Illuminismo e Ricostruzione Postbellica: Autonomia della Ragione e Impatto del Piano Marshall
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L'Autonomia della Ragione nell'Illuminismo
La ragione è sufficiente di per sé, quindi richiede fiducia e la decisione di essere usata in modo indipendente, senza limiti diversi da quelli imposti dalla natura. Durante l'Illuminismo, la ragione è vista come la capacità di acquisire conoscenze dall'esperienza, di analizzare, di comprendere e di creare uno stretto legame tra l'empirico e il razionale.
Il progresso e la liberazione dell'umanità non dipenderanno più da un Dio provvidente e Redentore, ma saranno il risultato del proprio lavoro e degli sforzi dell'uomo nella storia. Si tratta di una convinzione che le condizioni di vita umana miglioreranno con il tempo. Ogni generazione è migliore rispetto alla precedente e contribuisce con il proprio lavoro a una vita ancora migliore per le generazioni future, diventando a lungo termine parte di questo progresso dell'umanità. Si ritiene che il progresso continuerà indefinitamente fino a quando non sarà ampiamente diffusa la felicità.
Il Piano Marshall: Ricostruzione e Stabilità in Europa
Il Piano Marshall è il nome con cui si conosce il programma europeo di rilancio annunciato dall'allora Segretario di Stato degli Stati Uniti, George Marshall, in un discorso all'Università di Harvard il 5 giugno 1947.
Data la scarsità di risorse in Europa e l'impossibilità finanziaria di acquistare prodotti americani, sostenere questo progetto richiedeva un coordinamento preliminare dei paesi europei per la sua attuazione. A tal fine, si tenne nel giugno-luglio 1947 una conferenza a Parigi alla quale, dopo molte esitazioni, partecipò anche l'URSS. Mosca rifiutò l'offerta e presto costrinse i suoi paesi satellite a seguire l'esempio, sostenendo che il piano fosse uno strumento dell'imperialismo e dell'egemonia americana.
Nonostante la campagna dei partiti comunisti, sedici paesi accettarono l'aiuto e si incontrarono in una conferenza a Parigi nel settembre 1947.
Obiettivi del Piano Marshall
- Evitare che l'insolvenza europea avesse conseguenze disastrose per l'economia americana;
- Prevenire la diffusione del comunismo in Europa;
- Creare una struttura che favorisse la creazione e il mantenimento di regimi democratici.
Il colpo di stato comunista a Praga nel febbraio 1948 precipitò l'approvazione del Piano da parte del Congresso degli Stati Uniti nell'aprile 1948. Nello stesso mese, fu creata l'OECE (Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea) per la distribuzione degli aiuti concreti. Si stima che il piano fornì un'assistenza totale di 13 miliardi di dollari tra il 1947 e il 1952.
Il successo del piano fu essenziale per la ripresa economica e la creazione di regimi democratici nell'Europa occidentale. La Spagna franchista, che non soddisfaceva alcun requisito democratico, fu esclusa dal piano, il che rese ancora più difficile la lenta ripresa del paese dopo la guerra civile.