Fondamenti di Morfologia e Sintassi Italiana: Verbi e Coordinazione
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La Coniugazione: Forme Regolari e Irregolari
Si definisce **coniugazione** l'insieme di tutte le forme che un **verbo** può assumere, in tutti i suoi modi e tempi.
Verbi Regolari
I **verbi regolari** sono quei verbi che mantengono la stessa **radice** in tutte le loro forme e prendono le **desinenze** del verbo che serve da modello.
SING SONG-O CANT-E SING-E |
FEAR TEM-O TEM-i FEAR-E |
Verbi Irregolari
I **verbi irregolari** sono quei verbi che non mantengono la stessa **radice** in tutte le loro forme e non seguono le desinenze del verbo che serve da modello.
BE EST-OY EST-Vee BE-E |
THINK THINK-O PENNE-E THINK-E |
Proposizioni Coordinate e le Loro Classi
Proposizioni Coordinate
Una **proposizione** è coordinata con un'altra per formare una frase complessa quando entrambe le proposizioni hanno la stessa gerarchia: le due potrebbero essere enunciate in modo indipendente e avere **senso compiuto**.
Le proposizioni coordinate sono unite da una **congiunzione coordinante** che funge da collegamento tra di esse.
Classificazione delle Proposizioni Coordinate
Le proposizioni possono essere coordinate:
- Copulative: aggiungono relazioni successive.
- Disgiuntive (o Dilemmi): le proposizioni sono presentate in opzione, e l'una esclude l'altra.
- Distributive: presentano azioni alterne, ma non si escludono a vicenda.
- Avversative: una corregge o rettifica il senso dell'altra.
- Esplicative: una chiarisce il significato dell'altra.
Proposizioni Copulative
Introdotte dalle congiunzioni **e**, **né** (negative) o da una combinazione. È possibile coordinare tre o più proposizioni copulative; in tal caso, solo le ultime due sono collegate dalla congiunzione **e**. A volte, per fini espressivi o letterari, si collegano tutte con la congiunzione **e**; il fenomeno si chiama polisindeto. La congiunzione **né**, invece, precede tutte le proposizioni che sono coordinate con la costruzione polisindetica.
Proposizioni Disgiuntive (Dilemmi)
Introdotte dalle congiunzioni **o**, **oppure**. La congiunzione **o** non è sempre *disgiuntiva*: quando collega due elementi identici di una frase o proposizione, può essere **esplicativa**.
Proposizioni Distributive
Le congiunzioni più comuni che uniscono queste proposizioni sono **o... o**, **ora... ora**, **sia... sia**, **talora... talora**. Il rapporto distributivo può essere osservato anche con parole correlative contenute nelle due proposizioni, che di solito sono *pronomi* (**chi... chi**, **questo... quello**) o *avverbi* (**vicino... lontano**, **qui... là**, ecc.).
Proposizioni Avversative
Sono legate dalle seguenti congiunzioni: **ma**, **però**, **tuttavia**, **ciononostante**, **eppure**, **anzi**, **piuttosto**, **salvo**, **tranne**, **eccetto che**. La congiunzione avversativa **ma** è tale anche quando equivale a *però*, a meno che non sia una congiunzione subordinante concessiva.
Proposizioni Esplicative
Sono unite dalle seguenti locuzioni congiuntive: **cioè**, **ossia**. Entrambe le locuzioni (i cui verbi hanno perso la loro funzione verbale) sono scritte tra virgole e si pronunciano tra pause. Lo stesso ruolo è svolto dalla locuzione **vale a dire**, che ha un tono più colloquiale. È considerato un gergo l'uso di *che viene* come *stampella* per introdurre ciò che viene detto, anche senza una funzione esplicativa.
SONG-O