Fondamenti del Potere Politico: Il Contratto Sociale da Hobbes a Rousseau

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Teorie del Contratto Sociale: Origine e Legittimità del Potere

Le Teorie del Contratto Sociale sono modelli di pensiero che utilizzano un contratto ipotetico per spiegare l'origine e la legittimità del potere politico nello Stato. Esse si stabiliscono a partire da uno stato di natura, libero e indipendente, basato su un accordo.

I membri dell'Assemblea decidono le funzioni e i poteri del sovrano. Queste teorie si presentano come ipotetiche, senza la necessità di identificare lo stato di natura o di collocarle in un momento storico specifico. La loro funzione è quella di giustificare un particolare tipo di organizzazione politica.

Apparvero nei secoli XVII e XVIII, con Hobbes, Locke e Rousseau. Tutte si basano sull'ideale che inaugura la critica moderna antropocentrica e della legittimità delle strutture di potere.

Punti di Partenza del Contrattualismo

  • Affermazione dell'autonomia della persona.
  • Critica della concezione teocratica del potere che ha prevalso in Europa nel Medioevo.
  • Imposizione a carico dell'attività razionale dell'uomo.

Thomas Hobbes: L'Assolutismo e il Leviatano

Homo homini lupus (L'uomo è lupo per l'altro uomo)

Nello stato di natura, l'uomo è egoista e cerca di prevalere sull'altro. L'intelligenza umana annulla la differenza di forza fisica. L'essere umano vive in una guerra perpetua contro l'altro.

L'essere umano, dotato di ragione, è spinto a superare questo modo di esistenza attraverso la definizione di un contratto, mediante il quale i firmatari accettano di sottomettersi a un monarca. Da questa unione tra gli individui e la sottomissione alla società civile emerge una forza superiore, formata dai membri dello Stato. Hobbes la definisce come un grande Leviatano.

Grazie a questa associazione e al Leviatano, gli individui sono protetti, e le leggi sono fatte rispettare e i crimini puniti dal potere sovrano. Il monarca ha l'obbligo di far rispettare le leggi. Egli ha potere assoluto, a patto che le sue azioni sostengano il diritto a una vita tranquilla. Se non risponde a queste finalità, gli individui sono liberi di lasciare la società civile e cercare protezione e sicurezza in altre società.

John Locke: Il Contrattualismo Liberale

L'essere umano nello stato di natura è libero e padrone della sua vita. Esiste una legge naturale che costringe l'uomo a rispettare la vita, la salute e la proprietà altrui. Gli individui che violano il diritto e la libertà si espongono a un trattamento diverso, necessario per garantire il rispetto di questa legittimità.

In primo luogo, si concordano le condizioni per governare la comunità: la società civile. Tutti impongono l'obbligo di rispettare la libertà e la proprietà altrui. Locke afferma che il potere dello Stato non è assoluto.

La Separazione dei Poteri

Locke è favorevole a una separazione dei poteri tra:

  1. Il Legislativo: Ditta la legge. Il potere e la legittimità provengono dai singoli individui, che scelgono liberamente i loro legislatori.
  2. L'Esecutivo: Monitora l'osservanza e l'applicazione delle leggi.

Locke anticipa Montesquieu (che scriverà nel 1748) nella separazione del potere in questi due ambiti, sebbene la magistratura sia inclusa nel legislativo, che rende l'esecutivo. Il popolo ha il diritto di rivoluzione quando il potere abusa della sua autorità, al fine di ristabilire l'ordine del contratto.

Jean-Jacques Rousseau: La Volontà Generale

Rousseau ritiene che l'essere umano nello stato di natura sia semplice e viva in pace. Possiede beni e vive in armonia. La nascita della proprietà privata è il peggior nemico della bontà umana, poiché promuove la divisione tra ricchi e poveri. Per questo emergono rapporti di dominio dispotico.

Per porre fine a questa situazione di ingiustizia, Rousseau propone di stabilire un Contratto Sociale. L'origine di questo si trova in una Volontà Generale che ama e difende gli interessi della comunità. Il contratto sociale di Rousseau non implica alcuna rinuncia.

Le leggi emanate dall'Assemblea che incarna la volontà popolare ottengono una serie di leggi naturali che risultano essere eque, universali e inalienabili. Per questo, la democrazia rappresenta il sistema più idoneo per raggiungere gli obiettivi del contratto.

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