Fondamenti di Narrativa, Strutture Linguistiche e Regole Ortografiche Italiane
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Storia e Struttura Narrativa
Definizione di Storia
La storia è la scienza che spiega i fatti del passato umano. In letteratura, tuttavia, quando si parla di storia ci riferiamo alla narrazione di eventi che, pur sembrando veri, sono stati inventati. Quindi, in questo contesto, diciamo che la storia è una storia di finzione.
Ordine Lineare della Narrazione
L'ordine lineare è il modo più comune di presentare i fatti di una storia. La seguente struttura procede così:
- Avvicinamento (Situazione Iniziale): Si tratta della situazione di partenza: i personaggi sono presentati, sono in un certo luogo e tempo e presentano un progetto che vogliono realizzare.
- Nodo (Conflitto): La situazione di partenza è complicata dall'apparizione di un conflitto, che è il motore dell'azione. I personaggi cercano di risolverlo per eseguire il progetto iniziale.
- Epilogo (Risoluzione): L'azione culmina in una situazione finale: il conflitto è risolto con il successo o il fallimento dei personaggi.
Ordine Non Lineare
Spesso l'autore organizza la sua storia modificando l'ordine temporale degli eventi. Fondamentalmente ci sono due procedure per farlo:
- Retrospezione (Flashback): È un passo indietro nel tempo o al passato. Il narratore interrompe la storia e torna indietro nel tempo per raccontare eventi passati che il lettore deve conoscere. È un ricorso spesso usato per recuperare un passato che spiega la condotta e le circostanze attuali dei personaggi.
- Anticipo (Flashforward): È un passo avanti o verso il futuro. Si verifica quando il narratore annuncia fatti che non si sono ancora verificati.
Concetti Linguistici Fondamentali
Dizionario Bilingue
Il dizionario bilingue è quello che traduce parole e frasi da una lingua all'altra.
Interferenza Linguistica
L'uso routinario di due o più lingue può facilmente provocare interferenze, cioè la sostituzione della parola giusta con l'equivalente in un'altra lingua. È anche possibile che si producano frasi, modi di dire, proverbi o strutture grammaticali non realistici.
Esempi di Interferenza:
- Malattia = malattia (errore)
- Fortuna = meno male (errore)
- Nulla a che fare = nulla da fare (errore)
- È stata realizzata = realizzato (errore)
Le Interiezioni
Le interiezioni sono parole o frasi invariabili, caratteristiche del registro parlato e colloquiale, che esprimono l'atteggiamento e le sensazioni di chi parla o contribuiscono a stabilire una comunicazione tra chi parla e chi ascolta. Possono essere di due tipi:
- Interiezioni Proprie: Sono forme semplici, dal senso molto preciso, che possono funzionare solo come interiezioni (es: oh, u, O Come, ecs...).
- Interiezioni Improprie: Sono nomi, verbi, avverbi o frasi che vengono usate come interiezioni (es: avviso, buona giornata, siamo dentro, sopra, Quite).
Classificazione Funzionale delle Interiezioni
Le interiezioni, in base alla loro funzione comunicativa di base, possono essere classificate in tre gruppi:
1. Interiezioni di Espressione
Esprimono i sentimenti di chi parla, siano essi positivi (gioia, stupore, sorpresa...) o negativi (dolore, paura, disagio, disgusto, incredulità...).
- Proprie: Oh, ah, oh, u, uh, ecs, uix, ca, apparentemente, bah, l'udito, pse, rai, xe, ah sì?
- Improprie: Dio mio, pietà, andare, camminare, non fotis, e ora quello che dici ora, quali rimedi andare, ecco, che soffia, che viva bene, merda, che casino...
2. Interiezioni di Incitamento all'Azione
Richiamano l'attenzione di chi ascolta: avvertono del pericolo, ordinano un'azione, invitano a fare qualcosa...
- Proprie: Ei, ep, eh, apa, au, alto, successo...
- Improprie: Ascoltare, perdonare, attenzione, allarme, orologio, orologio, aiuto, il silenzio, sopra, sotto, ha, vieni, noi siamo qui, per favore...
3. Interiezioni di Contatto
Sono forme di relazione sociale tra mittente e ricevente (saluto, addio, grazie, complimenti, dispiacere, consenso, dissenso, ecc...).
- Proprie: Hey, hey, un uccello, apparentemente, a destra, eh, ah...
- Improprie: Buongiorno, arrivederci, addio, passare oltre, fino ad allora, grazie per niente, mi dispiace, congratulazioni, per molti anni, e oh così in qualche modo, o pensare questo, OK, capito...
Esclamazioni e Onomatopee
Le Esclamazioni
Le esclamazioni esprimono enfasi e, di conseguenza, spesso introducono frasi in modalità esclamativa (es: Boy, che, anche se lo fai, Hey, guarda si cade da un dirupo!).
Gli Effetti Sonori (Onomatopee)
Gli effetti sonori sono una classe speciale di interiezioni che imitano linguisticamente suoni naturali o evocano movimenti di oggetti.
Onomatopee Elementari (Imitazione di Suoni Naturali)
- Bolle bolle (cane)
- Miao (gatto)
- Peep-peep (uccello)
- Atxim (starnuto)
- Uè (pianto)
- Ha-ha-ha, I-io, è che (risate)
- Rum-rum (motore)
- Boom (esplosione)
- Tic-tac (orologeria)
- Nyigu-nyigu (violino)
- Cric-crack (meccanismo)
Onomatopee Secondarie (Evocazione di Movimenti)
- Zas (movimento veloce)
- Thumb (suono di un colpo o un pugno)
- Pataplaf (discesa)
- Patatxap (caduta d'acqua)
- Splash-chip (agitazione di un liquido)
- Gloc-Gloc (liquido da una bottiglia)
- Xano-Xano (camminando lentamente)
- Ciup ciup (lento bollire di un liquido)
- Buzz (suono sordo e continuo)
- Zzz (zanzara)
Nonostante siano considerate interiezioni, la maggior parte delle onomatopee può anche funzionare come un nome (es: Deve essere permesso di fare lo stufato al ciup ciup per due ore). Sulla base di alcuni effetti sonori sono stati formati sostantivi e verbi derivati (es: Xiu Xiu → sussurrò, parlando con molta calma).
Regole Ortografiche Fondamentali (B e V)
- Regola 1: Inserire "b" di fronte a una L e R (es: blu, mobile, ramo, povero).
- Regola 2: Inserire "b" nelle parole che si alternano con una "p" (es: sapere → conosciuto; cabere → cabem, cabessin).
- Regola 3: Di solito, scriviamo "b" dopo una "m" (es: ambiente, tomba, ambizione, tram).
- Regola 4: Scriviamo "v" nell'indicativo imperfetto della prima coniugazione (es: camminare, era arrivato).
- Regola 5: Scriviamo "v" con le parole che si alternano con una "u" (es: nuovo → nuova, nuovissimo; blu → azzurro, blavissimo).
- Regola 6: In genere, scriviamo "v" dietro una "n" (es: tuttavia, invitare, inviare, diminuzione).
Esercizio Ortografico (Parole Chiave)
Di seguito una lista di parole che seguono le regole B/V:
Nebbia, basco, guaina, fasciatura, verruca, trave, dedicato, corvo, mobile, ricordate, scoppio, banca, linfa, sapone, lavoro, trovatore, trovare, avvocato, sciroppo, approvato, abete, nonno, annoiato, aborto, babà, tuttavia, cavalcare, equitazione, funky, intelligente, governo, tasse, credito, labbra, nuvola, bandiera, ruggine, salvia, fibbia, taverna, barca, toro, vernice.