Giornalismo e Stampa: Funzioni, Vantaggi e Classificazione dei Media Informativi
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La Stampa: Ruolo Sociale e Vantaggi
Il giornalismo è nato dalla necessità sociale e psicologica di conoscere e sapere cosa succede intorno a noi. Si chiama "quarto potere" per la sua capacità di influenzare l'opinione dei cittadini, sebbene non raggiunga i livelli culturali più bassi.
Funzioni Sociali Principali della Stampa
La stampa ha tre funzioni sociali principali:
- Favorire la convivenza tra le persone e la conoscenza reciproca.
- Rivelare gli abusi di potere.
- Una pluralità di media offre ai cittadini la possibilità di essere informati, costituendo l'arma principale contro eventuali manomissioni.
Vantaggi dei Mezzi di Stampa
I mezzi di stampa, rispetto ad altri mezzi di comunicazione, offrono i seguenti vantaggi:
- Promuovono una maggiore ritenzione delle notizie e, di conseguenza, si possono rileggere i contenuti non compresi.
- Offrono un'altra dimensione della notizia (orientamenti interpretativi), in quanto, avendo più spazio, permettono di approfondire il contenuto e la realtà.
- Forniscono maggiore libertà al lettore, dal momento che il contenuto può essere letto in qualsiasi momento.
- Forniscono più notizie, poiché manca la limitazione temporale tipica degli altri media.
Il Ruolo del Giornalista
Il giornalista è un intermediario tra il cittadino e l'informazione. Deve possedere una vasta esperienza in informatica, conoscenza delle lingue in cui si genera l'informazione e capacità di osservazione e narrazione di quanto osservato. Gran parte di essi unisce la propria professione a una vocazione creativa.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il giornalismo è una delle professioni più pericolose al mondo per l'alto numero di attacchi di cuore e malattie nervose o mentali che affliggono i suoi professionisti, a causa dell'orario di lavoro disordinato, della costante lotta contro il tempo e delle molteplici pressioni, repressioni e sofferenze (persecuzioni, ricatti, corruzione, minacce, ecc.).
Tipi di Supporti di Stampa
Quotidiano
Viene pubblicato ogni giorno e raccoglie le notizie più urgenti:
- Quotidiani nazionali: Riportano notizie a livello nazionale e internazionale.
- Giornali locali: Riportano notizie sull'ambiente immediato.
- Riviste specializzate: Si concentrano su un tema unico.
Stampa Periodica
La pubblicazione non è quotidiana e contiene un contenuto più stabile:
- Riviste generaliste: Contengono tutti i tipi di notizie.
- Riviste tematiche: Si focalizzano su un particolare argomento.
"Stampa Gialla" o Tabloid
Si preoccupano di più di motivare le corde emotive dei lettori che di cercare il rigore delle informazioni. Affrontano la notizia con poca profondità e documentazione, sottolineando spesso i dettagli più suggestivi o particolari, anche se la loro importanza o significato sono rari. I loro soggetti preferiti tendono a essere il sesso, il denaro, il sangue e le vite di personaggi famosi. Fanno uso, infine, di titoli spettacolari, abusano del testo e utilizzano molte fotografie a colori.
Scopo della Stampa
La stampa persegue tre scopi fondamentali:
- Informazione: Il suo scopo principale è quello di diffondere le notizie per informare i lettori in modo chiaro, preciso, diretto e completo.
- Formazione: Consiste nel raccogliere e diffondere le conquiste della cultura umana per aumentare il livello culturale della popolazione.
- Intrattenimento: Coprire il tempo libero dei lettori, spesso con informazioni meno approfondite, per contribuire ad alleviare la tensione e contribuire alla sua diffusione.
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Le Proposizioni Subordinate: Sostantive, Aggettive e Avverbiali
Le proposizioni subordinate svolgono una funzione all'interno della proposizione principale.
Ci sono tre tipi di subordinate a seconda che svolgano la funzione di un sostantivo, di un aggettivo o di un avverbio.
Proposizioni Subordinate Sostantive
Le subordinate sostantive svolgono la funzione tipica di un sostantivo: soggetto, complemento oggetto (CD), complementi, ecc. Il nesso più comune è la congiunzione che, anche se possono essere introdotte in frasi con senso disgiuntivo (Dimmi se venire o andare), di dubbio (Mi chiedo se è in sé) o interrogative (Non so se mi stai ascoltando). Possono anche essere introdotte da pronomi o avverbi interrogativi (interrogativa indiretta). Esempi: Non so dove ho messo il libro; Dimmi chi te lo ha dato.
Proposizioni Subordinate Aggettive (Relative)
Svolgono la funzione di aggettivi, fungendo da complemento di un sostantivo della proposizione principale, che chiamiamo antecedente.
I nessi più frequenti sono: che, il quale/la quale, di cui, dove, come, quando.
Proposizioni Subordinate Avverbiali
La proposizione subordinata avverbiale svolge il ruolo di avverbio. Ci sono due tipi: subordinate avverbiali proprie e subordinate avverbiali improprie.
Subordinate Avverbiali Proprie
Sono quelle che possono essere sostituite da avverbi di luogo, tempo e modo. Chiamate anche circostanziali, possono essere:
- Di Luogo: nesso dove, talvolta preceduto da preposizione. Esempio: Guardò dove avevano sentito le urla.
- Di Tempo: i nessi: quando, appena, come, ecc. Esempio: Ha smesso di piovere quando sono arrivato.
- Di Modo: i nessi: come, secondo, ecc. Esempio: Ho fatto quanto ho potuto.
Subordinate Avverbiali Improprie
Non possono essere sostituite da avverbi. Ci sono diversi tipi:
- Causali (Motivazione): i nessi: perché, poiché, giacché, come (con verbo all'indicativo), ecc. Esempio: L'ho comprata perché mi piaceva molto. A volte la causa è dovuta all'intensità di qualche elemento della clausola di subordinazione: Non studiare tutto ciò che è vago. I miei piedi mi fanno male da quanto ho camminato.
- Consecutive: i nessi: così... che, dunque, di conseguenza, perciò, così... che. Esempio: Penso, dunque sono. È così alta che non si adatta attraverso la porta.
- Condizionali: i nessi: se, purché (con verbo al congiuntivo), a condizione che, ecc. La proposizione subordinata è detta protasi e la principale, apodosi. Esempio: Se si vuole studiare medicina, è necessario avere buoni voti.
- Concessive: i nessi: sebbene, anche se, nonostante, anche allora. Esempio: Anche se non vuoi andare alla festa.
- Comparative: i nessi: più... che, meno... di, come... come, ecc. Esempio: Mi piace l'aragosta più del prosciutto.
- Finali: i nessi: affinché, perché, in modo che, ecc. Esempio: Vengo per essere pagato.