Generi Letterari: Lirica, Romanzo e Teatro
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Lirica
La lirica è uno dei tre grandi generi letterari. È caratterizzata dalla trasmissione di esperienze, sentimenti e pensieri dell'autore, il che la rende un genere soggettivo, in contrapposizione all'oggettività del romanzo.
Di conseguenza, in essa domina tipicamente la funzione espressiva o emotiva, legata all'emittente, così come la funzione poetica. A volte il destinatario può apparire in un testo lirico nella figura proiettata a cui è stato scritto, e non deve necessariamente essere umano.
Una definizione precisa di poesia è quasi impossibile, perché ogni autore ha la sua poetica, che è il suo modo di intendere la creazione. Per Juan Ramón Jiménez, tuttavia, la poesia è espressione di bellezza, e anche un modo di conoscenza, comprensione dell'essenza delle cose.
Il nome di lirica deriva dalla lira, lo strumento greco con cui si accompagnava la poesia cantata.
La sua forma di espressione propria è il verso. Tuttavia, alcuni autori preferiscono la prosa per esprimere i loro sentimenti. Questo è ciò che viene chiamato prosa poetica, coltivata, per esempio, da Juan Ramón Jiménez in "Platero e io".
La poesia lirica è considerata la più antica manifestazione letteraria popolare di ogni civiltà, anche orale, perché cattura i sentimenti del popolo. La lirica colta è apparsa in seguito a quella popolare.
Nei testi lirici, in particolare nei testi in versi, è dove le figure retoriche relative alla funzione poetica del linguaggio si manifestano più chiaramente.
Sottogeneri della Lirica
Si distinguono diversi sottogeneri lirici:
- L'inno: esprime sentimenti collettivi.
- L'ode: è un poema lirico di una certa lunghezza che può trattare argomenti diversi e avere toni diversi.
- L'elegia: esprime sentimenti di dolore per la morte di una persona cara.
- L'egloga: è una composizione di tema amoroso in cui parlano dei pastori.
- La satira: presenta in modo divertente vizi o difetti individuali o sociali.
Innovazioni nella Lirica del XX Secolo
Durante il ventesimo secolo, sono emerse innovazioni tecniche nella poesia lirica che le hanno conferito un aspetto nuovo e sempre originale. Tra queste, si evidenziano due:
- Il verso libero: si caratterizza per la rinuncia alla rima, che non è più necessaria come elemento caratterizzante della poesia, e alla metrica.
- La poesia visiva: un tipo di sperimentalismo che esprime il massimo grado di rifiuto della tradizione, incorporando elementi grafici come ritagli di giornale o combinando parole apparentemente senza senso per formare nuove immagini.
Il Romanzo
Il romanzo è un genere narrativo in prosa, di estensione variabile e non definita. Il significato che diamo oggi in Spagna a questo termine si è forgiato nel realismo del XIX secolo.
Secondo Benito Pérez Galdós, il romanzo è un'immagine della vita e il suo scopo è quello di riprodurre i personaggi umani, le loro passioni, le loro debolezze, le loro grandezze e le loro miserie, sia spirituali che fisiche, che ci costituiscono e ci circondano. Non molto diversa è la visione di Ricardo Gullón, per il quale il romanzo ha lo scopo di riflettere un mondo con tutta la sua diversità e complessità.
La sua origine va ricercata nel poema epico. Il romanzo è il luogo del rinnegato o dell'espulso dall'epica, per cui i suoi eroi sono l'opposto dell'eroismo, un furfante senza futuro, come Lazarillo de Tormes, o un folle hidalgo, come Don Chisciotte.
Nel racconto che comprende un romanzo tende a predominare, così come la funzione poetica, la funzione rappresentativa o referenziale, perché in linea di principio interessano i fatti, gli avvenimenti, cioè i riferimenti che fanno parte della situazione. Questo accade in "La famiglia di Pascual Duarte", dove il narratore, Pascual - diverso dall'autore dell'opera, Camilo José Cela - racconta alcuni frammenti della sua vita particolarmente triste che servono a spiegare i suoi crimini.
Caratteristiche del Romanzo
Tra le caratteristiche più importanti del romanzo, si possono citare le seguenti:
- È un'opera di finzione in cui vengono raccontati, di solito attraverso lo sviluppo di un'azione, aspetti della vita dei personaggi.
- È possibile esplorare la psicologia di questi personaggi o vederli dall'esterno.
- Può essere scritto da diverse prospettive: narratore onnisciente, editore, osservatore esterno, protagonista, personaggio secondario, in seconda persona...
- Può coprire lunghi periodi di tempo o periodi molto brevi.
- Può avere un'ambientazione ampia o ristretta.
