Fondamenti di Linguistica: Segni, Comunicazione e Struttura delle Parole

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Il Significato

Tipi di Segni

Segni

I segni sono creati dagli esseri umani per comunicare (parole, numeri, simboli).

Sintomi

Sono manifestazioni che fanno riferimento a fenomeni naturali e non hanno alcuna intenzione comunicativa, anche se ci forniscono informazioni (es. la febbre è un sintomo che indica una malattia).

Il Segno Linguistico

Componenti del Segno Linguistico

Il segno linguistico ha due componenti principali: il significante e il significato.

  • Il significante ha due dimensioni:
    • La dimensione fisica (il suono).
    • La dimensione mentale (l'immagine acustica o psichica).
  • Il significato ha anch'esso due dimensioni:
    • La dimensione fisica (la realtà a cui si riferisce, es. la casa come edificio con porte, finestre, stanze...).
    • La dimensione mentale (il concetto di "casa", ovvero l'immagine mentale che abbiamo nel cervello).

Tipi di Significato

Il significato di un segno linguistico può essere denotativo o connotativo.

  • Il significato denotativo è concettuale, basato sulle caratteristiche oggettive che servono a distinguere un concetto dagli altri.
  • Il significato connotativo evoca sentimenti o idee associati a una parola (es. "lince" = intelligenza, velocità e astuzia).

Significante e Significato: Interpretazione

Le differenze di interpretazione di uno stesso enunciato linguistico dipendono dall'intenzione del parlante. Ad esempio, dire "fa freddo" può esprimere una bassa temperatura o l'intenzione di accendere il riscaldamento.

La Comunicazione

Elementi della Comunicazione

In un atto comunicativo, si identificano sei elementi: mittente (o fonte), destinatario (o ricevitore), messaggio, canale e contesto.

Il Codice

Il codice è costituito da un insieme di segni e di regole che permettono di costruire e interpretare i messaggi.

Mittente e Destinatario

Il mittente e il destinatario devono conoscere i segni e le regole del codice comune per poter codificare e decodificare il messaggio.

  • Codifica: il mittente trasforma il messaggio in segni e regole del codice.
  • Decodifica: il destinatario interpreta i segni e le regole del codice per comprendere il messaggio.

Il Messaggio

Il messaggio è l'informazione codificata che il mittente desidera trasmettere al destinatario. Il mittente può avere intenzioni diverse (es. "ho fame" può significare "voglio mangiare" o "voglio andare a casa").

Il Canale

È il mezzo fisico attraverso il quale viene trasmesso il messaggio.

Il Contesto: Immediato e Mediato

  • Il contesto immediato è la situazione spazio-temporale in cui avviene l'atto comunicativo.
  • Il contesto mediato comprende le circostanze storiche, sociali e culturali più ampie.

Le Funzioni Linguistiche

Secondo Roman Jakobson, la lingua svolge diverse funzioni a seconda dell'elemento della comunicazione su cui si concentra.

Funzione Referenziale (o Rappresentativa)

Il mittente si concentra su un fatto oggettivo, fornendo informazioni senza esprimere i propri sentimenti.

Funzione Emotiva (o Espressiva)

È utilizzata per l'espressione di sentimenti, emozioni o stati d'animo del mittente.

Funzione Fàtica (o di Contatto)

È utilizzata per avviare, mantenere o interrompere il contatto tra mittente e destinatario, verificando che il canale funzioni.

Funzione Conativa (o Appellativa)

È utilizzata per influenzare il destinatario, spingendolo a compiere un'azione o a modificare il suo comportamento.

Funzione Metalinguistica

È utilizzata per parlare della lingua stessa, fornendo informazioni sul codice.

Funzione Poetica

È utilizzata per dare risalto alla forma del messaggio, con fini estetici o per attirare l'attenzione del destinatario sulla struttura linguistica.

Morfologia e Formazione delle Parole

Lessemi e Morfemi

Il lessema rappresenta il significato lessicale di una parola.

I morfemi sono le unità minime di significato grammaticale.

Parole Derivate

Le parole derivate sono formate a partire da parole semplici, tramite l'aggiunta di affissi. Si distinguono in:

  • Derivazione Omogenea: la parola derivata non cambia la categoria grammaticale rispetto alla base.
  • Derivazione Eterogenea: la parola derivata cambia la categoria grammaticale rispetto alla base.
  • Derivazione Semplice: si utilizza un solo morfema derivazionale.
  • Derivazione Multipla: si utilizzano più morfemi derivazionali.

La Composizione

Consiste nell'ottenere una nuova parola unendo due o più parole esistenti. Può essere di tipo perfetto o imperfetto.

  • Composizione Perfetta: la parola risultante è un'unica unità di significato e di scrittura (es. "capostazione").
  • Composizione Imperfetta: le parole mantengono una certa autonomia grafica e/o semantica (es. "treno merci").

La Parasintesi

Una parola è parasintetica quando la sua formazione avviene contemporaneamente tramite composizione e derivazione.

Acronimi, Sigle e Abbreviazioni

  • Sigle: si formano con le lettere iniziali di più parole (es. ONU, FIAT).
  • Acronimi: parole formate dall'unione di elementi (spesso sillabe) provenienti da due o più parole, leggibili come un'unica parola (es. laser, radar).
  • Abbreviazioni: riduzione di una parola o frase, che può avvenire per:
    • Troncamento: eliminazione della parte finale di una parola (es. "prof." per professore).
    • Apocope: eliminazione di una o più lettere alla fine di una parola (es. "po'" per poco).
    • Sincope: eliminazione di una o più lettere all'interno di una parola (es. "fammi" per fammi).

Voci correlate: