Francia nel Medioevo: Guerra dei Cent'Anni e Affermazione della Monarchia

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Il Caso Francese

La Guerra dei Cent'Anni (1337-1453)

La questione dei feudi del re d'Inghilterra sul territorio francese era un ostacolo nel processo di affermazione della monarchia e di unificazione territoriale. Perciò nel 1337 il re francese Filippo VI decise di appropriarsi dei feudi inglesi. Il re d'Inghilterra Edoardo III reagì rivendicando per sé la corona francese. Iniziò la Guerra dei Cent'Anni, il conflitto tra Francia e Inghilterra che si sviluppò tra il 1337 e il 1453. Nella prima fase della guerra gli Inglesi riuscirono a imporsi. I francesi furono sconfitti nelle battaglie di Crécy e di Poitiers. La Francia tentò una riscossa sotto la guida di Carlo VI ma subì una disfatta nella battaglia di Azincourt. Nonostante il trattato di Troyes, alla morte di Carlo VI, suo figlio Carlo VII rivendicò l'eredità del regno e una parte della Francia lo riconobbe come re. Un aiuto decisivo venne da una ragazza di 19 anni, Giovanna d'Arco. Carlo VII riorganizzò l'esercito, più attrezzato militarmente e sostenuto dall'orgoglio nazionale. I Francesi mantennero la supremazia nel conflitto fino alla vittoria definitiva nel 1453. L'Inghilterra rinunciò a tutti i territori francesi tranne Calais.

Le Resistenze Feudali

La Guerra dei Cent'Anni era iniziata come una guerra feudale, terminò però come guerra nazionale. Segnò il passaggio dalla monarchia feudale allo stato moderno nazionale. Anche dopo la guerra la nobiltà restò molto potente. Lo dimostrò la questione della Borgogna; Digione aveva una corte sfarzosa ed era un importante centro artistico e culturale. Il duca Carlo il Temerario mirava a congiungere i possedimenti della Borgogna e delle Fiandre. Ma nella battaglia di Nancy Carlo il Temerario fu sconfitto e ucciso. Il ducato di Borgogna fu così smembrato. Poi Luigi XI proseguì la sua opera di annessioni fino a imporre la sovranità della monarchia sulla maggior parte del territorio francese.

L'Organizzazione dello Stato

Il compimento dell'unità geografica richiedeva anche l'unità politica. A ciò Luigi XI istituì un esercito permanente di 25mila uomini, rafforzò l'apparato amministrativo, affidò l'amministrazione della giustizia a parlamenti regionali costituiti da borghesi che potevano esercitare un diritto di rimostranza e infine proseguì il tentativo di trasformare la chiesa in strumento di governo. Alla fine del '400 la monarchia francese disponeva di un potere molto forte. Nel 1483, quando Luigi XI morì, il suo successore Carlo VIII trovò condizioni favorevoli all'avvio di un'ambiziosa politica estera.

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