La Gestione della Morte e delle Fasi Terminali: Psicologia, Bisogni e Modelli di Coping

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Il Dilemma della Morte: Voce 20

La morte è percepita come:

  • Esistenziale
  • Incerta
  • Irreversibile
  • Insolubile
  • Scioccante
  • Inspiegabile
  • Mistero

Bisogni Essenziali del Paziente Terminale

  • Fisici: Gestione e ripristino dei sintomi.
  • Psicologici: Sicurezza, comprensione e stima.
  • Sociali: Accettazione e senso di appartenenza.
  • Spirituali: Amore, riconciliazione e auto-valutazione.

Caratteristiche Psicologiche dei Malati Terminali

Regressione
Il paziente diventa più infantile.
Concentrazione su Sé Stesso (Piegare su se stesso)
È molto consapevole di sé, individuando qualsiasi segnale che abbia a che fare con la sua condizione. Questo accade anche ai malati cronici.
Angoscia
È particolarmente frequente nei pazienti che non hanno legami religiosi.

Fattori che Influenzano l'Affrontare la Morte

Fattori Personali

  • Personalità.
  • Capacità di risolvere i problemi.
  • Età e sesso.
  • Atteggiamenti e valori.

Fattori Associati alla Malattia

Certezza, sviluppo, dolore, trattamento, cura, ecc.

Fattori Socioculturali

Risorse, sostegno sanitario, sostegno sociale.

La Speranza nei Malati Terminali

Fattori di Diminuzione della Speranza

  • Sensazione di abbandono.
  • Isolamento.
  • Sentirsi svalutato.
  • Mancanza di informazioni.
  • Disagio e dolore.
  • Incapacità di comunicare le proprie paure.

Fattori di Aumento della Speranza

  • Sentirsi valorizzato.
  • Relazioni significative.
  • Speranza realistica.
  • Essere informati.
  • Sollievo dal dolore e dai sintomi.

Le Fasi della Malattia Terminale

Modello di Kubler-Ross

Questo modello ha ricevuto molte critiche perché le fasi possono essere modificate nell'ordine (tranne l'ultima) e perché non tutti gli individui attraversano tutte le fasi, specialmente i pazienti che muoiono prima.

  1. Fase di Negazione: Il paziente nega tutto ciò che ha a che fare con la morte, fa piani per il futuro, pensando che nulla di male accada.
  2. Fase di Rabbia (Anger): Il paziente è aggressivo/a e pone molte domande. In questa fase è necessario prendersi cura della famiglia affinché sappia cosa accadrà e non viva l'esperienza come un rigetto.
  3. Fase di Negoziazione o Accordo (Trattativa): Soprattutto se il paziente ha credenze religiose (negoziazione con Dio).
  4. Fase di Depressione: Il paziente getta la spugna. Soffre, è consapevole della sua morte.
  5. Fase di Accettazione (Adattamento): La negazione sembra essere rivolta verso gli altri.

Modello di Buckman

  1. Stadio Iniziale: Coping con la diagnosi.
  2. Stadio Cronico: L'esperienza della malattia (tono depressivo).
  3. Fase Finale: Accettazione (non sempre raggiunta).

Lo Sviluppo del Concetto di Morte nel Bambino

Prima Fase (0-5 anni)

La morte è vista come separazione reversibile o temporanea. Il bambino non riesce a capire la morte come irreversibile, permanente e definitiva. I concetti sono collegati a:

  • Assenza di funzioni vitali.
  • Assenza di universalità (la morte è per gli altri).
  • Vita = presenza.
  • Domande temporali sulla decomposizione.
  • Pensiero magico ed egocentrismo.

Seconda Fase (5-9 anni)

Il concetto di morte è caratterizzato da:

  • Identificazione con una persona (la morte è personificata).
  • Riguarda solo anziani, malati o deboli, non i bambini forti e sani.
  • Rudimentale conoscenza delle tre componenti fondamentali (irreversibilità, universalità, cessazione delle funzioni).
  • Menzione di specifiche cause di morte.
  • Sentimenti di paura, tristezza e sorpresa.

Terza Fase (9-11 anni)

Il concetto di morte è visto come:

  • Irreversibile e punto finale della vita.
  • Fatto universale.
  • Cause astratte (malattia grave, vecchiaia, incidenti).

Reazioni alla Morte (Dichiarazioni)

  • Reazione Immediata.
  • Dialogo interno e dolore emotivo.
  • Rianimazione (desiderio di riportare in vita).

Voci correlate: