ai requisiti dei clienti.
Prima Produzione (Lancio Pilota)
Produzione del prodotto, fornito a clienti selezionati per i loro feedback e per riscontrare eventuali problematiche.
L’Albero Decisionale
Modello schematico delle possibili condizioni che un'azienda può fronteggiare e le conseguenze di ogni possibilità. Aiuta a definire nel dettaglio il problema e le sue possibili sfaccettature, e a trovare la soluzione ottimale.
Economie di Scala e di Scopo
Economia di Scala
La diminuzione del costo unitario all’aumentare delle unità prodotte. In questo modo i costi diminuiscono, ma fino a un certo punto, poiché la gestione di quantitativi eccessivi e la crescita dell’azienda possono provocare diseconomie.
Economia di Scopo
Il vantaggio di costo si ottiene producendo congiuntamente diverse tipologie di output, ma simili, con l’utilizzo dello stesso impianto.
Prodotti Funzionali e Prodotti Innovativi
Prodotti Funzionali
Fanno parte di questa categoria i prodotti standardizzati in mercati maturi, con un ciclo di vita medio di almeno 2 anni. Tali prodotti (matite, ad esempio) necessitano poche variazioni nel processo produttivo.
Prodotti Innovativi
Apportano significative migliorie al prodotto e al processo, cambiando le caratteristiche e i requisiti dei clienti. Un esempio di questo tipo di prodotto sono gli smartphone che inseriscono gradualmente nuove funzionalità.
Innovazioni: Radicali e Incrementali
Innovazioni Incrementali
Comportano un miglioramento di un processo, di prodotto o servizio rispetto a uno specifico design dominante, architettura di prodotto, processo produttivo o esigenze esistenti. Sono innovazioni molto numerose.
Innovazioni Radicali
Rappresentano una rottura con i prodotti o processi esistenti. Da queste innovazioni in alcuni casi si originano nuove industrie o segmenti di mercato. Sono innovazioni rare.
Principali Indici di Valutazione e Risultati d’Impresa
Gli indici permettono di verificare lo stato di salute di un’azienda e la redditività dei progetti. I principali indici sono:
Indici di Liquidità
Indicano la capacità dell’impresa di fronteggiare gli impegni sorti con le gestioni che scadono nel breve termine attraverso le risorse finanziarie.
Indici di Struttura
Se gli indici di liquidità sono focalizzati nel breve termine, gli indici di struttura sono incentrati sul lungo termine.
Indici di Produttività
Sono indicatori di efficienza nell’impiego dei fattori produttivi.
Indici di Redditività
Evidenziano il livello di profittabilità dell’impresa.
Definizione di ROS, ROI e ROE
ROS (Return on Sales)
Redditività delle vendite. Esprime in percentuale la redditività delle vendite. Un ROS del 6% indica che su 100€ di ricavi si generano 6€ di reddito operativo.
ROI (Return on Investment)
Redditività del capitale investito. Esprime in percentuale la massima remunerazione che la gestione caratteristica è in grado di produrre a seguito delle risorse finanziarie raccolte a titolo di debito o di capitale di rischio. Un ROI < 5% non è considerato un buon valore. Un ROI del 6% indica che su 100€ di risorse finanziarie impiegate si generano 6€ di risultato operativo.
ROE (Return on Equity)
Redditività dei mezzi propri. Esprime l’utile netto che l’impresa ha saputo realizzare grazie al patrimonio netto. Se il ROE è elevato, influenza positivamente la capacità dell’impresa di reperire nuove risorse. Un ROE < 2% non è considerato un buon valore. Un ROE del 5% indica la capacità dell’azienda di realizzare un utile netto di 5€ a fronte di un capitale netto di 100€.
Tasso di Sconto e Risk Free Rate
Tasso di Sconto e VAN
Un aumento del tasso di sconto porta a una riduzione del Valore Attuale Netto (VAN) di un investimento. Esempio: consideriamo un investimento con spesa iniziale di 10 milioni e che generi 3 milioni all’anno per 4 anni. Se il tasso di sconto usato è il 5%, il VAN sarà positivo; se è pari all’8%, diventa negativo.
Risk Free Rate (Tasso Privo di Rischio)
Il Risk Free Rate è il rendimento che si otterrebbe investendo in un titolo considerato privo di rischio (come titoli di stato di paesi economicamente stabili, es. tedesco o americano). L'idea è che, anziché investire 100 milioni in un progetto industriale che ha i suoi rischi, si potrebbe investire in un titolo di stato privo di rischio che rende, ad esempio, il 2%. Ciò significa che il rendimento del progetto deve essere maggiore del tasso risk free usato per scontare i flussi di cassa.