Gestione della Scadenza e Ultra-attività dei Contratti Collettivi: Termini e Risoluzione

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Ambito Temporale e Validità degli Accordi Collettivi

Le parti sono libere di fissare i tempi di attuazione dell'accordo, stabilendo la data di entrata in vigore. È concessa la libertà di concordare periodi diversi di validità per ciascun gruppo omogeneo di soggetti all'interno del contratto. Possono anche prevedere un effetto retroattivo per qualsiasi oggetto o gruppo omogeneo. È fondamentale considerare due aspetti principali:

1) L'Effettiva Attuazione del Termine Convenuto

Quando si raggiunge il periodo di scadenza fissato dalle parti, possono verificarsi due scenari:

  1. Non vi è affermazione esplicita delle parti (Proroga Tacita): Ciò significa che le parti convengono di mantenere l'accordo in vigore oltre il termine inizialmente pattuito. L'accordo viene prorogato, spesso di anno in anno.
  2. Si segnala la volontà di cessazione (Denuncia): Ciò significa che le parti intendono porre fine al contratto al termine stabilito e negoziare un nuovo accordo.

Effetti della Denuncia in Assenza di Nuovo Accordo

In questo caso, finché non viene raggiunto un nuovo accordo, la situazione è la seguente:

  • Clausole Obbligatorie: Diventano obsolete e possono essere utilizzate come base per il conflitto e per la realizzazione di un nuovo contratto collettivo.
  • Clausole Normative (Ultra-attività): Si deve fare riferimento al trattato stesso. Se non diversamente specificato, la clausola normativa rimane valida finché non subentra un nuovo accordo.

Questa ultra-attività dell'accordo denunciato è prevista dall'Art. 86, comma 3, dell'ET (Statuto dei Lavoratori), e, rispetto alla proroga temporanea, è a tempo indeterminato. L'ultra-attività indefinita scongiura il rischio di un vuoto normativo tra un accordo e l'altro, garantendo la continuità del contenuto normativo. Essa cessa solo quando viene raggiunto un nuovo accordo. Il nuovo accordo abroga il precedente nella sua totalità, a meno che non si decida esplicitamente di mantenere in vigore alcune disposizioni. Se non viene stabilito nulla, si applica pienamente il nuovo accordo.

2) Cessazione Anticipata del Termine

Tale situazione può verificarsi per diversi motivi:

  1. Ritiro Unilaterale: Se tale possibilità è stata espressamente prevista nella Convenzione stessa come causa di rescissione.
  2. Accordo Reciproco: Per mutuo consenso o decisione delle organizzazioni firmatarie, che decidono di risolvere il contratto senza attendere la scadenza originale del termine.
  3. Eventi Gravi (Clausola Rebus Sic Stantibus): A causa di eventi gravi che alterano l'equilibrio interno del contratto. In caso di un cambiamento radicale e totale delle circostanze, l'applicazione della massimarebus sic stantibus può portare alla ristrutturazione o alla risoluzione del contratto. Si tenga presente che, secondo la Corte Suprema, è prioritario tentare la rinegoziazione e solo in casi eccezionali può avvenire la risoluzione. In ogni caso, questa capacità di modificare o risolvere il contratto è supportata solo in situazioni molto particolari.
  4. Acquisizione Societaria: Nel caso di acquisizione di una società da parte di un'altra, se il contratto era in vigore, in linea di principio non si verifica una risoluzione anticipata automatica. Tuttavia, la regola è operativa e i rappresentanti dei lavoratori della società acquisita e il nuovo datore di lavoro possono concordare che il contratto della società di origine sia terminato e che si applichi quello della società assorbente.

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