Friedrich Nietzsche: Il Crepuscolo degli Idoli e la Critica Radicale alla Cultura Occidentale

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Introduzione a Il Crepuscolo degli Idoli

Nietzsche ha scritto Il Crepuscolo degli idoli nel 1888. Il titolo è una parodia del Götterdämmerung, l'opera di Wagner. Lo scrisse nel suo periodo maturo ed è una sintesi dei temi principali della sua filosofia, come esposto in Così parlò Zarathustra (La Morte di Dio, il Superuomo, l'Eterno Ritorno, la trasmutazione dei valori), combinata con la sua critica feroce di tutta la tradizione e della cultura occidentale. Il sottotitolo del libro, Come filosofare col martello, mira a mettere in discussione i valori e gli ideali della cultura occidentale, come se fossero 'colpiti con un martello', per far risuonare il vuoto dei loro idoli, idoli perché silenziosi o vuoti. Alla fine del libro si legge: «Parla il martello», «Duro voi». Il Crepuscolo degli idoli è costituito da piccole sezioni chiamate 'aforismi' in ordine numerico. Gli aforismi trattano temi indipendenti, senza una connessione logica stringente, ma non sono inconsistenti, poiché con essi Nietzsche mostra la sua concezione frammentata della realtà e la fuga dall'esposizione ordinata, concettuale e razionale. Il suo linguaggio è vivace ed espressivo, pieno di metafore necessarie per esprimere il suo pensiero. Il tono è personale e soggettivo, combinato con intelligenza e semplicità, ironia e sarcasmo. Dimostra un atteggiamento polemico che non mira a sostenere le posizioni che rifiuta.

Le Tre Fasi della Filosofia di Nietzsche

Nella filosofia di Nietzsche si distinguono tre fasi:

  • Periodo Romantico della Gioventù (chiamato "Filosofia della Notte"): influenzato dalla sua ammirazione per la tragedia greca, la musica di Wagner e la filosofia di Schopenhauer. Scrive La nascita della tragedia dallo spirito della musica.
  • Periodo Positivista (chiamato "Filosofia del Mattino"): che privilegia la scienza rispetto all'arte per il suo atteggiamento critico nei confronti di tutte le illusioni metafisiche, religiose e morali. Rompe il legame con Wagner e Schopenhauer. Scrive opere come Umano, troppo umano e La gaia scienza.
  • Periodo della Maturità (chiamato "Filosofia del Mezzogiorno"): che include Il Crepuscolo degli idoli, Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male, Genealogia della morale, tra gli altri. Questo è il periodo in cui sviluppa i suoi temi principali: la critica della metafisica, della filosofia, della religione e della cultura occidentale.

Frammento 2: Riassunto e Critica Filosofica

Riassunto del Frammento

Questo frammento inizia con «Le idiosincrasie degli altri...» e termina con «... E ha pagato a caro prezzo». Appartiene a Il Crepuscolo degli idoli di Nietzsche. In questo passo Nietzsche afferma che il secondo errore dei filosofi è che hanno messo all'inizio ciò che viene alla fine, mettendo i concetti chiave che non dovrebbero nemmeno esistere in primo luogo. Inoltre, poiché tutto ciò che è alto non può venire dal basso, si metterebbe in discussione il loro valore, la loro causa. Non possono essere opposti ad altri valori, in quanto ciò implicherebbe una contraddizione. Questo ci porta all'idea di Dio, l'essere supremo, che secondo Nietzsche, è il risultato di una malattia mentale, per la quale l'umanità ha pagato un caro prezzo nel corso della storia.

Concetti Supremi e la Morte di Dio

L'uomo ha cercato un senso nei valori morali, che devono essere statici, dimore ultraterrene che permetterebbero la fuga dal vuoto della sua esistenza e dalla paura della vita. Si credeva che tutta l'evoluzione fosse sottoposta a un insieme più grande di noi, ma si è rivelato che niente ha senso, senza scopo.

