Grammatica Italiana: Uso e Funzione di Determinanti e Aggettivi

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I Determinanti

I determinanti sono una classe di parole con le seguenti caratteristiche:

  • Appartengono a una categoria grammaticale e si raggruppano in articoli, dimostrativi, possessivi, numerali, indefiniti, distributivi, identificativi, interrogativi ed esclamativi.
  • Precedono l'aggettivo nel sintagma nominale.
  • Concordano in genere e numero con il nome (nucleo del sintagma nominale).

Esempi di determinanti:

  • Articoli: il, lo, l', la, i, gli, le.
  • Dimostrativi: questo, questa, questi, queste, quello, quella, quelli, quelle.
  • Possessivi: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro (e le forme femminili e plurali).
  • Numerali:
    • Cardinali: uno, due, tre, ...
    • Ordinali: primo, secondo, ...
    • Moltiplicativi: doppio, triplo, ...
  • Indefiniti: uno, nessuno, alcuno, certo, ciascuno, qualche, qualsiasi, qualunque, tale, tanto, troppo, tutto, vario, diverso, molto, poco, altro, parecchio, più, meno...
  • Distributivi: ogni, ciascuno.
  • Identificativi: stesso, medesimo.
  • Interrogativi: che, quale, quanto.
  • Esclamativi: che, quale, quanto.

L'Aggettivo

L'aggettivo è una categoria grammaticale che accompagna il nome ed esprime una sua qualità o caratteristica.

Morfologia dell'aggettivo

L'aggettivo è caratterizzato dai morfemi di genere, numero e grado.

1 Genere

L'aggettivo non ha un genere proprio, ma concorda nel genere con il nome a cui si riferisce.

2 Numero

L'aggettivo concorda nel numero con il nome che modifica: il singolare è solitamente non marcato (Ø), mentre il plurale è spesso marcato da -i o -e.

Quando l'aggettivo si riferisce a più nomi di genere diverso, si usa il plurale maschile.

3 Grado

Il grado dell'aggettivo indica l'intensità della qualità che esso esprime, o la confronta con quella espressa da un altro aggettivo o posseduta da un altro nome.

L'intensità può essere espressa in due modi:

  1. In modo sintetico o morfologico, tramite l'aggiunta di prefissi o suffissi.
  2. In modo analitico o sintattico, utilizzando avverbi che modificano l'aggettivo.

L'aggettivo ha tre gradi:

  • Il grado positivo: la qualità è espressa senza intensità o confronto.
  • Il grado comparativo: confronta la qualità tra due termini. La costruzione è analitica.

Il confronto può essere di tre tipi:

  1. Comparativo di uguaglianza.
  2. Comparativo di superiorità.
  3. Comparativo di inferiorità.
  • Il grado superlativo: esprime la qualità al massimo grado.

Strutturalmente, il superlativo può essere costruito in due modi:

  • In modo analitico: aggiungendo avverbi come 'molto', 'assai', 'tanto'.
  • In modo sintetico: tramite suffissi (-issimo) o prefissi (arcinoto, iperattivo).

Tipi di superlativo:

  • Superlativo assoluto: esprime la qualità al massimo grado, senza confronto.
  • Superlativo relativo: esprime la qualità al massimo grado all'interno di un gruppo.

Alcuni aggettivi, derivati dal latino, presentano forme sintetiche per il comparativo e il superlativo:

Grado PositivoGrado ComparativoGrado Superlativo
Buonomiglioreottimo
Cattivopeggiorepessimo
Grandemaggioremassimo
Piccolominoreminimo
Altosuperioresupremo
Bassoinferioreinfimo

Altre forme sintetiche:

  • Libero - liberissimo
  • Povero - pauperrimo
  • Famoso - famosissimo
  • Nobile - nobilissimo

Significato e posizione dell'aggettivo

In base alla posizione rispetto al nome, l'aggettivo può avere valori diversi:

  1. Aggettivo qualificativo con funzione restrittiva (o specificativa): limita il significato del nome.
  2. Aggettivo qualificativo con funzione esplicativa (o epiteto): indica una qualità intrinseca del nome, non necessaria per identificarlo.

Una caratteristica dell'epiteto è che sottolinea una qualità già implicita nel nome, spesso con valore stilistico o enfatico.

Funzione sintattica dell'aggettivo

L'aggettivo è il nucleo del sintagma aggettivale. Può essere modificato da avverbi (quantificatori) o completamenti (sintagmi preposizionali).

La funzione principale dell'aggettivo è quella di accompagnare e qualificare il nome. Può svolgere diverse funzioni sintattiche:

  • Attributo: è inserito direttamente nel sintagma nominale e modifica il nome.
  • Parte nominale del predicato (o nome del predicato): è collegato al soggetto tramite un verbo copulativo (essere, sembrare, diventare, ecc.).
  • Complemento predicativo del soggetto o dell'oggetto: si riferisce al soggetto o all'oggetto ed è collegato al verbo predicativo.

Voci correlate: