Francesco Guicciardini: Pensiero Politico e Filosofia della Storia

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Francesco Guicciardini: Vita e Pensiero Filosofico

Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483. Divenne governatore di Modena e Reggio.

Il Confronto con Machiavelli

Le Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sono un'opera in cui l'autore controbatte le conclusioni universali a cui giunge Machiavelli, opponendo loro la necessità di valutare le situazioni particolari, e criticando la pretesa di poter imparare dalla storia umana.

La differenza fondamentale tra Guicciardini e Machiavelli risiede nella visione pessimistica dell'uomo (causa - effetto) e (spazio - tempo). Un elemento psicologico differente caratterizza il suo approccio.

I "Ricordi": Una Raccolta di Riflessioni

I Ricordi sono una raccolta di 221 brevi riflessioni, consigli, ammonimenti, ("ricordi") su vari argomenti (politica, religione, morale, storia), priva di qualunque sistematicità, a cui Guicciardini lavorò dal 1512 al 1530. La lunga elaborazione dell'opera copre un arco temporale significativo nelle vicende politiche della penisola e nella vita dell'autore.

L'impostazione dell'opera si apre a una riflessione di carattere speculativo e teorico. Gli eventi politici seguiti al Sacco di Roma del 1527 accentuano ulteriormente la sua visione pessimistica.

Il Pensiero Centrale: Relativismo e Particolarismo

Nelle opere storiche, il pensiero centrale di Guicciardini è chiaro:

  • Non esistono leggi universali per interpretare la realtà.
  • I singoli eventi vanno esaminati alla luce delle circostanze particolari.

È del tutto inutile una saggezza fondata su insegnamenti e teorie ricavate dai libri. L'asistematicità del pensiero di Guicciardini si traduce nel suo relativismo.

Non vi sono criteri o teorie a cui l'uomo possa ispirarsi nell'analisi della realtà: la variabilità delle circostanze e la contraddittorietà dei casi particolari non consentono di elaborare formule di validità universale.

Prudenza ed Empirismo

Guicciardini suggerisce di lasciarsi guidare dalla prudenza, intesa come l'opposto della virtù machiavelliana. Nel suo pensiero è presente una forte componente empirica.

Anche se il caso esercita il suo potere sull'uomo, quest'ultimo non deve mai dimenticare il senso della dignità e della ragione.

La Visione Pessimistica dell'Esistenza

Guicciardini ha una visione pessimistica dell'esistenza umana perché il mondo è una realtà complessa che gli uomini possono capire parzialmente. Questo si pone in netto contrasto con Machiavelli, che nutriva fiducia nella politica.

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