L'interpretazione morale del mondo si è conclusa con il nichilismo. Le categorie di scopo, verità o realtà, con le quali abbiamo dato un senso al mondo, si sono dimostrate false. Questo nichilismo passivo è la rassegnazione all'esistenza e crea un senso di perdita e di odio nei confronti della vita. Dopo aver perso tutti i valori e vedendo la vita come priva di significato, Nietzsche annunciò la Morte di Dio. Questo prende atto del risultato del processo di secolarizzazione e dell'ateismo che caratterizza l'uomo moderno. La Morte di Dio significa riconoscere la fallacia nell'affermare i valori della virtù, della giustizia o dell'amore del prossimo. La cultura occidentale ha gradualmente sostituito Dio con altri organismi, come la ragione o la scienza; il risultato è che abbiamo ucciso Dio tutti insieme. Di fronte al nichilismo passivo, Nietzsche propone il Nichilismo Attivo. La mancanza di valori incoraggia la creazione di nuovi. Si deve opporsi al nichilismo e dire sì a tutto ciò che è forte. Il superamento del nichilismo deve essere fatto attraverso la Volontà di Potenza, autoaffermazione della volontà che rifiuta la moralità degli schiavi e prepara l'arrivo del Superuomo. Per Nietzsche i 'concetti supremi' non si riferiscono a qualcosa di reale, ma sono creati dalla nostra ragione per riferirsi a un mondo inventato dalla nostra paura della vita. Egli nega che i concetti possano realmente apprendere la verità dell'essere, che è divenire e cambiamento, e afferma che essa può essere colta solo attraverso l'arte.

Il Vitalismo di Nietzsche

Si può comprendere tutta la filosofia di Nietzsche come il tentativo più radicale per rendere la vita l'Assoluto. La vita non ha fondamento fuori di sé, ha valore in sé. E la comprensione della vita risiede nella sua dimensione biologica e istintiva, non solo razionale. La vita è creazione e distruzione, un campo di gioia e di dolore. Per questo motivo, Nietzsche riteneva possibile misurare il valore della metafisica, dell'epistemologia e dell'etica in base alla loro opposizione o affermazione della vita. Il pensiero di Nietzsche può essere inteso come un'accetta contro tutta la cultura occidentale e una proposta costruttiva con il suo pensiero vitalista.

La critica dei pilastri della cultura occidentale include:

  • Critica della Morale: critica la "morale degli schiavi" e auspica una "morale dei signori", una morale che dice "sì" a questo mondo.
  • Critica della Religione: perché è il risultato della paura e del rifiuto di questo mondo, il nostro unico mondo.
  • Critica della Filosofia Tradizionale: perché, come la religione, ha cercato risposte in una vita ultraterrena, sia la filosofia platonica che quella kantiana.
  • Critica della Scienza: perché aspira solo all'immutabile e nega l'evoluzione, negando così la vita e il dinamismo.
  • Critica del Linguaggio: è questo che ci porta a credere in grandi nomi ("Dio", "Sostanza", ecc.) e a dimenticare l'essenziale.

Dopo aver distrutto i pilastri della cultura occidentale, Nietzsche propone una filosofia di vita. Afferma che si può amare la vita così tanto da esserne affascinati fino alla follia. Ma non è "un'altra vita" che vogliamo, bensì questa, l'unica che c'è, fatta di finitezza, individualità, cambiamento e contraddizione; una vita con piacere, soddisfazione e salute, che ospita anche la sofferenza, la volgarità, la fatica, la malattia e la morte. Nietzsche, ispirato dalla visione greca dionisiaca, voleva che questa vita fosse degna e abbellita con le sue proposte del Superuomo, della Volontà di Potenza e dell'ipotesi dell'Eterno Ritorno. Al centro della sua filosofia, Nietzsche pone la vita, e dopo aver smascherato le varie forme di platonismo presenti nella cultura occidentale, rende tutto finito.

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