- Può raccontare eventi contemporanei o meno all'autore, che a volte ricrea il passato o si avventura nel futuro.
- Può avere un solo protagonista o più protagonisti, o un'intera comunità.
- Può presentare una struttura classica di esposizione, nodo e scioglimento, o giustapporre frammenti di scene o episodi.
- Può usare prevalentemente la narrazione e la descrizione, o il dialogo, o viceversa, o essere interamente dialogato o un monologo dall'inizio alla fine.
- Può presentare un'evoluzione temporale ordinata o viceversa.
- Può raccontare gli eventi in sequenza o simultaneamente.
- Può narrare un'azione incalzante o in apparente sospensione del tempo.
- Può essere diviso in parti, capitoli, sequenze, o non avere alcuna divisione.
Il romanzo si distingue dal racconto per la sua maggiore estensione, la maggiore profondità nell'analisi dei problemi dei personaggi, la maggiore durata temporale, la maggiore varietà spaziale e il maggiore impegno nel sostenere un intreccio.
Tipi di Romanzo nella Storia
Nel corso della storia della letteratura sono stati coltivati diversi tipi di romanzo:
- Nel Medioevo: il romanzo in versi che dà origine ai libri di cavalleria.
- Nel Rinascimento: il romanzo sentimentale, il romanzo pastorale e il romanzo picaresco.
- Nel XVII secolo: appare il Don Chisciotte, che sarà la fonte di tutti i romanzi scritti fino ad oggi.
- Nel XIX secolo: il romanzo storico, il romanzo realista e il romanzo naturalista.
- Nel XX secolo: il romanzo sperimentale, con l'Ulisse di Joyce in testa, rappresenta la novità e il contributo più innovativo dopo il Don Chisciotte.
Il Teatro
La parola "teatro" deriva dal greco "Theatron", "luogo da cui guardare", ma oggi ha il significato di: edificio costruito per rappresentare opere teatrali, genere letterario che comprende tutte le opere teatrali scritte in una determinata lingua o da un autore...
Le opere teatrali hanno una peculiarità rispetto agli altri generi letterari: sono scritte per essere rappresentate da attori che fingono di essere i personaggi e che fungono da emittenti e intermediari tra l'autore e il pubblico. Quest'ultimo, che è il destinatario, deve avere una competenza minima per decodificare tutto ciò che gli viene trasmesso attraverso il testo drammatico.
Caratteristiche del Teatro
Come veicolo si utilizzano i dialoghi verbali, che possono essere scritti in versi, come richiesto nel periodo classico, o in prosa, che è preferibile oggi. Poi ci sono le didascalie che svolgono un duplice ruolo: da un lato, sono destinate alla messa in scena del testo e, dall'altro, facilitano il compito del lettore, fornendo informazioni su quando e dove si svolge l'azione. Nonostante le didascalie, l'opera teatrale è un testo aperto alle interpretazioni del regista e degli attori, che possono introdurre piccoli cambiamenti.
La rappresentazione di un'opera è in qualche modo unica, perché non si ripeterà mai più allo stesso modo, e non sarà difficile che coincidano gli stessi spettatori né il giorno né l'ora in cui si recano in sala.
L'opera teatrale, in cui di solito si possono distinguere esposizione, nodo e scioglimento, è spesso divisa formalmente in atti, quadri, scene, parti...
Sottogeneri del Teatro
Tradizionalmente, il genere teatrale si divide in tre sottogeneri. Questa tripartizione è valida ancora oggi, anche se predominano la commedia e il dramma.
- Tragedia: i personaggi, di solito appartenenti a una classe sociale elevata, lottano contro il destino. Il tema sviluppato è grandioso e sublime, e lo scioglimento è fatale, con la morte.
- Commedia: tratta di eventi quotidiani con personaggi popolari, senza grandi virtù, in uno stile umile o basso. I conflitti e le situazioni si risolvono in un lieto fine.
- Dramma: presenta caratteristiche della tragedia e della commedia, un conflitto doloroso, ma nel suo sviluppo si inseriscono scene comiche.
Storia del Teatro
Le origini del teatro occidentale si trovano di solito nelle feste greche dedicate a Dioniso, ma si hanno notizie di testi dialogati molto remoti in Egitto (V millennio a.C.), dove prima dei Greci si sviluppò un importante dramma religioso su Osiride. Nel Medioevo, il teatro rinasce ancora una volta legato alla religione. Nel XVIII secolo, l'influenza, tra gli altri, degli ultimi due autori citati, crea un teatro elegante, molto attento ai valori del testo. Nel XIX secolo, durante il Romanticismo (Goethe, Schiller, il Duca di Rivas...), il teatro diventa uno spettacolo barocco e si esalta la brillantezza degli attori. Durante il ventesimo secolo, le innovazioni, le prime